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Ippodromi Snai: a Sesana vince Blue Light e a San Siro Chestnut Honey

23 settembre 2019 - 07:35

Weekend di corse negli ippodromi Snai, con le vittorie di Blue Light a Sesana-Montecatini e di Chestnut Honey a Milano-San Siro.

Scritto da Redazione

 

Si avvia a conclusione la stagione dell’ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme (Pt) dove sabato 21 settembre Blue Light conquistato il primo successo della sua carriera. Domenica 22, l'ippodromo San Siro di Milano invece ha visto la vittoria di Chestnut Honey nella prova intitolata a Federico Tesio, con il driver Fabio Branca.

 

 

PRIMA VITTORIA IN CARRIERA PER BLUE LIGHT - Sabato 21 settembre all’ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme (Pt) penultimo appuntamento della stagione con al centro del convegno il Premio Udex Staf, una prova sui 1640 metri per cavalli di 2 anni.

In errore i due soggetti più attesi: Boys Stecca ha sbagliato poco dopo lo stacco, Bye Bye Bi dopo partenza prudente è sfilata in 400 metri ma sull’attacco deciso di Blue Light ha palesato qualche problema in curva lasciando strada all’attaccante prima del chilometro: sul penultimo rettilineo Eric Bondo è tornato alla carica con la sua allieva che però all’imbocco dell’ultima curva si è gettata di galoppo. Blue Light è così rimasta isolata in avanti e alla terza uscita della carriera ha conquistato il primo successo, a media di 1.18.8, assolutamente meritato per come è venuto: cavalla ancora piuttosto ardente (all’ultima uscita si era affogata finendo addirittura per terra), la figlia di Filipp Roc ha costretto Edoardo Baldi a muovere presto all’esterno sul rallentamento del ritmo: è cavalla di mezzi e stavolta le è andato tutto bene, di certo l’esperienza le servirà per diventare più gestibile.
Brigitte Blonde ha tenuto il contatto fino al penultimo rettilineo, poi è calata conservando comunque il secondo posto, mentre più indietro Bonita Col ha concluso al terzo posto.
 
Gentlemen protagonisti nel Premio Allevamento Staf, in sediolo a cavalli di 3 anni sui 1640. Bel debutto di Aaron dei Fagioli, un allievo di Riccardo Pezzatini autore di qualifica a luglio in 1.194: affidato a Filippo Monti, il figlio di Napoleon e Palmyra è andato subito davanti, ha gestito il ritmo e in retta ha allungato sicuro per imporsi a media di 1.17. America di Risaia si è scoperta presto al largo andando a scortare il battistrada, è rimasta in quota sino in fondo conservando il secondo posto su Amneris Bi, comunque piaciuta dopo aver regalato diversi metri al via. Andaluza dopo una sgambatura poco convincente è apparsa poco incisiva in corsa, idem Athos Op, lontano dai suoi migliori standard. Reduce dalla bella vittoria ottenuta a Padova appena tre giorni fa, Alba dei Greppi si è prontamente ripetuta nel Premio Silver Staf, la “reclamare” sui 1640 metri per cavalli di 3 anni. Rispetto al Breda l’allieva di Roberto Biagini, anche oggi affidata ad Antonio Greppi, ha corso anche meglio, industriandosi all’esterno di Allison Op che era andata presto in avanti: sul penultimo rettilineo la figlia di Exploit Caf ha liquidato facilmente la battistrada e si è involata verso il traguardo, tagliato a media di 1.15.3. Buon secondo posto per Alcatraz su Athena Lux, mentre Allison Op è calata in retta terminando al quarto posto. In errore al via l’attesa Amarena Jet.
 
