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Ippica: i risultati a Capannelle e Merano, a Siracusa torna il trotto

20 maggio 2019 - 09:09

Ecco i risultati delle corse di ippica di domenica a Merano e a Roma, con il Derby day. Lunedì 20 maggio torna il trotto al Mediterraneo di Siracusa.

Scritto da Redazione

Tempo di bilanci per le corse di ippica del weekend, con l'apertura stagionale dell'ippodromo Maia di Merano segnata dalla doppia vittoria dei colori della scuderia Aichner, e il Derby day a Roma Capannelle.

Oggi, 20 maggio, si torna in pista al Mediterraneo di Siracusa per un pomeriggio dedicato al trotto.

 

LA PIOGGIA NON FERMA IL DERBY DAY - Neppure la pioggia battente che ha flagellato a scrosci violenti la Capitale per tutta la mattinata ha avuto il potere di dissuadere il numeroso e colorato pubblico che ha riempito le gradinate dell’ippodromo Capannelle nel giorno dell’evento più importante del galoppo nazionale, il 136° Derby Italiano Sisal Matchpoint (2.200 metri - 704.000 euro di montepremi). 

Un’autentica liturgia che si ripete, anno dopo anno, da oltre un secolo; due minuti e mezzo di gioie, speranze, attese, passione e sogni, da vivere tutti d’un fiato, per celebrare la vittoria del miglior cavallo purosangue di tre anni. Una corsa epica che da sempre rappresenta il sogno, il desiderio, il fiore all'occhiello di ogni operatore del settore. Dopo il Dubai Day di fine aprile che ha visto la disputa sulla stupenda pista di Roma, delle "classiche" Parioli e Regina Elena, il Derby Day è stata la seconda straordinaria giornata dell’ippica romana (la terza sarà ad inizio novembre, il Roma Champions Day).
 
