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Dall'asta dei cavalli alle corse, il week-end negli ippodromi Snai

21 settembre 2020 - 08:14

Fine settimana di emozioni per l'ippica griffata Snai fra trofeo Denis Coku, premio Federico Tesio e la compravendita di 87 puledri per 1,6 milioni di euro.

Scritto da Redazione

Fine settimana ricco di appuntamenti e denso di emozioni quello appena trascorso, per gli ippodromi Snai di Montecatini e Milano.

IPPODROMO SESANA DI MONTECATINI - Al Sesana, sabato 19 settembre, è andato in scena l’ultimo convegno della stagione 2020 con la presenza di Denis Coku, il giovane campione di paradressage al quale è stato intitolato il Trofeo riservato ai gentlemen. Un appuntamento che si rinnova ormai da un paio anni e con grande successo e soddisfazione di tutti i partecipanti. Il Trofeo ha avuto in Vasty di Poggio e Daniele Orsini i dominatori: il portacolori della scuderia Mistero ha fatto sfoggio di eccellente condizione e di grande abilità nelle corse ad handicap dominando batteria e finale con identiche modalità.

Nella Seconda Batteria,l’allievo di Massimo Barbini, ha scortato Tysonper per il primo km e nei 600 finali (in 42.2) ha fatto valere la maggiore prestanza per passare in retta e svettare a media di 1.17.9 sui 2040. Tysonper e Rebecca Dami, abilissima a filtrare dalla seconda fila e a sfilare subito al comando, ci hanno provato con generosità ma contro il Vasty di oggi c’era poco da fare: terzo posto per Sugar Bred mentre Super Op e Urbe del Ronco hanno occupato gli altri posti utili per la finale.

In finale a subire lo stesso “trattamento” è stata Zarina D’Amore: la cavalla di Enzo D’Isanto con Stefano Baldi in sedio lo aveva vinto la prima batteria cogliendo una giravolta volante dal ciglio esterno della seconda fila per sfilare subito al comando, completare un km ultratattico in 1.23 e poi allungare nel mezzo giro finale sfuggendo a Victor dei Ronchi, mentre sull’errore in zona traguardo dell’appostata Sama Jet erano terminati alle altre piazze Vico del Ronco, Zeudy Mask e Spirit Roby. In finale Zarina (favorita al betting) ha provato a replicare la tattica d’avanguardia, ma Vasty di Poggio ha colto avvio volante dal secondo nastro e dopo 100 metri era già ai suoi fianchi. Alla battistrada non è stato sufficiente un primo km tranquillo in 1.22.5 per respingere l’assalto dell’attaccante, il quale ha fatto anche meglio che in batteria: 600 finali in 41.7 e stacco in retta a media di 1.17.4 sui 2060 metri. Chapeau al cavallo, a Massimo Barbini e al suo interprete. Dietro i due il vecchio Spirit Roby ha salvato il terzo posto da Vico del Ronco.
 
Alla terza uscita, dopo due prove valida ma poco fortunate, Cambogia ha finalmente centrato il successo dominando il Premio Madras: con Enrico Bellei in sediolo, l’allieva di Vincenzo Castiglia è sfilata in testa su Clesia di Risaia (poi fallosa) e ha preso subito netto vantaggio per fare corsa per proprio conto, tagliando il traguardo isolata a media di 1.17.1 Più indietro, la volata per il secondo posto è stata risolta da Creso Risaia Trgf su Cassandra Lg e CaviarAlmas.
 
Vittoria a sorpresa ma meritata di Bella Stella nel Premio Iberico, la prova sui 1640 metri per cavalli di 3 anni: splendida la performance dell’allieva di Sandro Capenti, che si è impegnata costantemente all’esterno avvicinando il battistrada Boris del Ronco, è stata capace di arginare al passaggio la puntata in terza ruota di Barron Tav, ha sfondato poco dopo il km sul calo drastico del battistrada e non si è fatta avvicinare nel finale centrando la prima vittoria della carriera (al ventiseiesimotentativo) a media di 1.15.2. Brigitte Roc è emersa al secondo posto salvandosi dal bel finale di Bentley.
 
