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Ippica, grande domenica a Merano, Arcoveggio e Siracusa

18 settembre 2017 - 07:56

Domenica 17 settembre all'insegna dell'ippica negli impianti di Merano, Arcoveggio e Siracusa: ecco i vincitori delle corse, e i vinti.

Scritto da Redazione

Per gli appassionati di ippica domenica 17 settembre non c'era che l'imbarazzo della scelta. Da nord a sud sono state tante le corse disputate negli ippodromi italiani. Vediamo com'è andata a Merano, Arcoveggio e Siracusa.

 

A MERANO CALLMEBOB CALA IL TRIS - La vigilia al Maia di Merano, mancano solo tre giorni infatti alla dichiarazione dei partenti del 78° Gran Premio Merano Alto Adige e sei all'apertura dell'atteso Meeting, ha permesso al pubblico presente di godersi una tranquilla domenica di piacevoli corse in attesa bel big event. Nella prova più rilevante dal punto di vista tecnico, il cavallo internazionale (è infatti allevato da un appassionato italiano, in terra di Francia ed è di proprietà proprio della famiglia del suo fantino Josef Vana Jr. quindi Repubblica Ceca) Almost Human, inscenava un pezzo di repertorio che già aveva strappato l'applauso recentemente. Dirottato da poco alla specialità dello steeple chase, il 4 anni ha letteralmente cambiato volto, e complice una tattica di estrema attesa che evidentemente molto gli si confà, Almost Human ha cominciato a colpire duro. Vincitore in ascendente poche settimane fa con tattica analoga, ha riproposto lo stesso cliché di corsa, facendolo in categoria più impegnativa ma con esito ampiamente positivo in questo Premio Fotopress. Che poi colui che lo subìto proprio nella lotta conclusiva sia proprio Collar an Tie, non dice altro se non che anche l'allievo di Taber sta confermandosi a buon livello ma che, essendo cavallo monocorde, trova spesso chi lo prende di spunto nel rush finale. Bene entrambi quindi e discreto Silver Tango, limitato forse anche dal peso impegnativo. Caduto Gondaro al salto del talus, non si è visto ad un atteso miglioramento Sbarazzino, per il quale come anticipato in settimana potrebbero presentarsi a breve occasioni interessanti in quel di San Siro. Nell'altra prova di un certo peso, il discendente di tre anni sulle siepi Premio Rotary Club, il buon Callmebob ha calato il tris, siglando come le volte precedenti, ossia con grande impeto e tutta in avanti, la terza vittoria consecutiva. Davvero tenace ed affiatato con Davide Columbu, questo Callmebob sta mostrando doti non comuni e se la forma lo sosterrà, dai limiti imprecisati. Bene alle sue spalle Blarney Castle che continua a fare mestiere ed acquisire esperienza, sull'altro Olysova At the Beach. Niente da fare per Traetta la cui forma primaverile si sta appassendo col passare dei mesi. In apertura annunciato risalto per il declassato Allycat, uno specialista del cross che ci si augura pienamente ritrovato ma che comunque oggi ha dato un segnale confortante circa la sua graduale ricollocazione tra i buoni performer dei percorsi di campagna. Nelle corse piane Lena Mattuzzi portava a traguardo il suo Apelle Fan dopo ben dosata corsa di posizione ed un commovente Bakelor vinceva a mani basse la sua 17 corsa di una carriera che ha superato le 100 competizioni, anche lui con la proprietaria, Elisa Fogar, in sella. In chiusura Riccardo Belluco eludeva un tentativo della favorita Maienfeld, e con Contra vinceva all'attesa... correndo in testa. Da segnalare infine l'epilogo thrilling della corsa Haflinger, nel quale Rexi teneva fede ai pronostici, ma come molti del pubblico avevano notato in diretta, dalla sella della cavala scivolava giù il copertino del sottosella appena entrati in dirittura, e questa sfortunata evenienza costava la squalifica. Lacrime nel dopocorsa per Rita Zoeggeler consolata da tutti ma avrà occasione per rifarsi. Nemmeno a dirlo, la vittoria andava alla brava e fortunata Kathrin Erschbamer, ancora una volta sul gradino più alto del podio. Chissà magari un giorno si cimenterà coi purosangue... la stoffa c'è tutta.
 