 
LE CORSE NEL DETTAGLIO - Il 136esimo Derby Italiano SisalMatchpoint è stato vinto da Keep on Fly, guidato da Cristian Demuro -e allenato dalla scuderia Botti Alduino - Dioscuri Srl. Il marcatore di tendenza registra ben sei vincitori sellati Botti degli ultimi otto, cinque su sei, tre volte hanno piazzato un trio, due volte l'accoppiata (tre volte l'accoppiata anche di colori), due volte sono andati vicino a vincerlo con una femmina – Sound of Freedom fece seconda, Flower Party terza -, il cruccio di Felice Villa, peraltro già con un poker in carniere a firma Endo, Fabio (due) e Cristian. Strenua la difesa Incolix, due i sigilli Diego Romeo in nove anni – Worthadd fu anche l'ultimo a centrare entrambe le classiche, Mirco sopperì magicamente alla dubbia tenuta – ottenute con due allenatori diversi, Caruso e Grizzetti, dell'ultima (2016, una perla di Darione con Saent) riecheggia ancora la risata omerica dell'ingegnere rimasta ad aleggiare sulle tribune. Cristian Demuro è a caccia della terza consecutiva (è a quota tre negli ultimi cinque anni), impresa che non riesce da tempo immemore (Regoli ne infilò 5 dal 1919 al '23). Con queste premesse non sorprende che il plotone di Cenaia rappresenti metà del campo partecipanti odierno. La bulgara Irish Girl si garantiva un minuto sotto i riflettori prendendo il comando delle operazioni davanti a Jighen e Trita Sass, il quale rompeva gli indugi non appena entrati in dirittura trascinandosi la favorita Call Me Love, Mission Boy e Frozen Juke. Ai quattrocento Carlo Fiocchi in sella al portacolori Blueberry sferrava l'attacco e sembrava poter disporre dei suoi immediati inseguitori ma non aveva fatto i conti con la pazienza certosina di Cristian Demuro, tenacemente impegnato a metter sulle gambe Keep on Fly (Rip Van Winkle) e col passare dei metri accorciava il distacco fino ad infliggere la ferale stoccata in prossimità del palo all'attonito avversario Mission Boy. Straordinaria, magistrale, leggendaria interpretazione di questo ancor giovane jockey in sella al portacolori Dioscuri, allenato... of course, dai Botti, giunto alla terza vittoria consecutiva. Nelle convulse fasi decisive, Mission Boy ondeggiava verso l'esterno ostacolando la femmina della Effevi, Call Me Love, ma i commissari – prontamente intervenuti - non modificavano l'ordine di arrivo. Al quarto chiudeva uno stoico Frozen Juke dietro al trio di Cenaia.
Nel Premio Presidente della Repubblica Università Campus Bio-Medico di Roma ha vinto Stormy Antarctic (Lanfranco Dettori- Walker Ed - Pak Kwan Siu). Il premio Presidente della Repubblica, Gr. II per gli anziani sui 1.800 metri vedeva l'invader Stormy Antarctic (Stormy Atlantic) nettamente favorito, forte di un ruolino di marcia e di una caratura superiore rispetto ai quattro avversari odierni. Appartenente a Siu Pak Kwan in allenamento da Ed Walker, il castrone sauro, nelle sapienti mani di Frankie Dettori, si costruiva la corsa fin dal via, scandendo parziali a piacimento fino all'ingresso in retta, per poi imprimere violenta accelerazione con la quale lasciava come immoti gli avversari, un etereo librarsi verso il traguardo, tagliato agevolmente con quattro lunghezze di vantaggio davanti ad Anda Muchacho - prodigatosi in un dispendioso inseguimento su terreno avverso – , Wait Forever e Dirk.
L’Università Campus Bio-Medico di Roma ha scelto di entrare a pieno titolo nel mondo dell’Ippica anche grazie al recente accordo stipulato con la scuderia Effevi  del proprietario Felice Villa, che si impegnerà a devolvere il 50% dei premi vinti dal cavallo Holy Water per finanziare diversi progetti benefici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma: borse di studio per studenti con scarse possibilità economiche (scelti da UCBM dopo selezione) e cure mediche per persone meno abbienti presso le strutture sanitarie del Campus.
Nel Premio Carlo D’Alessio il successo è andato ad Assiro (Andrea Mezzatesta - Sc Soc Al Biondi Raffaele Srl - Luigi Pietro Roveda).  La giornata si era aperta con il Gr. III per gli anziani sul miglio e mezzo della pista derby, in memoria dell'avvocato Carlo D'Alessio. “Quando eravamo Re”, il Tigre fu il primo italiano a vincere una classica inglese dai tempi del cavalier Ginistrelli (1908 Signorinetta ad Epsom), di fatto il primo dei tempi moderni. Lo fece grazie a Bolkonski nelle 2000 ghinee 1975, bruciando sul palo un altro dei nostri, il Vittadini Grundy, e l'anno successivo fu anche il primo, dal 1835, a bissare le 2000 ghinee, grazie a Wollow e fu doppio anche per Cecil e Dettori!
Detto delle terrificanti percentuali del team di Cenaia nei recenti Derby, nonostante la pronta vendita di qualche pregevole 3y, rimane nelle loro mani gran parte degli stayers anziani di valore per la stagione successiva, e il trend del D'Alessio assume anzi proporzioni bulgare, sette vincitori nelle ultime otto edizioni e un runner-up (Keshiro dietro a Orsino), striscia aperta di quattro consecutive. Lo svolgimento estremamente tattico e il terreno molto faticoso, volgeva a favore dei due cavalli meno attesi, Assiro (Declaration Of) e Azzurro Cobalto, piombati al centro della pista sul battistrada Presley nell'ultimo furlong e terminati nell'ordine davanti al favorito O'Juke, imbrigliato dalla melina che ne vanificava la miglior attitudine alla distanza. Andrea Mezzatesta, in sella al pupillo di casa Biondi, si mostrava impeccabile nello sferrare l'attacco risolutore anticipando le intenzioni di Fabio Branca. Presley chiudeva il quadro, con Dario che aveva provato a risolverla accelerando bruscamente poco dopo l'ingresso in dirittura, mentre completamente a disagio era Henry Mouth.
Il Premio Alessandro Perrone è stato vinto da Adelina (Dario Vargiu - A. Botti Srl Soc Al Di Botti Alduino - Stefano Botti).  Nel chilometro allungato del Perrone, listed riservata alle femmine di due anni, Darione prendeva lesto la testa con Adelinda (Zebedee) e arroccatasi allo steccato la puledra griffata Stefano Botti non si faceva più avvicinare, rintuzzando l'assalto esterno di Aisa Dream e Visayas. Completava il marcatore l'altra allieva di Fazio, Can Be Fatal.
Il Premio Mauro Sbarigia se lo è aggiudicato Armageddon (Cristian Demuro - A. Botti Srl Soc Al Di Alduino Botti - Sc Ste.Ma Srl). Anche nella listed per i tre anni sul miglio che ricorda l'araldo per antonomasia delle gesta ippiche di Carlo D'Alessio, Mauro Sbarigia, la legge Botti è terrificante nel recente periodo, cinque vittorie in sette anni e, come nel D'Alessio, striscia aperta di quattro a seguire. Entusiasmante il duello testa a testa negli ultimi quattrocento metri, tra il favorito Pensiero d'Amore (Zoffany) e la prima alternativa Armageddon (Le Vie Infinite), con Cristian Demuro che pescava le ultime preziose stille di energia dal serbatoio del portacolori Ste.Ma. per rimontare nei pressi del traguardo il targato Effevi con Dario Vargiu già pregustante la vittoria. Al terzo posto, con un prodigioso ma tardivo recupero, terminava a ridosso dei primi due il granitico Tempus Iggannadu – mai peggio di terzo in sette uscite - davanti al regolarissimo - mai oltre il quarto in sei sortite italiane - Gates of Horn. Legge dunque rispettata, sesta vittoria in otto anni e striscia aperta – interrotta nel D'Alessio – di cinque a seguire. Nel Premio Tudini si afferma Buonasera (Mario Anna -  Pierluigi Giannotti - Sc Cavalli Da Corsa Giannotti P.). Nel Tudini, Gr. III per tre anni e oltre sui 1200 metri in dirittura, assunto a quota shock per la femmina Buonasera (Zebedee), colori e training di casa Giannotti, intervenuta al centro dello schieramento nel tratto finale per sottomettere la favorita portacolori Colle Pappa, Charline Royale – leader fin dai primi metri – salvatasi di una narice dall'affondo del tre anni della Nuova Sbarra, Foot of King, mentre al quarto terminava l'altro allievo di Endo Botti, Trust You. Puntuale ed energica la monta di Mario Sanna, in sella alla vincitrice.
 