Nel Premio Guantanamera, la prova per cavalli di 4 anni con i gentlemen proprietari in sediolo, c’è stato l’errore simultaneo poco dopo lo stacco di Akiko Font e Annabelle, ovvero le due principali candidate alla vittoria: Aldebaran si è ritrovato al comando, dai 700 ai 1300 metri ha retto il pressing insistito di Anastasia Tav, in retta si è liberato della rivale ormai in calo e in 1.15.7 si è sottratto al finale di Aaron del Ronco. Bella vittoria per l’allievo di Alessandro Baldi con Giuseppe Marseglia in sediolo.La stanca Anastasia Tav sul palo è stata battuta anche per il terzo posto da Always On My Mind.
 
Ricco di colpi di scena il memorial Alfredo Mauro e Valerio Biagini,l’handicap per cavalli di 4 anni che ha concluso la stagione: velocissimo dal secondo nastro, Artez ha superato in breve Alex Op e ha provato a graduare completando un km in 1.20: la gara si è accesa ai 600 finali, quando dalla seconda pariglia Anteo del Ronco ha mosso in terza ruota mentre Alex Op si è gettato di galoppo intralciando un paio di rivali: Anteo del Ronco ha affiancato il battistrada e in retta ha dato l’impressione di poter passare ma a 100 metri dal palo è sbottato di galoppo: Artez sembrava essersi salvato, ma al suo interno ecco sbucare Adel dei Veltri, con Edoardo Baldi in sediolo, che in zona traguardo lo ha beffato svettando a media di 1.16.9. Al terzo posto è finita forte la penalizzata Aphrodite Bi, che peròè stata tolta dall’ordine di arrivo per aver marcato qualche passo falso poco dopo l’avvio e di nuovo al mezzo giro finale. Sull’errore in retta di America di Risaia (che ai 600 finali era stata intralciata da da Alex Op in rottura) ha concluso al terzo posto Alfred, pure lui costretto ad inseguire dopo l’intralcio ai 600 finali.
 
ASTA CAVALLI A MILANO- Nel frattempo all'ippodromo La Maura di Milano, sempre nella giornata di sabato 19 settembre, si sono registrate 700 presenze tra acquirenti e pubblico per l’Asta selezionata yearlings organizzata dalla Sga srl (Società gestione aste), ospitata per il quarto anno consecutivo nell’impianto del capoluogo lombardo: 145 puledri iscritti(più 2 fuori catalogo) con 18 assenti, 87 venduti e 42 ricomprati per un fatturato complessivo di 1.666.000 euro, con una media di poco superiore a 19.000 euro a cavallo e con un Top price battuto a 120.000 euro.
 
Al termine dell’asta le parole di Alessandro Santoni, responsabile Anac e direttore asta Sga: “Risultato soddisfacente in un periodo in cui in Europa le aste di settore hanno registrato delle flessioni evidenti. Lasciando stare il bilancio del 2019, anno davvero straordinario, quest’anno abbiamo fatto meglio rispetto al 2018, circa 1,5 milioni di euro contro i 1,66 milioni di questa edizione. Ringrazio tutti i presenti a questa asta e, in particolar modo, i presidenti di categoria, oltre a Snaitech e alla business unit Ippodromi Snai che, anche quest’anno, ci hanno ospitato all’ippodromo Snai La Maura Trotto“.
IPPODROMO SAN SIRO - A chiudere il cerchio del week-end negli ippodromi Snai, la domenica pomeriggio di gala all'impianto San Siro, primo appuntamento della stagione autunnale, per il galoppo milanese. In un’unica riunione tre pattern, oltre al gran Premio riservato ai purosangue arabi e a un contorno di qualità: lo spettacolo è stato pari alle attese della vigilia, con prestazioni di alto livello che hanno entusiasmato il pubblico presente all’ippodromo e gli appassionati che hanno potuto seguire le corse dai canali Tv e streaming attraverso immagini spettacolari e di grande effetto.
 
PREMIO FEDERICO TESIO - Federico Tesio è stato il padre fondatore dell’ippica mondiale, il Premio che lo onora e che rappresenta per Milano una delle sue prove più attese della stagione mantiene il suo fascino e attira l’attenzione degli ospiti. Negli ultimi anni l’albo d’oro della classica è stato marcato a ferro e fuoco da Stefano e Alduino Botti, quest’anno invece il podio è stato totalmente di marca straniera, come d’altronde faceva intendere il betting: la formidabile tedesca Stexsi è dimostrata cavalla in grande ascesa, capace di infilare la quarta vittoria di fila, la più importante della sua carriera. A Milano aveva già vinto il Premio del Giubileo Gr. 3, si era ripetuta in Listed a Merano, sempre contro le sole femmine, oggi ha imposto l’alt ad un soggetto solidissimo come Royal Julius.
 
