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In 6mila all'ippodromo San Siro, Schiavolin (Ad Snaitech): 'Diventerà un simbolo di Milano'

19 giugno 2017 - 07:29

Tra famiglie, appassionati di ippica ed emiratini, Nicola Savino ha svelato la nuova brand identity dell’ippodromo Snaitech di San Siro

Scritto da Ca

Sono migliaia i cittadini che hanno deciso di trascorrere la domenica tra i viali e le tribune dell’Ippodromo SNAI San Siro, teatro di una giornata irripetibile che ha visto andare in scena la 128esima edizione del Gran Premio di Milano, uno degli appuntamenti ippici più prestigiosi del calendario nazionale, e la prima edizione della President of the UAE Cup, che segna l’ingresso di Milano in uno dei principali circuiti internazionali riservati ai puro sangue arabi.

È stata un’altra domenica all’insegna dello sport e del divertimento ad allietare il pomeriggio dei cittadini milanesi, ma con una sostanziale novità: il lancio della nuova brand identity dell’Ippodromo SNAI San Siro, presentata dall'amministratore delegato SNAITECH, Fabio Schiavolin, insieme al conduttore televisivo Nicola Savino e con la partecipazione di Gabriele Rabaiotti, Assessore ai Lavori Pubblici e Casa del Comune di Milano, intervenuto in rappresentanza del Sindaco Giuseppe Sala.
 
L'icona centrale del nuovo marchio è il Cavallo di Leonardo, che rappresenta la porta di ingresso all’impianto ed è immagine iconica che racchiude sport, natura, arte, stile e cultura. Partendo dall’ippica, di cui il cavallo è simbolo, l’ippodromo diventa un meeting point in cui far convergere tutto ciò che Milano offre e che Milano rappresenta. Un cambiamento di sostanza, dunque. Cambiamento che fa parte del percorso di rinnovamento e rilancio tracciato da SNAITECH per fare dell’ippodromo un punto di riferimento per tutta la città, teatro di eventi e spettacoli che vanno a coinvolgere un pubblico sempre più vasto di fasce d’età differenti.
 
"Oggi non siamo qui per presentare un brand – ha raccontato Fabio Schiavolin, Amministratore Delegato SNAITECH – ma per lanciare un messaggio: l’ippodromo, con la sua nuova immagine e il suo nuovo ruolo, si candida ad essere uno dei simboli della città di Milano. Ippica, sport, arte, cultura, musica, spettacolo, natura e molto altro, pochi altri luoghi coniugano questi elementi come l’Ippodromo SNAI San Siro. Le oltre 6000 persone giunte qui oggi testimoniano il successo del percorso di apertura dell’impianto alla città che abbiamo avviato. Un percorso che vedrà molte altre importanti tappe e che porterà l’impianto sempre più al centro della città”.
 
"Con la presentazione del nuovo brand e con l'apertura dell'ippodromo alla città – ha sottolineato Gabriele Rabaiotti, Assessore ai Lavori Pubblici e Casa del Comune di Milano – oggi avete lanciato un progetto coraggioso. Avete raccolto le sfide che Milano sta giocando: la collaborazione con le grandi città italiane ed europee, la tessitura di nuove e robuste relazioni con il mondo, la prospettiva policentrica e metropolitana. Sono convinto che, pur sottolineando anima originaria di questo luogo legata allo sport e alla passione per o cavalli, la voglia di aggiungere nuove attività e nuovi servizi capaci di coinvolgere le famiglie e di incontrare le nuove popolazioni, rappresenti lo spirito giusto per concorrere alla costruzione della città di domani"
 
In questa giornata speciale, le tribune hanno visto la presenza tra gli spettatori di una delegazione di emiratini giunti per ammirare la sfida tra i cavalli che hanno gareggiato per aggiudicarsi la prima edizione della President of the UAE Cup. Un evento unico, che segna l’ingresso di Milano e dell’Italia in uno dei principali e più antichi circuiti riservati ai puro sangue arabi che si svolge in alcuni dei più importanti ippodromi al mondo, a testimonianza dell’apprezzamento riscosso a livello globale dall’Ippodromo SNAI San Siro.
Ma questa è stata anche la domenica del Gran Premio di Milano che, giunto alla 128esima edizione, rappresenta il primo vero scontro intergenerazionale tra i futuri campioni di 3 anni e quelli anziani già affermati ed è uno degli appuntamenti ippici più prestigiosi del calendario nazionale. Ad aggiudicarsi la corsa, davanti agli occhi entusiasti di migliaia di appassionati, è stato Full Drago, con in sella Dario Vargiu.
 
I RISULTATI DELLE CORSE - All’Ippodromo SNAI San Siro sì è consumata la giornata più attesa della stagione con il Gran Premio di Milano e la novità del Milano President of the UAE Cup Series per i purosangue arabi. Ma oltre a questi due appuntamenti clou, anche un altro evento ha arricchito la domenica pomeriggio milanese con la presentazione del rebranding dell’Ippodromo SNAI San Siro alla presenza dello special guest Nicola Savino, assieme all’Amministratore Delegato di SNAITECH, Fabio Schiavolin, e all’Assessore ai Lavori pubblici e Casa del Comune di Milano, Gabriele Rabaiotti.

