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Ippodromo Merano: Criterium, minaccia estera

17 giugno 2016 - 10:36

Il tedesco Stafettino e il ceco Kifaaya in prima fila nel gruppo 2 per siepisti di 4 anni all'ippodromo di Merano.  

Scritto da Redazione
Ippodromo Merano: Criterium, minaccia estera

 

 

L’ombra dei due ospiti provenienti dalla Germania e dalla Repubblica Ceca si staglia su una bella edizione del Criterium di Primavera, il gruppo 2 per la crema dei siepisti della leva ippica 2012 con nove pretendenti annunciati ai nastri. È il perno tecnico della domenica di Maia, un pomeriggio di sette corse (quattro in ostacoli più tre piane riservate a G.r. e Amazzoni) in cui si vedono in pista anche i saltatori di tre anni che ambiscono alla palma di miglior ostacolista della generazione.

Il parterre come sempre riserverà l’intrattenimento con la musica dal vivo (si esibiscono Camilla Guerrini e Christian Kröss) e offrirà ai bambini piccole passeggiate sui pony.

Programma corse dalle 14.55 alle 18.15, le casse aprono alle ore 12 in concomitanza con il ristorante. Ingresso euro 3, gratis per gli under 16.

Hanno vinto e convinto di recente, rispettivamente, a San Siro e a Maia. Ora partono in prima fila nell’inseguimento alla laurea del Criterium di Primavera, 3.500 metri che distribuiscono 44.000 euro. Uno è il tedesco Stafettino, carta del trainer Vovcenko e del jockey Chan (il team vincitore dello scorso Gran Premio Merano), che a Milano prima hanno preso la mira e poi hanno colpito nella Corsa Siepi dei 4 anni. Candidatura solida, la sua, unica incognita la presa di contatto con l’inedito anello meranese. Incrocia per la prima volta la strada del ceco Kifaaya, riaffidato da Holcak a Matusky dopo la passerella di tre settimane a Maia fa quando, su terreno pesante, si lasciò alle spalle quattro dei rivali che ritrova ai nastri di partenza domenica. E li citiamo nell’ordine: Scocosita, la talentuosa femmina di Pugnotti con i colori meranesi di Patrizia Scollo; Keen Move dei colori italo austriaci degli Ambruschitz per il training Favero, soggetto aduso alle categorie nobili; Azamourday, altra portacolori altoatesina in rappresentanza del sodalizio Aichner-Breannan-Bianco; Dream in Japan di Marcialis, che ci riprova dopo l’approccio indigesto a Maia.
Ne rimangono tre. Uno è la seconda proposta di Favero, Shipwright nel ruolo di outsider. Gli altri due sono targati Romano e potrebbero riservare sorprese: Rio Apache in costante crescita, e soprattutto Nadat (sul quale sale lo stesso Raffaele) vincitore netto al debutto nella specialità.
Sottoclou del pomeriggio, il Premio Or Jack per i saltatori di tre anni più ambiziosi: prima riprova per i due dei tre schierati da Contu, Kew Gardens e Aceto Balsamico (il terzo è Kolt Tango, anche lui con chance), ai quali si contrappone The Plough (Favero) chiamato a confermare il buon esordio.  

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