 

A MERANO BIS PER AICHNER - Apertura stagionale per l'ippodromo di Maia in una domenica "inglese" con pioggia alternata a squarci di luce. I colori più in vista di questa anomala (climaticamente) giornata, a maggio inoltrato, sono stati quelli gialli e nero della Scuderia Aichner che ha potuto gioire grazie a due belle vittorie nelle due prove più significative del pomeriggio.
Tra più che buoni steepler anziani Zanini ha subito confermato le grandi aspettative su di lui riposte ed è venuto a capo di una contesa che ha vissuto il suo momento topico al salto del muro dove l'atteso Al Bustan commetteva un errore tale da suggerire a Jan Faltejsek prudenziale rallentamento prima del salto del verticale. Uscito di scena il vincitore del Gran Premio Merano 2017, e venuto a mancare quello che si prospettava come un duello di alto profilo, per Zanini la via del traguardo si è improvvisamente spalancata, senza lesinare però spinta energica a tutta dimostrazione di una ottima adattabilità al terreno. Bene alle sue spalle il compagno di colori Piton des Neige, ex francese anch'esso a suo agio sulla pista allentata sul sorprendente Burrows Lane. Terza vittoria consecutiva negli ultimi tre anni  per la scuderia meranese dopo Nando e Home Please in questa corsa.
Il terreno bello morbido ha dato gran slancio anche ad un altro ex francese, Prince d'Orage, sempre colori Aichner, che dopo aver lasciato sfogare un arrembante Leonardo Da Vinci, è stato ben calibrato da Jo Bartos per cogliere gran bel primo piano sullo steeple riservato ai quattro anni. Eclissatosi il Leonardo di Troger a concludere al secondo posto è stato Edef Xam, niente male in questo test sugli ostacoli alti e ben predisposto. Solo terzo il grigio Leonardo da Vinci oggi troppo aggressivo sul percorso. 
 
 

I SUCCESSI DI ALANUI, NOISMAKER E RAGNER - Tra i novizi sulle siepi gran bel numero di Alanui che Jiri Kousek ha impostato in coraggiosa corsa di testa. Reattivo anche dove la fatica comincia a mordere,  nel mezzo giro finale, l'allievo di Davide Viola ha trovato sempre risorse per respingere gli attacchi dei suoi avversari, tra i quali si sono fatti notare gli attesi Noble House e Toi Meme, venendo a vincere da un capo all'altro.
La prima corsa della stagione, in apertura di pomeriggio, ha visto emergere un puntuale Noismaker, che il team Pacifici tiene in efficienza da anni, e che ha regalato ad Orlando Pacifici una bella soddisfazione. Nelle prove in piano Claudia Wendel ha ripreso il discorso dove l'aveva lasciato lo scorso autunno, centrando un'altra vittoria sulla pista per merito del redivivo Ragner, a suo agio su distanza e terreno. Nelle altre prove assolo di Lamarck con Riccardo Belluco ed in chiusura di Mr Eugenio con Renato de Rossi. Nel mezzo il bell'assunto di Pia Maria con Kathrin Erschbamer (altra amazzone in confidenza col traguardo) nella competizione per cavalli haflinger. Una bella domenica all"inglese " è andata cosi agli archivi ed è gia tempo di pensare alla prossima.
 
 

LUNEDÌ IN SULKY A SIRACUSA - Due II Tris Nazionali e un Premio Numeri 10, dal montepremi di 8mila e 800 euro riservato a indigeni ed europei di 3 anni, sono le corse più attese del trotto siracusano. I protagonisti scenderanno in sulky nel pomeriggio di lunedì 20 maggio, dalle ore 15:15.
Si apre subito con una condizionata sul miglio ben frequentata. Da battere Aguacate, spesso vittorioso a Siracusa e di altra categoria. Positivi anche Anastasia Grif e Argokam che dovrà superare principalmente la difficoltà di indossare il numero 7. Attenzione alla regolare Alcyone Rab.
La terza corsa, Premio Rivera, è legata alla II Tris. Cavalli anziani di categoria E sono schierati sui 1600 metri. I più temuti sono Sild Down Slid Sm, Unico Op e Ufficio Jet, mentre Simply Red è da attenzione per la sua ottima partenza. Di mezzi anche Tyler di Pippo.
L'altra Tris Nazionale è legata alla quinta competizione. Anziani di categoria G sono chiamati al confronto sul miglio. Scende di categoria Une Passion Play, ha un nome che fa tremare Stevemcqueen Treb, mentre una chance non si può negare a Ultraskam e a Nadar Nof, quest’ultimo parecchio stimato in scuderia.

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