Giovani driver crescono. Nel Premio Lemon Staf nuova vittoria tra i “prof” del giovane Carmine Piscuoglio. Chiamato a interpretare un soggetto non facile come Zico, che in passato ha “fatto le carte” a guidatori più esperti, il giovane driver campano è stato impeccabile: il resto lo ha fatto l’allievo di Holger Ehlert, che esente da errori ha fatto valere una maggiore caratura sui rivali di giornata, e in particolare su Zoe Bs che era passata in breve al comando: dopo un giro in un minuto, la cavalla di Antonio Velotti ha provato vanamente a reggere l’assalto del rivale, che però sul penultimo rettilineo è passato facilissimo andando netto alla meta a media di 1.14: Zoe Bs ha mantenuto a intervallo il secondo posto, mentre Zebù Dipa ha salvato il terzo da Zoe And Glory. Dopo Piscuoglio jr, nel Premio Oasi Staf è toccato a Tommaso Gambino dare la “paga” ai più esperti professionisti grazie al veterano Polpettine: il cavallo di Salvatore Mattera Jr ha messo una seria ipoteca difendendo il comando dal tentativo iniziale di Rodio, e una volta in testa ha potuto graduare (km in 1.17) per allungare nel finale, vincendo comodo a media di 1.15.7. Nel finale si sono avvicinati Tayron Grad e soprattutto Vulcano dei Venti, alla fine prevalente per il secondo posto sul rivale. Corsa “al bacio” per Urbe del Ronco nel Premio Onix Staf, la prova a resa di metri per cavalli anziani: a suo agio sul doppio chilometro e nelle corse con i nastri, la cavalla allenata e guidata da Felice Facci si è ritrovata in seconda posizione dietro la battistrada Verace Key (subito al comando sull’errore iniziale dell’unica avvantaggiata Vesna D’Aghi), ha spostato al termine dell’ultima curva e in retta ha preso il sopravvento, a media di 1.15 sui 2060 metri. Verace Key in testa l’ha messa sul ritmo per far pesare la risalita esterna a Ubi Boko ma in retta ha “prestato il fianco” all’agguato dell’appostata rivale, salvando comunque il secondo posto da Victor dei Ronchi, terzo a ridosso correndo in netto progresso. Anziani di cat. G protagonisti in chiusura nel Premio Roxy Staf, sui 1640 metri: ritorno alla vittoria per Rabat dei Greppi e Vincenzo Mango, che hanno mosso all’esterno avvicinando Victory Grad, che aveva speso non poco per sfilare al comando: sul penultimo rettilineo Rabat ha superato il rivale allungando e tenendosi fuori dalla portata di Sydney dei Greppi, a media di 1.15.9, mentre Teorema Spin ha risolto la volata per il terzo posto su Utah As e sullo stanco Victory Grad.
 
 
 
IL PREMIO FEDERICO TESIO VA A CHESTNUT HONEY – L’ippodromo Snai San Siro Milano, all’indomani dell’eccellente risultato dell’Asta Sga, ha mandato in scena la prima domenica di gala della stagione autunnale. Tre pattern rappresentavano il piatto forte del pomeriggio, ma anche il resto del programma è stato degno dell’attenzione degli appassionati. Partiamo naturalmente dalla prova intitolata al grande Federico Tesio, il Gruppo 2 sui 2200 metri per cavalli di 3 anni e oltre che nelle previsioni della vigilia sembrava preda degli ospiti stranieri. Royal Julius si presentava da favorito avendo un ruolino di marcia di assoluto rispetto che annoverava il secondo posto nel Ribot e il quarto nel Roma (su pista pesantissima) sempre a Capannelle e sempre nel 2018. Akribie dal canto suo proponeva un curriculum tedesco di discreto spessore, forte della vittoria nel Diana Trial Gr. 2 cui aveva fatto seguito il quinto nelle Oaks tedesche.
Ma come spesso accade, è toccato alla scuderia Effevi tenere alto l’onore dei colori italiani. La formazione del signor Felice Villa ha forse trovato un nuovo alfiere per le corse sulla distanza: la crescita di Chestnut Honey è evidente, d’altronde nel Merano il figlio di No Nay Never si era messo alle spalle Thunderman (che ha poi battuto Mission Boy), ha fatto una vittima illustre nel francese di Rynier, aggredito nell’ultimo furlong e piegato di forza, con il giallo esposto dalla giuria ma con l’ordine poi convalidato. Fabio Branca è stato perfetto nello scegliere i tempi dell’attacco in sella all’allievo dei Botti, acquattato in coda e poi venuto a disputarsi il successo con Royal Julius e Cristian Demuro, alla fine costretto ad arrendersi. è crollata totalmente Akribie, che aveva guidato dal via ma a metà retta è sparita di scena.
Al terzo posto è emersa Sword Peinture, la meno titolata delle tre ospiti, anche lei impiegata all’estrema attesa. Trita Sass ha concluso al penultimo posto, probabilmente pagando un’andatura eccessiva da parte della battistrada.
Nel Premio Elena e Sergio Cumani, il Gr. 3 sui 1600 metri in pista grande per femmine di tutte le età, Binti Al Nar si riproponeva all’inseguimento del bis a distanza di dodici mesi, quando il podio era stato tutto teutonico. Ma le attenzioni erano tutte per Style Presa, che in un contesto similare (Royal Mares, sempre con il “fattore” Musa D’Oriente in pista) era emersa nettissima vincitrice. La corsa ha rispecchiato in pieno proprio le Royal Mares, con l’allieva di Rodolphe Collet e Cristian Demuro in seconda posizione dietro la “Musa” pronti a piazzare una stoccata imparabile in retta e a dominare la scelta.
Con un finalone da fondo gruppo Stone Tornado ha concluso al secondo posto su Musa D’Oriente, generosa come sempre al comando e capace di salvare il terzo posto da Party Goer e Binti AL Nar. La vincitrice delle Oaks Lamaire ha provato ad avanzare in retta ma senza guadagnare.
 
