skin

Ippica d'Italia, i risultati delle corse di sabato e domenica

25 settembre 2017 - 08:16

Sabato 23 e domenica 24 ippica protagonista in tanti impianti italiani, da Roma a Merano e fino a Siracusa. Ecco i risultati delle corse.

Scritto da Redazione

Per gli amanti dell'ippica nel weekend del 23 e 24 settembre non c'era che l'imbarazzo della scelta. Tante le corse disputate negli impianti italiani, da Siracusa a Merano, senza dimenticare Roma. Corsa per corsa vediamo quali sono stati i cavalli e i driver vincenti.

EVELINA TOVEK NEL GRAN PRIX OF ROME - L’amazzone svedese Evelina Tovek, in sella a Castello 194, sabato ha vinto il Gran Premio della quattordicesima tappa del Longines Global Champions Tour allo stadio dei Marmi Pietro Mennea di Roma. Sorpresissima perché la svedese, 24 anni, non era tra le favorite alla vigilia tanto che questa è la sua prima vittoria di levatura mondiale in carriera. Ha realmente stupito per la sua freddezza e lucidità nella condotta di gara, in un barrage che l’ha messa a confronto diretto con due veri e propri mostri sacri del jumping mondiale. Evelina si è giocata infatti la vittoria con il grande favorito, l’olandese Harrie Smolders (Don VHP Z), che pur senza errori agli ostacoli è stato relegato in seconda posizione, e con il tedesco Marcus Ehning (Funky Fred) finito terzo con una barriera abbattuta sul penultimo ostacolo.

 

LA SODDISFAZIONE DEI VINCITORI - “Sono veramente scioccata di questo meraviglioso risultato. La mia strategia in campo? Devo essere sincera: nessuna in particolare. Ho solo montato come sempre e fatto affidamento sul fatto che il mio cavallo, che pure non è uno specialista della velocità, ha una falcata di galoppo molto ampia. Ed il che ci ha ovviamente aiutato.”
Evelina Tovek ha ricevuto i complimenti di Jan Tops, patron e ideatore del Longines Global Champions Tour. ”Ho seguito la sua straordinaria progressione durante tutta la stagione e devo dire che la sua crescita tecnica è stata certamente notevole. I giovani devono confrontarsi continuamente su percorsi di grande tecnicismo e con i migliori del mondo per arrivare nel Gotha del salto ostacoli. Il Global Champions Tour ne è la più esplicita conferma".
Con il secondo posto nel Gran Premio Roma Smolders, che nel 2016 aveva firmato il Gran Premio a Roma ha comunque già vinto aritmeticamente l’edizione 2017 del Longines Global Champions Tour già prima della conclusiva tappa di Doha (9-11 novembre). “Harrie – ha commentato Jan Tops – è salito sul podio nelle tappe del nostro circuito dieci di cui quattro nella stagione attuale in cui ha anche vinto a Chantilly. E’ in una forma davvero straordinaria”.
Tre gli azzurri qualificati per il Gran Premio Longines tra gli otto presenti in campo: Lorenzo De Luca (Halifax van het Kluizebos) ha chiuso al settimo posto, l'esordiente Luigi Polesello (Panama Tame) quindicesimo ed Emanuele Gaudiano (Caspar 232) ventesimo. Giornata amara per il nostro miglior cavaliere del momento, Alberto Zorzi che non è riuscito a qualificarsi per la gara decisiva, causa anche i postumi di una violenta colica che lo ha colpito nella notte.
 

HAMBURG DIAMONDS NELLA GLOBAL CHAMPIONS LEAGUE - E’ andato all’Hamburg Diamonds il successo nella competizione a squadre nella tappa di Roma, 14° appuntamento della Global Champions League. La formazione tedesca che ha schierato il canadese Eric Lamaze e l’olandese Harrie Smoldes ha preceduto la statunitense Miami Glory e l’olandese Valkenswaard United. L’Hamburg Diamonds che ha in rosa anche il fuoriclasse inglese John Whitaker, vincitore con il team Valkenswaard United nella prima edizione della League la scorsa stagione, ha rafforzato la sua leaderships in testa alla classifica generale quando manca solo la tappa di Doha dal 9 all’11 novembre.
Non è stata una giornata fortunata per il nostro miglior cavaliere Alberto Zorzi quest’anno in forza al team Valkenswaard United. Dopo il percorso netto di venerdì, il cavaliere padovano ha affrontato la seconda manche in condizioni fisiche precarie per una colica intestinale avuta nella notte. Otto penalità che hanno compromesso la classifica del team di Jan Tops. Solo 12° il team di casa Rome Gladiators al quale non è bastato un percorso netto di Lorenzo De Luca.
 
