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Ippodromo Snai La Maura, brilla Adonis Cg nel pomeriggio di corse

28 ottobre 2020 - 07:07

Otto avvincenti sfide, in un impianto a porte chiuse come previsto dall'ultimo Dpcm per Covid: tutti i risultati del convegno di trotto di martedì 27 ottobre all'ippodromo Snai La Maura.

Scritto da Redazione

Manca il pubblico ma lo spettacolo va in scena in tutta la sua straordinarietà soprattutto in occasione del Premio Fado du Chene che chiude la giornata di trotto all'ippodromo Snai La maura di Milano, con l’ospite Adonis Cg in grande spolvero. 

Cocnvegno di trotto del martedì purtroppo di nuovo chiuso al pubblico, come anche le altre piste d’Italia, per il Dpcm Covid19. A chiudere pomeriggio milanese il Premio Fado du Chene, l’invito sul miglior per gli specialisti del trotto montato valido come II Tris. Terzo nel precedente tentativo milanese nella specialità, stavolta l’ospite Adonis Cg ha fatto tutto per bene centrando un nettissimo primo piano: d’altronde il figlio di Igor Font in Germania si era già imposto tre volte alla sella, e oggi ha dimostrato tutte le sue abilità sfruttando anche una partenza volante dal secondo nastro che gli ha permesso di conquistare il comando in circa 300 metri. A quel punto il più era fatto: Adonis Cg ha tenuto passo costante e in retta si è staccato facilmente da Zalshan As (pure lui partito benissimo dal secondo nastro sistemandosi subito nella scia del vincitore), chiudendo a media di 1.14.5 dall’alto di una superiorità evidente. Più indietro Unuk Bi ha risolto la lotta per il terzo posto. Lo strike-rate del trainer tedesco Robert Gramuller nelle sue incursioni italiane è qualcosa di eccezionale, ma un fenomeno si è dimostrata anche Ronja Walter, che ha interpretato con grande tempismo (soprattutto nella fase iniziale) e decisione il vincitore.

Sicuro percorso di testa del favorito Uncle Nico nel Premio Nevele Paydirt, la prova sui 1650 metri per
soggetti di cat. G che ha aperto la riunione: scivolato in testa senza spesa, il cavallo allenato da Salvatore
Madonia e guidato da Cosimo Cangelosi ha potuto condurre indisturbato completando il km in 1.16. e
qualche lineetta e poi staccando in retta per chiudere in un complessivo 1.14.6. Victory Car è riuscito a
sistemarsi nella scia del rivale nella fase in iniziale e in retta, pur perdendo qualche battuta, ha difeso il
piazzamento da Zonzo, invece proteso all’esterno per quasi un km ma mai in grado di raggiungere il
vincitore. Al via aveva sbagliato l’attesa Vesla Run.

Un vero “numero”, quello realizzato da Canadian Kronos nel Premio Manofmanymissions: l’allieva di
Cristian Rizzo con Pippo Gubellini in sediolo ha sbagliato al via regalando almeno una quarantina di metri,
ha recuperato ricongiungendosi dopo 900 metri, ha poi seguito all’esterno le mosse di Crazy Cast e l’ha
sopravanzata nettamente nelle fasi finali: una prestazione maiuscola, a media di 1.16.5, che ci consegna la
figlia di Trixton sotto una nuova luce. Crazy Cast dalla terza posizione ha mosso all’attacco della battistrada
Canzone D’Amore per sbarazzarsene in retta ma si è poi dovuta inchinare alla coetanea. Canzone D’Amore
ha chiuso al terzo posto ma è parsa poco reattiva dopo percorso non impossibile: la cavalla di Mauro
Baroncini si era ritrovata al comando senza spesa sull’errore di Cleopatra Bar all’imbocco della prima curva.
In errore nelle fasi iniziali anche Ishtar Font.

