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Gran Criterium: vittoria per Hero Look, al secondo posto Ginwar

13 ottobre 2014 - 07:24

Hero Look ha vinto ieri l’88° Gran Criterium, corsa disputata all’ippodromo del galoppo di Milano: il puledro di due anni ha battuto di una lunghezza e mezzo Ginwar, l’altro favorito della vigilia, e di cinque lunghezze Azari, terzo classificato.

Scritto da Redazione
Gran Criterium: vittoria per Hero Look, al secondo posto Ginwar

 

Il testa a testa tra Hero Look e Ginwar si è protratto per l’intera dirittura d’arrivo e si è risolto solo a poche decine di metri dal traguardo, quando Ginwar non ha potuto più tener testa a Hero Look, che si è avviato in solitaria verso l’arrivo. Il terreno della pista, oggi molto pesante, ha operato una severa selezione tra i purosangue partecipanti e premiato gli esemplari dotati di maggior resistenza, oltre che di maggior velocità.

Hero Look, allenato da Stefano Botti, ha corso con il fantino Fabio Branca in sella e con i colori della scuderia Effevi: lo stesso fantino e la stessa scuderia hanno vinto quest’anno a Milano corse importanti come le Oaks d’Italia e il Premio Federico Tesio. Per il giovane purosangue si tratta della terza vittoria in altrettante corse disputate.

“Avevamo qualche dubbio sulla prestazione di Hero Look su un terreno come quello di oggi – ha dichiarato il fantino Fabio Branca – non aveva mai corso sul pesante e non eravamo certi di come si sarebbe comportato. Invece ha risposto benissimo, alla fine è stato tutto perfetto”.

Nonostante la giornata autunnale e la costante minaccia di pioggia, erano circa 3.500 gli spettatori – molti con indosso un capo di colore blu, come richiesto dal dress code di oggi – presenti oggi a San Siro: durante il pomeriggio di corse hanno potuto applaudire anche la vittoria della quattro anni Quaduna nel Premio Verziere, corsa di Gruppo 3. Quaduna, della scuderia tedesca Stiftung Gestut Fahrhof, ha replicato la vittoria ottenuta nella stessa corsa un anno fa: la purosangue ha concluso oggi la sua carriera agonistica, ma con questo successo, oltre a confermarsi specialista dei terreni pesanti, ha spezzato una tradizione negativa che da circa 20 anni non vedeva la stessa femmina vincere per due volte il Premio Verziere.

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