 

BRISE DE KERSER A MERANO - Ancora sabato 23 all'ippodromo Maia di Merano con il Nazioni, il cross più lungo e spettacolare del calendario nazionale.
Quella che si prospettava già alla vigilia una edizione incerta e spettacolare, si confermava tale in pista, dove lungo i 6000 metri del percorso innumerevoli colpi di scena si susseguivano. Triangle d’Or senza paura rendeva sin dal via la corsa selettiva ed uscivano di scena in successione Bull Ride, Arman, Nils e vari altri protagonisti, e nel momento in cui i cavalli affrontavano l’ultimo tratto del percorso solo quattro saltatori si trovavano nelle condizioni di puntare alla vittoria. E sul gomito della curva finale, prorpio li, la francese Brise de Kerser, molto ben calibrata e sempre fuori dalla bagarre per la saggia scelta operata da Antonio Gasnier, dava la netta impressione di aver la corsa in pugno. Cosa che si concretizzava in arrivo dove la grigia dell’Ecurie Des Dunes filava a traguardo davanti ad Allycat e Hurrican Mix. Quarto il coraggioso Triangle d’Or.
Colpi di scena anche nella 63° Gran Corsa di Siepi, non tanto per lo sviluppo della corsa, molto regolare e fluida, quanto per la sfortunata caduta appena sulla prima siepe di due protagonisti annunciati. Il neo acquisto Champ de Bataille molto atteso e la bella Terapena, alla prima apparizione del neonato Roessl Team. Due debutti per i nuovi proprietari davvero non assistiti dalla dea bendata. Il monumentale Taaupin Rochelais, dello stesso team francese che aveva appena vinto il Premio delle Nazioni, cadenzava in avanti saltando di netto tutte le siepi verdi. Il suo passo monocorde sembrava sufficiente a tenere in rispetto i suoi avversari, tutti tranne uno. Kifaaya il miglior 4 anni la stagione scorsa, trovava percorso ideale nelle mani di Lukas Matusky, e lui si con spunto ficcante chiudeva ogni discorso dopo il salto dell’ultima siepe relegando il francese al secondo posto. Con vibrante finale il cavallo venuto dall’Ungheria, Diplomata faceva suo il terzo posto ai danni di Notti Magiche. Sul più bello invece si spegnevano le speranze di Chiaromonte, costretto a fermare sulla curva finale e di Chicago calato netto alla distanza. Nelle altre prove del pomeriggio bel risalto per l’amazzone francese Barbara Guenet in sella al ritrovato e qualitativo Relco Sud Ovest, tempestivo nello sferrare l’attacco. Nella altra prova sulle siepi Finoras, cavallo di mezzi non ancora totalmente espressi, trovava la giornata giusta per imporsi, dando una bella gioia al team di Christian Ghiotti. Nelle corse piane andavano a traguardo Bibock in apertura con bello spunto con Riccardo Belluco, l’atteso Neruda con Claudia Wendel dopo una stagione in graduale lento crescendo ed in chiusura di pomeriggio Giulia da Caere con Alberto Berton dopo corsa di posizione e sparo finale.
 
 

