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Il Conte Uguccione andava con le mogli dei giocatori, io credo nel vero poker sportivo

17 aprile 2013 - 15:15

Conte Uguccione, Alfio Muschio,Thomas Prostata e Adelmo Stecchetti i personaggi che ha portato su Mai Dire Gol e Quelli che il Calcio. Tanti film girati e ora un impegno concreto in politica con Sinistra e Libertà, la formazione politica di Nichi Vendola. Alberto 'Bebo' Storti è un personaggio travolgente che ha scoperto da qualche anno una passione importante per il 'poker sportivo'.

Scritto da Redazione GiocoNews

 

Ma il Conte Uguccione, il signorotto nullafacente e fissato con le mogli degli altri oltre che con Gabriel Omar Batistuta, giocava d'azzardo? “No, ma trombava le mogli lasciate a casa dai mariti che andavano a giocare con gli amici. Un problema serio, una vera filosofia del poker: mettiamo che 10mila uomini vadano la sera al circolo della propria città, alle 10mila donne lasciate sole in casa chi ci pensa?”.

Un senso dell'humour pazzesco tanto da essere entrato in una delle massime espressioni comiche televisive: i programmi della Gialappa's Band. Storti è un vero appassionato del gioco nel senso più buono del termine. “Ho cominciato a giocare subito al texas hold'em nei circoli live. Andavo a Milano, Lainate, a Misinto e ora che le cose sono cambiate (il divieto di gioco live, ndr) vado al Victoria di Lugano al Casinò a al circolo Runner Runner di Balerna. Credo nella libertà e nella realtà dei circoli e che il poker debba rimanere accessibile per tutti. Anche perché il movimento è nato nei circoli, è la base di tutto”.

Poker 'economico', quindi. Come la logica dell'online. “È senza dubbio il modo migliore per sfondare – prosegue Bebo Storti - se vinci dei satelliti davanti al pc di casa e poi ti trovi seduto in un torneo importantissimo con buy in importante e magari lo vinci pure è la svolta che tutti sognano. Partire dai circoli e arrivare a quei livelli magari è più difficile. L'importante è farla diventare un'abitudine non troppo costosa”. Siamo in tempi di crisi, ancora. “Non voglio fare i conti in tasca a nessuno ma con i tempi che corrono non so quanto la gente si possa permettere di spendere così tanto nei tornei live e andare 3 volte al mese a farsi un torneo in un casinò. Bisogna spostarsi, pagare la trasferta, le spese, l'aereo e il buy in dell'evento”.

Difficile per la massa dei players sostenere il gioco ad alti livelli. “Non credo a questo tipo di modo di giocare visto che i professionisti sono pochi, quelli che possono dire di vivere di questo lavoro. Quanti saranno: 1.000 o 2.000 in tutto il mondo?”.

Che giocatore è Bebo Storti? “Secondo me le categorie che la gente si mette addosso non servono a niente. Devi basarti sull'avversario. Se una sera trovi due players tight che giocano solo con le carte puoi essere aggressivo quanto vuoi ma non riuscirai a batterli. Così come se hai al tavolo due marpioni che ti aspettano e ti legnano. Io gioco come vedo intorno, basandomi sui profili dei miei opponents”.

Il Conte Uguccione ritorna sull'argomento donne. “Guardate che la figura della donna del giocatore di poker è agghiacciante e c'è il rischio che qualcuno la insidi nello stesso casinò, in hotel se non addirittura sotto il tavolo”, scoppia in una risata Bebo.

Poi si torna seri e con un pensiero assolutamente da condividere. “Il poker sportivo, quello dei circoli, è l'ideale. Mettiamo un torneo da 100 euro con 80 giocatori: se vinci ti diverti e becchi anche qualche soldino. Poi il giorno dopo vai a San Siro, a spasso con la moglie, al cinema. Il senso della vita è quello”.

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