Terza vittoria di fila per Vinsanto: declassato nella compagnia, il cavallo di Matteo Restelli oggi guidato da Cesare Ferranti si è esibito in un tranquillo percorso d’avanguardia dominando da cima a fondo il Premio
Armbro Vanquish, la “reclamare” sui 1650 metri con partenza tra i nastri: media finale di 1.15.7, con un
primo km tranquillo in 1.17 e brusca accelerazione ai 600 finali per spegnere sul nascere il tentativo, per la
verità velleitario, di Vir del Ronco e poi tenere a distanza di sicurezza l’appostato Ranuncolo Jet. Più indietro
ha concluso al terzo posto Vita Breed.

Cesare Ferranti e Matteo Restelli colpivano anche nel Premio Armbro Scoprion con Ariel di Poggio: abile il driver palermitano ad approfittare dell’agganciamento del favorito Aton delle Badie (poi falloso) con Axe
Zack per progredire all’estero e avvicinare il battistrada Allevil Rek, lasciato libero di graduare (km in 1.1.8)
ma poi preso sotto mira negli ultimi 400 metri: il battistrada provava a difendersi ma in retta la portacolori
della scuderia Ale ne aveva ragione a media di 1.15.9 mentre l’appostata Armoric nel tentativo di spostare e
prepararsi allo sprint finiva con lo sbagliare: chiudeva così terzo a intervallo Attimo Ok, mentre sull’ultima
curva aveva sbagliato Axe Zack quando era in scia alla vincitrice.

Per Alessandro Gocciadoro quella odierna è stata una giornata storta. Dopo l’errore di Cleopatra Bar nella prova per i 2 anni, nel Premio Armbro Rotary incappava in un errore iniziale e nella inevitabile squalifica anche l’atteso Astraless. Era lesta ad approfittare dello svarione del favorito A Wonder Bi: l’allieva di Erik Bondo muoveva dalle retrovie al km, in breve raggiungeva il battistrada Black Star, lo metteva sotto pressione sull’ultima curva e in retta passava a media di 1.13.6 sottraendosi poi al bel finale di Ancora Tu Bigi. Settima vittoria in carriera per la portacolori della scuderia Galla Placida, la prima sotto la regia di Santo Mollo, capace di progredire in maniera incisiva nella frazione di gara più veloce, ma bene anche Ancora Tu Bigi, finita in spinta a mettere qualche brivido alla vincitrice.

Molto atteso per via del “fattore-Gramuller”, il tedesco Black Star si è arreso nettamente in retta dopo svolgimento favorevole. Ancora più amaro il boccone che il driver di Noceto è stato costretto a mandar giù nel Premio Armbro Flori a causa dell’errore in retta di Zeus Lovers Treb quando il figlio di Zola Boko, passato di slancio al km su Timoz, era ancora in chiaro vantaggio e sembrava avviato al successo. A disputarsi la vittoria sono così rimasti Victor Trio e Zip a Dee Doo: quest’ultimo era riuscita a passare in lieve vantaggio, ma l’allievo di Michele Favaron con Marco Stefani in sediolo non ha mai mollato e negli ultimi metri è riuscito a rientrargli e a centrare una vittoria “tutta cuore” a media di 1.13.5. Terzo a contatto Topkapi, mentre Timoz, sfilato dopo 400 metri veloci al comando su Zeus Lovers Treb, al km aveva subito il controsorpasso del rivale calando progressivamente.

Il Premio Generale del Pino, la prova sul miglio per cavalli di 3 anni con i gentleman in sediolo, ha
confermato l’ottimo momento di Jessica Pompa, alla terza vittoria nella ultime quattro uscite, capace di
portare al traguardo Bimbamia D’Acr in un limpido percorso di testa, dicendo di no nella fase iniziale a Blu
Moon e poi allungando serenamente nel finale per svettare a media di 1.15.9: prima vittoria e nuovo
personale per l’allieva di Manuele Matteini. Bon AN ha fatto tesoro della posizione e seppure col fiatone ha
difeso il secondo posto da Biscuit Wf. la deludente Blu Moon è invece calata già a metà corsa

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