 
AD ARCOVEGGIO UNETOILE BRILLA NEL FILLY -  Pomeriggio dalla notevoli suggestioni tecniche al trotter dell'’Arcoveggio, con il 69° Gran Premio Continentale in cima ad un cartellone di gran pregio nel quale brillava una memorabile edizione del Filly, ed un Memorial Gasparetto intrigante ed al solito ricco di figure di primo piano.
La disamina dell'’esaltante domenica bolognese inizia, noblesse oblige, dalla prova in rosa, il Gp Continentale Filly, con dieci starlet di elevata caratura atletica in pista ed una plebiscitaria favorita nella brianzola United Roc, vista in netta ripresa durante l'’estate e oggi affidata alle ispirate mani di Santo Mollo. Subito all’avanguardia dopo partenza al fulmicotone per respingere Unison Kronos, la 4 anni allenata da Fausto Barelli precedeva Une Etoile Gar e Uet Wise As, con l’'attesa Uma Francis a centro gruppo e Ultimaluna Grif in coda; al mezzo giro finale, dopo un andamento tattico improntato alla precisa scelta dei parziali, la leader accelerava per tentare di scrollarsi di dosso le avversarie arroccate alla corda, ma appena in retta accusava un evidente calo e Un’Etoile Gar e Uma Francis ne approfittavano per aggredirla e batterla giungendo nell'’ordine ed intervallate da 4 lunghezze, con la targata Gar, guidata alla perfezione da Mario Minopoli Jr, a segno in 1.12.6 e alla bella quota di 20/1.
Pathos alle stelle per la prova open, pubblico in fibrillazione e favori del pronostico Continentale per i due ospiti d'’oltralpe, pur con Urlo Dei Venti in agguato, scelto come terza forza dal betting sull’'aitante indigeno di scuola teutonica, Unicorno Slm.
Partenza fulminea per Unicorno Slm che Wim Paal proiettava in avanti sorprendendo Dijon e Dreammoko, mentre un insolitamente sollecito Urlo Dei Venti si fiondava sul nuovo leader per ottenerne un beneaugurante free way; gli altri, subito a margine, spettatori interessati ma per piazzamenti residuali. Enrico Bellei non lesinava l’andatura, Paal, dal canto suo ne rimaneva saggiamente in scia con il suo Unicorno, Dremmoko sembrava l'’ombra del cavallo ammirato sulla carbonella di Vincennes con Gelormini attento a non sprecare energie e Dijon, dopo un giro, si affacciava al largo con un timido Derieux in regia, gli altri, non pervenuti, come da consolidato copione.
Già saldo leader, Urlo dei Venti si esibiva in un'’accelerazione da campione autentico e ai 400 metri finali inscenava fuga per la vittoria rifinendo la sua prestazione con il ragguaglio di 1.11.5, record per pista, corsa e limite europeo battuto per un cadetto in anello da 800 metri, mentre il diligente Unicorno Slm otteneva un brillante posto d’onore nei confronti di Dreammoko, quarto l'’encomiabile Uno Italia, quinto Dijon.
Ancora spettacolo all'’epilogo dell'’esaltante pomeriggio, con Peace Of Mind a segno nel XVIII Trofeo Gasparetto sul favorito Trillo Park, secondo di qualche lunghezza in un notevole 1.12.7, mentre Rugiada Sms ha soffiato in zona cesarini la medaglia di bronzo al velocista veneto Tinto. Apertura con i gentleman e con il concreto e vittorioso percorso di testa del binomio favorito formato da Supremost e Piergiovanni Michelotto, lesti alla giravolta e poi a segno in perfetta souplesse nei confronti della movimentatrice Tesla e dell’'appostato Socrate Lod, il tutto in dozzinale 1.18.3 sulla distanza del doppio chilometro, mentre alla seconda show cronometrico per Vitesse Play ed Enrico Bellei, dominatori in 1.13.9 nei confronti di una progredita Electra Bar e di Vasty di Poggio. Pubblico che via via affollava la tribuna ed il parterre e convegno al decollo grazie alla prima manche di qualificazione del Trofeo Gasparetto, miglio che premiava la pregevole tattica opportunistica di Peace Of Mind e Alessandro Gocciadoro che coglievano in lieve ma decisiva crisi il favorito Flyer Boshoeve, per batterlo in un siderale 1.12.7, con l’'encomiabile Tinto ancora terzo dopo percorso esterno, nei confronti di Osiride Grif che ha così completato il novero dei finalisti. Bellei e Trillo Park in netta evidenza nella seconda prova del Trofeo Gasparetto, tutto facile per per l’'aggressivo binomio toscano che in 1.12.9 spaziava a piacimento sul finisseur Sing Hallelujah che sul palo beffava il generoso battistrada Tedo Fks a sua volta pericolosamente avvicinato da Rugiada Sms. Dopo aver ammirato il Continentale Filly e apprezzato l’'ennesima realizzazione del laborioso tea, Minopoli, 10 rodati performer si sono dati battaglia sui tre giri di pista del Premio ragioner Emilio Fregni con Samurai Be a deludere i suoi numerosi sostenitori e il ben situato Titanium Tor a segno sotto l’egida tattica del sempre grintoso Antonio Di Nardo davanti al penalizzato Sonny Club e al colpevolmente trascurato The Best Of Glory, il tutto in 1.16.3.
 
 
A SIRACUSA GERALDINE CONQUISTA IL CLOU - Non teme perizia tosta e il confronto con gli anziani. Geraldine prepotentemente si assicura il Premio Cozumel, prova di spicco nel convegno di galoppo all'ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Segue il battistrada Comet Grey per i 1400 metri della pista piccola e, ai 200 dal traguardo la femmina da Royal Applause, diretta da Antonio Cannella, va all'attacco del grigio. Ci prova fino in fondo Marco Monteriso, ma Geraldine respinge Comet Grey e lo argina al posto d'onore. Risale dalle retrovie Alpe D'Huez, che va a concludere la terna di un handicap discendente riservato a soggetti di 3 anni e oltre. Master Cup dice no a Eblois Moi e risolve il Premio Key West, sottoclou che ha chiuso il pomeriggio al galoppo siracusano. Tra i tre anni, impegnati sul miglio allungato della pista grande, sale sul podio anche Nomadelfia, che si aggiudica la terza moneta. Gioisce l’allenatore Vincenzo Caruso per aver chiuso il pomeriggio con una tripletta. Protagonista con Master Cup, il giovane “mister”, firma con Bourbon Club e Misfer anche le due prove abbinate all'ippica Nazionale: quarta e quinta del convegno.

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