IL VENTO DELL'EST SOFFIA IN ALTO ADIGE - L'ultima domenica di settembre ha visto ancora corse all'ippodromo di Merano, dominato dal vento dell'Est. Al Bustan, il vincitore, veste i colori della scuderia Lokotrans Slovakia, proprietario che ha strutture, allenatori e purosangue sia in Repubblica Ceca che in quella Slovacca. L'arcano inerente la nazionalità del cavallo capace di siglare la 78° edizione della corsa è presto svelato, in quanto i titolari stessi del cavallo alla vigilia dichiaravano che in caso di vittoria, puntualmente concretizzatasi, sul pennone sarebbe sventolata la bandiera e risuonato l'inno delle Repubblica Ceca. Questo ad onor di cronaca.
La corsa si è sviluppata molto lineare, con il francese Marinas, ad impostare l'andatura, seguito e pressato dal duo di casa Aichner, Home Please e Broughton. Alcydon Fan usciva presto di scena ed il ritmo costante del francese non ammetteva sortite avventurose. Quando anche il francese Amour du Puy Noir cadeva all'oxer, la corsa cominciava ad entrare nel vivo, ma contrariamente a molte altre volte, lasciando pienamente in corsa un gran numero di protagonisti. Allorchè anche lo sfortunato Atalan era costretto a fermare, la situazione non cambiava. In tanti con ambizioni di vittoria nell'attaccare la curva finale con il rimbombo delle tribune che cominciava a diffondere il suo crescente eco.
Marinas opponeva resistenza strenua agli attacchi ripetuti ma quando sulla siepe finale Broughton dava lo spunto, per pochi attimi la convinzione di tutti era quella che a trionfare potessero essere i colori giallo neri della attivissima scuderia Aichner.
Ma proprio li a 150 metri dal traguardo la sagoma di Al Bustan, mai intravista fino ad allora, emergeva con tale forza da lasciare in pochi tempi di galoppo come fermi gli avversari. Proprio lui, il giramondo Al Bustan, dopo vittorie sulle più disparate piste, portava a compimento un'altra impresa epica. Non solo la terza vittoria consecutiva sulla pista meranese, non solo una vittoria importante, ma la consacrazione a specialista assoluto. Ed il pubblico lo aveva intuito, eleggendolo favorito nelle ore di vigilia. Jan Faltejsek il suo fantino, non a caso colui che ha vinto anche l'ultima edizione della Vuelka di Pardubice, ha interpretato al meglio il sette anni, sicuramente degno successore al valido Mazhilis, oggi finito al quinto posto.
Il tetragono Marinas aveva ancora la forza, cavallo dalla potenza impressionante nonostante l'età, di tornare secondo su Broughton che affievoliva proprio in fondo il suo illusorio spunto. Sul pesante forse oggi avrebbe vinto lui. Quarto l'altro inviato di Macaire, Baltiko Prince, intervenuto nella lotta finale con buon piglio.
Le altre due corse di gran lignaggio tecnico non deludevano le attese. Il miglior italiano di tre anni era capace ancora una volta di strappare l'applauso, con fare disinvolto. Sicuro, preciso solo blandamente richiamato a braccia dal suo fantino/allenatore Raffaele Romano, il bel sauro di Christian Troger disponeva dei suoi coetanei nel Gran Criterium d'Autunno lasciando aperta ogni opzione e alimentando i sogni che ogni proprietario vorrebbe coltivare.
Ottimo secondo il cavallo ceco Stuke, ben strutturato sauro del Team Holcak su Mukallaf, mentre l'interessante Number Moon scartava in partenza.
Nella corsa siepi dei 4 anni, i nobili colori del Barone de Rotschild, il blu con cap giallo, trovavano ampio risalto per la promenade del qualitativo francese Candide, di uno spessore e qualità che non spesso è possibile ammirare sulle nostre piste. Sicuro in avanti nelle mani di Bertrand Lestrade, il potente baio acellerava ogni qualvolta un coetaneo tentava di portarsi al suo cospetto, andandosene infine per proprio conto a traguardo. Nel rispetto delle gerarchie un positivo Santo Cerro, Trezor du Pilori e Zanini si disputavano le piazze, assegnate infine nell'ordine .
In apertura Kitano siglava il cross country col piglio di chi ben conosce tracciato e tattiche per questo genere di prove. La condizionata sul miglio per sole amazzoni era una volta di più terra di conquista di Mychoon e Caludia Wendel di giustezza in fondo ma in controllo, sul ceco Duke of Darhorse. L'altra prova per GR premiava nonno Bakelor, di spunto alla sua 18 affermazione di una carriera spettacolare. Ed il classico Kurt Goldegg, la maratona per i non professionisti era preda di Golden Guepard, l'allievo di Klaudia Freitag che dopo due collaudi un pò incerti trovava nella distanza allungata un ottimo campo d'azione per venire a cogliere il suo primo successo italiano.
Numerose le connotazioni positive delle iniziative di contorno e di completamento del programma della giornata. L'esibizione dei cammelli sulla dirittura della pista da corsa, alla loro prima assoluta sull'ippodromo, coinvolgeva l'incuriosito pubblico al punto tale da trascinare le tribune intere in un tifo partecipato ed allegro. Vinceva Lena Mattuzzi in sella..scusate in groppa ad un cammello dagli occhi azzurri...
Per il quarto anno consecutivo l'anteprima del Wine Festival, i vari stand dei partner ed espositori, allestiti con classe, un pariglia dei carabinieri insieme a Sharstar ad aprire la sfilata, le evoluzioni acrobatiche di parapendio ed il ritorno della Lotteria del Gran Premio di Merano con ospite d'onore all'estrazione il campione del tennis Andreas Seppi , hanno congiuntamente contribuito a rendere pienamente riuscita la giornata del Gran Premio Merano.
 
 
 
SIR FORTRESS A SIRACUSA - La domenica si è chiusa al Mediterraneo di Siracusa con il Premio San Paolo, prova riservata ai debuttanti, impegnati sui 1500 metri della pista piccola per la prima uscita in carriera. Tosto il verdetto dei giudici di arrivo che, dopo aver riscontrato alcune irregolarità negli ultimi duecento metri di gara, e interrogati i fantini interessati, hanno trovato gli estremi per modificare l'ordine di arrivo sul palo. Non poteva esserci, così, responso migliore per il team Bosco-Impelluso-Scalora che, dal terzo posto è stato capultato al vertice del podio con Sir Fortress. Podio che, invece, Mr Gozo, da apparente vincitore, è stato costretto a scendere di un gradino. Se, quindi, all’allievo di Stefano Postiglione è stato assegnato il posto d’onore la rimanente terza moneta è andata appannaggio di Irish Mountain. Più semplice il verdetto del Premio Sant'Elia, altra prova con dotazione di 11mila euro, che ha ingaggiato cavalli di tre anni ed oltre sui selettivi 2100 metri della pista piccola. Tornato su un gradito terreno ammorbidito dalle piogge, Playful Dude ha ribaltato ogni pronostico. A pochi metri dal traguardo Antonio Cannella ingrana una marcia in più e, in piena spinta, ha giustiziato il chiacchierato Special Rush e la favorita The Dreamer.
 

Articoli correlati