Perfetto in sella all’allieva di Roland Dzubasz, Michal Abik, che in testa ha amministrato a dovere i parziali e in retta ha ribattuto benissimo all’attacco del francese di Jerome Reyner, costretto come già lo scorso anno (dietro Chestnut Honey) al posto d’onore, a una lunghezza e mezza dalla rivale. Sul gradino più basso del podio è salito Boulevard, che la nostra Jessica Marcialis ha montato con estrema accortezza, sfruttando la scia della vincitrice almeno fino ai 250 finali: lì l’allievo di Charley Rossi ha un pò mollato la presa ma il terzo posto era ormai al sicuro. Gli altri infatti sono arrivati staccati: Brasilian Man dopo aver corso ai lati della vincitrice è calato a traguardo lontano, probabilmente non a suo agio sul terreno troppo scorrevole, e così a disputarsi il quarto posto sono stati Thunderman e Walderbe, con il bottiano capace di rintuzzare il tedesco.
 
La prima delle pattern del pomeriggio è stato il Premio del Piazzale, il Gr. 3 sui 1700 metri in pista grande intitolato a Enrico Camici. C’era fiducia nelle possibilità di riscatto di Out of Time dopo le ultime prove non esaltanti: il piccolo ma generosissimo portacolori della Giglio Sardo ha fatto la sua parte, ma l’ospite tedesco Potemkin si è rivelato esattamente per quel che si temeva alla vigilia, ovvero un osso durissimo. D’altronde il portacolori di Klaus Allofs (un passato glorioso da calciatore) è un soggetto molto titolato, era stato capace di vincere il Premio Roma nel 2016 ma a 9 anni è ancora competitivo come indicavail recente quarto posto in un Gr. 3 a Baden-Baden che rappresentava una linea molto solida. Il suo jockey Dennis Schiergen in mancanza di front-runner lo ha portato davanti a scandire ritmo regolare e costante, in retta l’allievo di Simon Stokes ha ingranato la marcia alta e si è disteso bene senza mai dare speranze ai rivali.
Out of Time è stato costretto a muovere a traguardo lontano, ha affiancato Mission Boy in seconda linea, non ha recuperato sul vincitore ma ha difeso il posto d’onore da un Wonnemond parecchio sfortunato, intralciato nella fase iniziale da Mission Boy e che poi ha faticato a trovare il varco nei 300 finali: quando lo ha trovato, il tedesco è finito a bomba mettendo i brividi ad Out of Time per il secondo posto. Gli altri due bottiani Mission Boy e Pensiero D’Amore hanno lottato a lungo per il secondo posto e sono terminati vicini, Dantes invece ha concluso alla retroguardia.
 
A salvarci da un possibile “cappotto” straniero è stata Party Goer nel Premio Elena e Sergio Cumani, il Gr. 3 sui 1600 metri della pista grande per le femmine di 3 anni e oltre: la Dioscuri è avanzata a centro pista in dirittura in anticipo sulla favorita Silbelpfeil, ha superato di slancio la generosissima Musa D’Oriente e nel finale ha controllato l’attacco della francese: la cavalla di Alduino Botti ha allargato nell’ultimo furlong disturbando la rivale ma la Giuria ha convalidato l’ordine di arrivo, a nostro avviso giustamente visto che l’ospite non è mai riuscita ad agganciare la vincitrice. Non era facile ribaltare la linea del Bessero, Party Goer ci è riuscita con la migliore performance della carriera. Una nota di merito per Antonio Fresu, jockey in gran forma nel periodo. Buon terzo posto per Visions, che ha corso al traino di Musa D’Oriente tentando poi vanamente di arginare l’avanzata di Party Goer e Silbelpfeil: la Musa ha tentato il solito percorso d’avanguardia, ma ai 400 finali è calata.
 
