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Ippodromo Snai La Maura, Seveso a sorpresa nella maratonina

29 gennaio 2018 - 08:26

Fra le corse di domenica 28 gennaio all’ippodromo Snai La Maura di Milano spicca il successo a sorpresa di Seveso nella maratonina.

Scritto da Redazione


Domenica con un timido sole all’ippodromo Snai La Maura di Milano e con tutta l’attenzione riposta alla penultima corsa in programma con il Premio Lemmon Park. Ed è
proprio dalla maratonina su tre nastri per cavalli di cat. B/C/D/E/F con i gentlemen in sediolo, che parte la nostra cronaca. Nello schema che predilige e su una distanza che favoriva le sue doti di passista, Seveso ha trovato una delle rare vittorie della carriera, grazie ad una perfetta interpretazione di Matteo Zaccherini. Il
cavallo di Lamberto Guzzinati ha conquistato il comando, non si è opposto dopo 1200 metri a Thor dei Venti, ha filato in rivale fino in retta dove ha preso chiaramente il sopravvento. Il terzo nastro ha girato malissimo e ha regalato ulteriori metri ai primi due schieramenti, di fatto compromettendo le chances di successo: Star di Girifalco ha capeggiato la rincorsa e ha conquistato il terzo posto, seppure a intervallo dai primi due arrivati.

 

 Nel primo pomeriggio, invece, l’occhio lungo della “punta” ci ha visto ancora una volta giusto riservando le maggiori attenzioni del betting su Zillaz nel Premio Sassy Jane che ha aperto la domenica di convegno all’impianto milanese del trotto. Alla quarta uscita della carriera, la cavalla di Giuseppe Schettino si è resa autrice di una performance notevole demolendo in percorso d’attacco Zerozerosettetreb per passare sull’errore del rivale al termine della piegata finale e fare passerella in retta, a media di 1’15”6.
Zerozerosettetreb senza l’errore avrebbe probabilmente salvato il secondo posto, ma domenica ha trovato una rivale dimostratasi superiore. La volata per il secondo posto a intervallo è stata risolta da Zita Errenne, in sofferenza negli ultimi metri, su Zuri Gifont e Zecora Joy vicine.
 
 
Premio Iacco Bi per la seconda prova per cavalli di 4 anni affidati ai gentlemen, vittoria prevista di Vayla di Vico. La cavalla di Mauro Baroncini affidata a Stefano Manzato è andata al comando, dopo aver respinto la breve puntata di Vodka Lemon Font (poi in errore dopo 600 metri) ha potuto gestire il ritmo e in retta, pur senza staccare nettamente, ha controllato i rivali vincendo a media di 1’16”1. Al secondo posto è emerso Victor Polet Si, avanzato ai 400 finali per prevalere nel finale sull’appostata Veronique Grif, con Vodka di Poggio quarta a ridosso.

Nel Premio Sj’S Photo tutto semplice per il favorito Zermatt Key nella prova sui 1650 metri per cavalli di tre anni: il cavallo allenato da Francesco Facci e guidato da Martin Levacovich ha difeso lo steccato dall’attacco iniziale di Zaffelia, ha completato il chilometro in 1’15”8 e nel finale si è mantenuto fuori dalla portata dell’appostata Zamora Font, che ha spostato ai 300 finali ma non è riuscita a rendersi minacciosa. Terzo
posto per Ziguli’ Roc, migliorato filtrando lungo lo steccato.
 

Premio Guybo vinto con grinta da Teddymar. La quarta prova domenicale, per la cat. E, la vedeva già nel ruolo di favorita con Mattia Lagorio in sediolo e come allenatore Andrea Guzzinati, ma alla fin fine si è dovuta industriare al largo di Urla del Vento (passata un po’ a sorpresa al comando dopo 400 metri), e nel contenere l’avanzata in terza ruota di Typical Roc sul penultimo rettilineo. In retta ha trovato le energie per
passare e imporsi a media di 1’13”9 con Urla del Vento che ha provato a giocarsela in testa e alla fine è stata ottima seconda. Tajari ha agito in schiena alla vincitrice e ha chiuso al terzo posto senza trovare lo spazio per rendersi più pericoloso. Typical Roc dopo il bel volo è rimasto in quota chiudendo quarta a ridosso, mentre Ramses degli Dei e Trafalgar Wise Gi sono stati penalizzati dallo schema.
 

Quinta prova con il Premio Sj’S Image per i quattro anni a confronto sui 1650 metri. Poco centrato il favorito tecnico Vicent Ferm, guidato in punta di dita da Andrea Farolfi ma ugualmente di galoppo sul penultimo rettilineo, la prova ha visto la vittoria di Visa di Casei, che Elvis Vessichelli ha portato al passaggio a sfondare dopo 700 metri sull’alleata Verità Chuc Sm: una volta in testa, la portacolori di Stefano Manzato ha controllato con sicurezza la situazione sino alla fine, staccando in retta per centrare la terza vittoria della
carriera, a media di 1’15”9. Un coraggioso Victory Car, all’esterno dal primo all’ultimo metro, ha difeso il piazzamento dal tentativo di Vento da Barco. Quarto Vinsanto, piaciuto parecchio dopo errore al via.
 

Dopo la sesta corsa, finale di convegno con il Premio Lady Jane valido come V7. Trasferta vincente per l’ospite Tommy Vik nella prova sui 1650 metri cavalli di cat. G: ben interpretato da Agim Piranej, il cavallo allenato da Alessandro Pieropan dopo essere rimasto all’esterno ha trovato la schiena di Tuono di Grana, è tornato alla carica ai 400 finali attaccando e piegando la resistenza di Toshiba As per passare all’ingresso in
retta e precedere chiaramente il gruppo. La volata per il secondo posto è stata risolta con un bel finale a centro pista da Sunshine Car, prevalente su Tornesina Vol e Main Event.

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