Il flipper continua a diffondersi nel mondo, per una rinascita ormai consacrata che sta conoscendo, anzi, nuovi e ulteriori sviluppi. Basta guardare la nascita di molteplici aziende che si occupano esclusivamente della produzione o distribuzione di questi giochi. Per un settore più vivo che mai. E per la gioia dei giocatori e dei tanti appassionati che continuano a coltivare l'hobby del flipper in tutto il globo, pronti a cogliere le nuove opportunità che deriveranno da questo nuovo slancio.
A portare nuovo entusiasmo, per esempio, è l'indiscrezione proveniente dal Brasile dove, a quanto pare, Stern Pinball starebbe per avviare una produzione di flipper in loco. Scatenando l'entusiasmo del pubblico locale, ma anche qualche preoccupazione negli States. Tutto nasce dalla condivisione di un video sulla pagina Facebook del Pinball Clube di San Paolo, nel quale comparte Gary Stern in visita al locale. In quello stesso video, il fondatore e Ceo dell'azienda leader mondiale nella produzione dei flipper, sottolinea l'auspicio di vendere più flipper in Sud america e in Brasile, anche attraverso l'avvio di alcune produzioni sul posto. Il progetto, ancora in fase embrionale, è quello di avviare una partnership tra Stern e Matic, la quale importerà pezzi di flipper da Chicago (probabilmente i piani di gioco già assemblati e l'elettronica di base) che verranno poi assemblati negli stabilimenti brasiliani dell'azienda locale, per poi distribuirli localmente. Nulla di ufficiale, ancora, ma l'indiscrezione aveva già scatenato speculazioni negli States, con chi vedeva in questo passaggio una delocalizzazione della Stern verso l'America Latina. Una voce, questa sì, subito smentita dall'azienda.
E mentre Stern Pinball continua a pensare in grande al proprio futuro - fresca anche della nomina del popolarissimo Zach Sharpe come responsabile marketing - Jersey Jack Pinball si conferma il principale antagonista dell'azienda di Chicago, puntando sul lancio del nuovo Dialed In dopo l'uscita del The Wizard of Oz e del meno fortunato - ma comunque popolare - The Hobbit. Nelle scorso ore, l'azienda del New Jersey, insieme a PinballSTAR Amusements, ha pubblicato una serie di foto divenute presto virali, dove il chitarrista Slash e il colega Duff dei Guns‘n Roses giocano su un Dialed In pochi minuti dopo un loro concerto. Un'iniziativa che è scaturita da una recente dichiarazione dello stesso Slash che aveva spiegato di essere un fan del flipper Wizard of Oz: un'occasione subito colta dal titolare dell'azienda, Jack Guarnieri, il quale ha preso subito contatto con la band, dopo un concerto a Hershey, in Pennsylvania, facendogli portare un flipper dietro le quinte, col quale si sono potuti intrattenere al termine della performance.
Intanto proseguono anche i lavori sugli altri flipper emergenti: Spooky Pinball ha appena avviato la produzione del Total Nuclear Annihilation. Aprendo alle prenotazioni e vendendo più di 150 flipper nel giro di poche ore, tramine ordinazioni, al costo di mille dollari l'uno, come anticipo. Spooky costruirà il gioco in lotti di 50 unità, distribuendoli man mano agli acquirenti. Tutto questo mentre Spooky Pinball sta costruendo il flipper Jetsons per la Pinball Company.
Mentre Chicago Gaming ha completato la produzione dei primi 500 esemplari del remake di Attack from Mars, anche se non tutti questi giochi sono ancora stati spediti. Intanto ha però avviato la conversione della linea per avviare la produzione dell'altro remake: Medieval Madness, che verrà anche questo assemblato da Chicago Gaming, dopo che le prime versioni del ritrovato flipper erano state assemblate da Stern. Questa nuova produzione di Medieval Madness sarà di 250 unità e verrà avviata proprio in questi giorni.
Infine, anche Homepin sta andando avanti con i lavori, svelando l'artwork del loro flipper Thunderbirds Are Go, che sta per arrivare sul mercato. Anche se la fabbrica di Shenzhen è stata colpita dall'uragano dei giorni scorsi, subendo qualche piccolo danno che ha causato lo slittamento dei lavori.
Insomma, la rinascita del flipper è ormai una realtà e ne stiamo già godendo i frutti.