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I giochi d’autore di Roberto Costantini

31 dicembre 2011 - 07:54

Lo hanno definito lo 'Stieg Larsson' italiano e il suo romanzo d'esordio 'Tu sei il Male', è salito presto al vertice delle classifiche italiane, preparandosi a conquistare i lettori di mezza Europa (il libro è in fase di traduzione in otto paesi e una casa di produzione ha già opzionato i diritti per portare la storia al cinema o in tv).

Scritto da Alessio Crisantemi

Ma lui non si lascia impressionare e si gode il successo con serenità, in viaggio continuo tra una città e l'altra, presentando la sua opera. Roberto Costantini, ingegnere quasi sessantenne, dirigente e insegnante della Luiss di Roma, con un passato da amministratore delegato in una concessionaria di gioco pubblico, è riuscito dove altri non avrebbero mai osato. Intanto, ha tirato fuori un autentico capolavoro: un giallo vestito da thriller, ma carico di sentimento, ricco di 'vita' vera, di passioni, di turbe, di vizi e di virtù. Ma al tempo stesso, in questo scorcio di vita autentica, ha descritto in maniera puntuale e dettagliata, la realtà del gioco pubblico. Con particolare riferimento al segmento delle new slot. Un terreno dove nessuno si era mai azzardato (mai termine fu più appropriato) finora, ma che nel suo romanzo fornisce probabilmente un elemento di contatto in più con la realtà quotidiana e con i costumi del tempo.

"In un paese dove si confonde troppo spesso il perbenismo dal malaffare, il lecito dall'illecito, esiste anche il mondo del gioco pubblico, che fa parte del romanzo, dove viene descritto questo mondo e il percorso che lo ha visto sottrarsi - in parte - alla illegalità, portando nuove entrate allo Stato", racconta l'autore. "Volevo parlare di questa realtà perché è quella in cui viviamo, è il nostro mondo e la nostra epoca". E proprio questo è il punto. Il mondo delle slot rappresenta il prodotto di gioco più gradito dagli italiani e più redditizio per lo Stato. Una realtà che riguarda tutti, direttamente o indirettamente, ma di cui nessuno parla, al di fuori, ovviamente, del settore. Nessuno, almeno, prima di questo libro. "In pochi si rendono conto di quello che c'è dietro a una slot machine e quello che ci potrebbe essere. Parliamo di un settore che fattura oltre 30 miliardi l'anno, quando una compagnia telefonica nazionale ha un fatturato annuale di 'appena' 6 miliardi. Ho voluto raccontarlo perché è il mondo che ci appartiene: e se un saggio sul gioco d'azzardo non lo avrebbe letto nessuno, ho pensato che lo avrei potuto includere questa storia in un giallo, ed eccolo qua. Nel mio libro parlo dell'Italia e di come è cambiata nel tempo, e questo settore rispecchia l'Italia e il suo cambiamento".

E in effetti 'Tu sei il male' è uno straordinario elemento di riflessione per una società che appare sopraffatta dalla superficialità, distratta dai valori fondanti, e spesso poco incline alla legalità. "Vedo il nostro paese che si sta in qualche modo impoverendo dal punto di vista morale. Oggi tutto sembra possibile, come se fosse acquistabile, e si va perdendo il confine tra realtà e finzione. E questo si ritrova nelle abitudini, negli usi e costumi di tutti noi". Nel suo libro Costantini mette in risalto abilmente questa trasformazione (involuzione?) sociale, attraversando un ventennio, tra l'Italia di ieri e quella oggi. Dove, scrive l'autore Giancarlo De Cataldo, "il perbenismo di ieri e il razzismo di oggi si saldano nell'ombra". "La società consumistica ha portato agli egoismi dei singoli - racconta Costantini - In Tu sei il Male ognuno protegge sé stesso e i suoi cari, indipendentemente dalle ragioni e dai torti". Ma l'Italia potrà rialzarsi da questo declino o siamo un paese senza speranza? "Sono da sempre convinto che abbiamo tutte le qualità e dunque la capacità per rialzarsi, ma forse troppo spesso sono messe da parte. Dico sempre che agli italiani serva soltanto il 'colpo di gong' per capire che il momento di cambiare. Il mio libro voleva proprio fare questo e forse è stato visto in questo modo dalla critica".

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