Intitolata a Daniele Porcula maiden per i 2 anni sui 1200 metri che ha aperto la riunione. Ulteriormente migliorato con il paraocchi, Aurel si è reso autore di un bel percorso d’avanguardia ribaltando la recente linea che lo aveva visto terminare alle spalle di Convivio. Stavolta il portacolori di Aurelio Golino, training di Luciano Vitabile e monta di Silvano Mulas,ha guadagnato senza troppa spesa testa della corsa e steccato e ha potuto amministrare i parziali, scortato da Nuovo Mondo che solo ai 300 finali ha aumentato il pressing: Aurel però ha risposto bene controllando sino in fondo il rivale e chiudendo con mezza lunghezza di vantaggio sullo stesso. Dietro i due per vie interne ha concluso Casus Belli rimontando Convivio: quest’ultimo, favorito al betting, ai 300 finali ha provato a scattare al largo ma non è riuscito a cambiare azione.Quella dei purosangue arabo è una realtà in crescente espansione: non a caso l’UAE President Cup, la tappa italiana del circuito internazionale che l’ippodromo di San Siro ospita da alcuni anni, ha assunto sempre maggiore rilevanza richiamando la presenza di importanti scuderie straniere e guadagnandosi il rango di Gr. 2.
 
Anche l’edizione di quest’anno ha proposto un campo partenti di spessore, e a trionfare sono stati i colori della Athbah Stud, anche se non con il più atteso Mehdhaaf Atbah bensì con la femmina Jaazmah Athbah: con la monta precisa di Gerard Mosse, la cavalla allenata da Jean Francois Bernard si è avvicinata progressivamente in retta a Shadwanalkhalediah e Flying High, in dibattito aperto già a traguardo lontano, per passarli nettamente nei 100 finali. I due battuti si erano già incontrati a Pisa, e anche stavolta è stata la portacolori olandese a precedere il rivale: soltanto quarto il grigio Medhaaf Athbah, mai capace di entrare nel vivo della corsa.
 
Bella conferma di Sensational Guy nel Premio Sobretta, l’handicap per cavalli di 3 anni sulla severa distanza dei 2400 metri: l’allievo di Marco Gonnelli è soggetto in netto progresso, oggi ha dimostrato di essere attrezzato per le distanze selettive: con Dario Vargiu il figlio di Benvenue ha corso all’estrema attesa, è avanzato in retta in scia a Nayleaf, poi è uscito benissimo alla distanza travolgendo il battistrada Nuncepossocrede, andato via ad andatura regolare e ancora valido secondo. Bene anche Giorgius e Alcanto, terminati agli altri posti del marcatore.
 
Di nuovo in azione i fondisti nel Premio Monterosa -Memorial John Dunlop, HP di classe B sui 3000 metri della pista grande. L’inesperienza ha giocato un brutto scherzo al 3 anni Fortunino che al comando, nell’approcciare la prima curva, ha scartato eliminandosi: sull’uscita di scena del favorito Deplusenplus ha mosso dalla retrovie passando al comando e aumentando gradualmente l’andatura che sino a quel momento era stata molto ridotta: la gara si è risolta in una spettacolare volata, con a metà retta un ventaglio di cinque soggetti su di una linea: ai 150 finali sono rimasti Northsea Star e Caterpillar, ed è stato proprio il portacolori della Scuderia Concarena allenato da Marco Gasparini e ben montato da Gavino Sanna, a prevalere nei metri finali lungo lo steccato. Ottimo terzo a contatto l’altro Gasparini Tout A Fait, autore di promettente rientro.
 
A chiudere l’intenso pomeriggio all’ippodromo Snai San Siro Galoppo il Premio Cancelli, l'Handicap Principale di classe A per i velocisti sui 1200 metri: gara tiratissima, con American Coffee leader iniziale ma in calo ai 400 finali: a sbucare a sorpresa è stata Irish Girl, con Alessandro Fiori in sella: che fosse in forma, lo si sapeva ma la cavalla di Mariolino Esposito è stata capace di infilzare rivali di ottimo livello. Fra tutti il solito straordinario Django, che ha corso in prima linea praticamente sin dal via ed è stato l’ultimo ad arrendersi alla vincitrice, mentre con un finale a effetto degno dei giorni migliori il “vecchio” Harlem Shake ha concluso al terzo posto su Yakima e Bloody Love.

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