Anda Muchacho era l’osservato speciale del Premio del Piazzale - Memorial Enrico Camici, il Gr. 3 per cavalli di 3 anni e oltre quest’anno portato sui 1700 metri in pista grande. Dall’eroico alfiere della Incolinx si ci aspettava soprattutto una vittoria limpida dopo l’ultima prestazione che non aveva convinto del tutto. Nicolo’ Simondi ha messo in pista Greg Pass ad assicurare un’andatura brillante e Anda, con Antonio Fresu in sella, ha risposto presente, rintuzzando gli attacchi del giovane rampante Mission Boy negli ultimi vibranti 200 metri, di misura ma chiaramente: e ora puo’ guardare con fiducia al Di Capua, che resta l’obiettivo principale della stagione. Terzo posto per Time To Choose su Presley.
 
Molto ben riusciti i due Handicap Principali. Nel Premio Monterosa- Memorial John Dunlop, sui 3000 metri, con il forfait dei giovani di 3 anni, altra monta di classe di Fabio Branca in sella a Pretending (bis per il team e la Effevi): in testa sull’andatura blanda, il figlio di Librettist ha allungato solo ai 400 finali, tenendo botta al tentativo di un valido Tout a Fait, respinto di misura: Giausar ha vinto la volata per il terzo posto su Fambrus e Universo Sprite. Spettacolare il Premio Cancelli, l’HP sui 1200 metri in dirittura giustamente abbinato alla scommessa Tqq: Penalty ha superato di forza un deludente American Coffee ed è andato via a tutta, ma nel finale la vittoria se la sono disputata Yakima, Pensierieparole e Robranov, vicinissimi sul traguardo. La portacolori della scuderia Lupayaro, con Ivan Rossi in sella, l’ha spuntata di misura in un finale elettrizzante. Ad aprire il pomeriggio milanese il Premio intitolato a Daniele Porcu, la maiden sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di 2 anni: esordio vincente per l’interessante Agiato, un fratellastro di Folega, training di Bruno Grizzetti e monta di Silvano Mulas che si è “marcato” lungo il percorso con Uncle Wood e con il rivale si è disputato il successo nell’ultimo furlong. AI due si è aggiunta Grey On Post, terminata al terzo posto in linea. Sempre sui 1200 metri in pista dritta, ma con i 3 anni in azione, si è disputato il Premio Romeo e Roberto Miracoli: facile assunto di Atacama (C. Fiocchi), che ha dominato il campo con autorità simile a quella con cui si era imposta in maiden. Filo Boy e Twilight Eclipse hanno occupato le piazze.

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