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Bianchi e Pulci: 'Facciamo ridere pure al tavolo da poker!'

10 dicembre 2016 - 10:16

Bianchi e Pulci sono stati ospiti al Casinò di Lugano con il loro spettacolo di cabaret: “Il nostro gioco preferito è sorprendere”.  

Scritto da Anna Maria Rengo
Bianchi e Pulci: 'Facciamo ridere pure al tavolo da poker!'

Un duo tutto da ridere. In Tv, a teatro e... al casinò. Come a quello di Lugano, dove Bianchi e Pulci hanno intrattenuto gli ospiti con la loro travolgente simpatia. Ecco come, in questa intervista doppia, i due artisti raccontano la loro esperienza nei casinò e vedono il connubio tra gioco e comunicità.

B. “La comicità è gioco e quindi vanno abbastanza a braccetto perché la comicità è la capacità di sorprendere, senza la sorpresa non c’è risata e quindi sono due concetti che si assomigliano nella struttura”.

P. “Con noi al Casinò di Lugano c’è Mago Forest che sta facendo giochi di prestigio e in fondo noi facciamo la stessa cosa perché cerchiamo di sorprendere, di tirar fuori dal cilindro conigli di risate”.

Il gioco ha mai ispirato qualche vostra gag?

B. “Di base il gioco è il punto di partenza perché la voglia di far ridere deriva dal fatto di giocare con gli elementi della realtà. Noi siamo come dei cuochi che cucinano piatti sempre diversi, ogni cosa può essere spunto per una gag, un personaggio”.

Nei Casinò ci andate mai per giocare e con quali esiti?

B. “Ci sono andato poco perché sono stato in quello di Saint Vincent a fare uno spettacolo con i 'Cavalli marci', che è il gruppo nel quale ci siamo formati come comici e ci fecero trovare una fiche da 100.000 lire in camera d’albergo. Ho provato a giocarla e quei soldi sono durati cinque minuti. Quindi diciamo che sono più fortunato in amore”.

P. “Siamo stati a Venezia, tra l’altro è molto bello con la sua sala storica, e abbiamo giocato contro i campioni italiani di texas hold’hem poker, io ho perso dopo due minuti, uno ha fatto all-in e ha preso tutto. Bianchi ha resistito mezz’ora e facevamo ridere i campioni. Poi siamo stati a Campione d’Italia e ora finalmente al Casinò di Lugano”.

Siete da anni sulla cresta dell'onda. Quali sono i segreti del vostro successo?

B. “In realtà non c'è un segreto, ma una regola, cioè l’impegno e capire di cosa sia fatto il proprio lavoro. Il nostro lavoro è fatto di idee e quindi è fondamentale avere sempre idee nuove. Il nostro segreto è capire quale sia il segreto”.

P. “Nel mondo dello spettacolo si è sempre sotto esame, gli spettacoli sono ogni volta un esame di maturità in cui ti chiedi tra le altre cose 'avrò la voce?', 'avrò la febbre?', 'mi ricorderò le battute?'”.

Voi avete preso parte a diverse puntate de Quelli che il calcio. Che rapporto avete con questo sport? E vi piace scommetterci?

P. “Io sono più tifoso di Bianchi e fino ai dieci anni ho tifato per la Lazio. Dopo sono diventato romanista per fare piacere a mio padre. Ho scommesso qualche volta sulla vittoria della Roma ma dopo la batosta della Roma che ha perso 7-1 con il Manchester United mi sono adeguato e ho capito che bisogna giocare con moderazione”.

B. “A me del calcio piace l’utilizzo che si può fare dal punto di vista delle metafore, mi piace la metafora calcistica per raccontare i fatti che succedono nel mondo del calcio ma anche in quello del cabaret e dello spettacolo. Sono di Parma, quindi una città che col calcio ha avuto un rapporto conflittuale. Da piccolo ero tifoso delle grandi squadre poi ho perso un po’ la passione”.

Quali sono i vostri prossimi progetti professionali?
B. “Per il futuro vogliamo continuare a vivere di questo lavoro perché è tra i lavori più belli che ci siano, considero il potere di far ridere un superpotere, attraverso la televisione riesci a far ridere persone anche molto lontane, quindi vogliamo fare tutto il possibile per riuscire a farlo. Vista l’età matura ci piacerebbe aprirci al cinema, io personalmente mi sento quasi pronto per il cinema. Ovunque ci sarà da ridere, io ci sarò”.
P. “Il nostro progetto futuro sarà la collaborazione con il Politeama genovese. Abbiamo unito i Cavalli marci con dei giovani comici genovesi. Un altro importante progetto sono gli esami che si concluderanno a per entrare a Colorado, che sicuramente è un obiettivo importante”.

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