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Lillo&Greg: “Amiamo il poker e i suoi derivati”

17 aprile 2013 - 16:15

Io prima giocavo tantissimo, insomma abbastanza, e anche online ma poi non potendo più giocare dal vivo mi sono un po' stancato di stare al pc - spiega Lillo - ho capito che per giocare e vincere online devi essere molto chiuso, stare lì ore e aspettare il momento giusto. Dal vivo, al tavolo, è il gioco che amo di più. Questione di tells immaginiamo. Sì assolutamente. Online ne hai molti meno, invece, dal vivo, puoi capire tante cose da come si comportano gli avversari e bluffare molto di più ed è quello che preferisco.

Scritto da Redazione GiocoNews

 

Eppure vedendo su Pokeritalia24 il torneo di beneficenza per l'Abruzzo che Lillo ha giocato per Pokerstars con Totti, Pupo, Pagano, Minieri e la Camassa, ha dimostrato grandi qualità al tavolo. "Di ore di allenamento alle spalle ne ho e penso di aver imparato qualcosa anche se, ripeto, ora ho rallentato aspettando magari l'occasione di giocare dal vivo".

Gioca su Pokerstars quando capita e prima anche su un altro sito. "Giuro che non lo sapevo ma mi piaceva anche Full Tilt - rivela Lillo Petrolo - poi ho saputo che non hanno ancora la licenza italiana e ho preferito interrompere il gioco in quella room". Un ottimo conoscitore del settore il simpatico e geniale Lillo.

“Io invece non amo il Texas Hold'em - la palla passa a Greg - giocavo al poker tradizionale tanti anni fa con gli amici. Era diventata una vera e propria abitudine per divertirsi e stare insieme, poi abbiamo rallentato per vari motivi ma devo dire che è una modalità di gioco che preferisco all'Hold'em. Mi piacciono molto i giochi di prestigio con le carte, poi i giochi di società e in generale burraco, ramino, machiavelli e tra gli altri giochi di strategia, gli scacchi e la dama".

Il gioco inteso come approccio alla vita, al lavoro, non può mancare nel background di due artisti del genere. "Nei nostri spettacoli, nelle nostre trasmissione il gioco c'è, ci sono esercizi di stile, traggo molta ispirazione da tutto quello che ci permette di intrattenerci con le parole - spiega Claudio Gregori - amo molto tutto quello che gioca con il lessico, dalle espressioni artistiche più elevate fino alla grande passione per i rebus, le parole crociate, sono un grande appassionato di enigmistica".

Pur partendo dall'analisi del gaming come industry e quindi come business, indagare tra gli artisti e i politici e i vip ci accorgiamo come il gioco sia una componente importante, trasversale e che abbraccia tanta gente al mondo. “I giochi sono matematici come lo è la costruzione di alcune tecniche di stile, di spettacolo e scrittura di testi – prosegue Greg - e contrariamente a quello che pensano tutti è che la matematica sia fredda e noiosa invece è molto ricca e stimolante per il cervello. I matematici non a caso sono spesso artistoidi e pazzi mentre i letterati sono spesso cupi, freddi, noiosi”.

Scorgendo nella carriera del duo romano troviamo un titolo molto interessante di uno spettacolo teatrale: 'L'importante è vincere senza partecipare'. “Si tratta di un gioco di parole che dà il titolo a uno spettacolo con Paola Minaccioni e Federica Cifoli ed è un gioco dell'oca dove le persone reagiscono in base alla posizione dove capitano. È un meccanismo studiato per sbloccare tutte le nostre chiusure mentali”. Un'analisi in chiave umoristica di alcuni meccanismi innescati dal bisogno di sentirsi nella vita vincenti a ogni costo.

Come detto li incontriamo nei camerini di uno spettacolo del loro progetto musicale ormai 'maggiorenne' (il debutto ufficiale risale al 1992), 'Latte e i suoi derivati'. Abituati a sentirli per radio e a vederli in tv ce n'eravamo quasi dimenticati. “Latte e i suoi derivati c'è sempre – conferma Lillo - abbiamo un rapporto meno legato al lavoro con questo progetto, è più un gioco appunto che riprendiamo fuori dallo scaffale dove lo abbiamo riposto e ci divertiamo come sempre. Facendo tantissime cose, dal cinema al teatro alla televisione, possiamo permetterci di spaziare e ci aiuta anche ad annoiarsi di meno e a svagare la mente”. Non è certo da tutti avere come hobby un gruppo musicale di questo livello e suonare solo per aiutare la mente a non fossilizzarsi sul lavoro.

A proposito di lavoro: dove li troveremo prossimamente? “Abbiamo rinnovato il contratto e quindi saremo ancora su Radio2 con '610', penso che rifaremo lo show 'Victor Victoria (Cabello, ndr) su La7' e abbiamo altri progetti in ballo per la televisione”.

E tanto per salutarci chiediamo se il grande capo indiano Estiqaatsi, uno dei personaggi di Lillo&Greg della trasmissione '610' e altre sortite televisive, almeno lui, possa indovinare questi dannati 6 numeri del Superenalotto che potrebbero regalare milioni di euro: "Ma lui è un grande sciamano, una grande personalità, una forte spiritualità che è ben al di sopra delle mere vicissitudini pecuniarie", risponde Greg con la voce del capo indiano. Insomma sappiamo già come ci risponderebbe lo sciamano e la speranza di indovinare il Superenalotto diminuisce sempre di più.

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