Intanto sulla pista si è fatto sul serio. La tanto attesa 128^ edizione del Gran Premio di Milano Gr.2 ha regalato forti emozioni alle oltre 6.000 persone presenti. Una bellissima edizione dominata da un soggetto confermatosi Campione con la "C" maiuscola, ovvero Full Drago, maturo per cercare gloria e fortuna anche in Europa. Lo splendido portacolori della Dioscuri, presentato al top da Alduino e Stefano Botti, e montato con la consueta freddezza da Dario Vargiu, si è confermato il soggetto di punta del nostro panorama su queste distanze. Subito in testa a scandire il ritmo, Full Drago ha allungato in curva sotto il pungolo di Way To Paris e i due hanno dato vita ad uno spettacolare duello lungo la dirittura che ha infiammato gli appassionati. Il vincitore ha risposto
colpo su colpo al cavallo allenato da Andrea Marcialis, battuto si ma con l'onore delle armi (bellissima la pacca data dal suo jockey Convertino sul traguardo). Dietro i due hanno progressivamente perso mordente i temuti ospiti Wild Hacked e Moonshiner, rimontati da Time To Choose e soprattutto da Quelindo, che nei metri finali ha preso la meglio per il terzo posto.
A seguire, per tenere alta l’adrenalina, la nuova dimensione internazionale dell’ippodromo
milanese con la President of the UAE Cup Series, uno dei principali e più antichi circuiti riservati ai purosangue arabi. Milano e l’Italia diventano così parte di un esclusivo e prestigioso circuito, che nel 2017 toccherà alcuni dei più importanti ippodromi al mondo facendo tappa in tre continenti e Paesi come Inghilterra, Francia, Stati Uniti, Belgio e Olanda. In questa corsa, Listed sui 2000 metri, confermato in pieno il pronostico della vigilia con Lightning Bolt davanti a tutti. Vincitore di una prova di Gr. 1 a Doncaster, a San Siro si presentava come il più titolato del lotto e nonostante la resa di chili il cavallo allenato da Karin Van Den Bos, e montato con fiducia da Antonio Fresu, ha dimostrato una superiorità evidente sui rivali imponendosi con ampio margine sulla francese Worood, controfavorita al betting ma che in realtà ha creato ben pochi grattacapi al vincitore.
L'altro ospite Ramiz Al Aziz ha completato un podio tutto straniero.
Ma il programma ha regalato altre corse importanti. Il Premio Giubileo – Gr. 3, terza in
programma, Voice of Love è tornato ad esprimersi sui livelli che gli competono dopo la prova non del tutto convincente nel Premio della Repubblica. Ma la pista di Capannelle non è evidentemente la preferita per il figlio di Poet's Voice che, al contrario sull'erba di San Siro, ha centrato i migliori risultati della carriera (Ambrosiano e Piazzale). In testa dal via, l'allievo di Alduino Botti montato da Dario Vargiu si è prodotto in una lunga accelerazione in retta, rendendo vani i tentativi di Father Frost, secondo dal via, e quelli del compagno (e più atteso alla vigilia) Circus Couture, avanzato per varchi ma incapace di recuperare il gap sull'alleato ma anche sull'ospite ceco.
Dopo il Giubileo, il Royal Mares, Listed sui 1600 metri della pista grande per femmine di tre anni e oltre. Dall'alto di una condizione superlativa, Musa D'Oriente ha dominato raggiungendo il quarto successo di un'annata che ha visto la portacolori della scuderia Ippogrifo protagonista di un'escalation incredibile culminata con il successo odierno, il più importante della carriera.
Probabilmente trascurata dalle rivali che le hanno concesso di gestire a piacimento le frazioni nella prima parte di gara, la cavalla allenata da Marco Gonnelli, e montata da Luca Maniezzi, ha messo il "turbo" in dirittura, staccandosi in progressione dalle rivali. Al secondo posto è emersa Lorenzetta davanti ad Alambra, mentre la tedesca Dalila non è riuscita a risalire dalle posizioni di coda.
A seguito dei due appuntamenti clou, il Premio Paolo Mezzanotte, Listed sui 2200 metri (7^ corsa), che ha visto il primo successo straniero della giornata ad opera della tedesca Night Music. Seconda dal via in scia alla favoritissima Plein Air, la cavalla presentata con fiducia da Sarah Steinberg, e
montata da Mickael Berto, è scattata decisa ai 400 finali ed è emersa chiaramente alla distanza.
Con un finalone Zattera ha rimontato Extremely Vintage per il terzo posto. In apertura, invece, il Premio Boffalora. Reduce dal successo romano al debutto, l'interessante Brutal Force si è prontamente confermata lanciando la propria candidatura al prossimo Premio Mantovani. La portacolori della scuderia New Age, con in sella Fabio Branca, ha liquidato la battistrada Spagna ai 400 finali e nell'ultimo furlong ha tenuto in rispetto la compagna di training
Intello Kiss, autrice a sua volta di positivo esordio. Terzo posto per Briateke.
La 2^ corsa in programma, Premio Tramuschio, importante prova di preparazione al prossimo
Premio De Montel, ha vissuto un arrivo serrato, con il giudice che è stato costretto a ricorrere al fotofinish e a rivedere il filmato per analizzare l'andamento in retta dei primi tre classificati. In foto l'ha spuntata l'ospite romano Infinity Dreamer, presentato da Melania Cascione e con in sella Samuele Diana, prevalente di strettissima misura sul battistrada Puck di Breme: terzo a contatto tra i due, e piuttosto sacrificato nei metri finali, Notturno di Breme.
Chiude la ricca giornata a San Siro, un’altra entusiasmante corsa col Premio Selene. L’handicap sui 1000 metri in pista dritta, è stato condotto a tutto gas dal solito velocissimo Road Warrior (tra l'altro partito non benissimo), ma agguantato dal gruppo ai 50 finali. Ad emergere a centro pista è stato così Ilnassa, in sella Salvatore Sulas, che ha così riscattato l'ultima sfortunata performance, difendendosi dal finalone all'interno di Diagon Drive. Terzo in linea Munfarrid, con Half Way e il generoso Road Warrior a ridosso.

 

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