Quando Massimo Bagnato, classe 1972, ha iniziato la sua carriera negli anni '90, poco più che maggiorenne, il mondo dello spettacolo si divideva tra televisione di Stato e quella commerciale, e l'accesso a questo settore era molto selettivo e difficile da penetrare. Massimo Bagnato si racconta a Gioco News e con un pizzico di nostalgia guarda al passato, come a qualcosa che non tornerà mai più e che inesorabilmente lascia lo spazio alla rete e ai social network.
Massimo Bagnato, la sua carriera inizia prestissimo, nei primi anni '90, che ci può dire di quel periodo? Come ha mosso i suoi primi passi? “Sì, ho iniziato molto presto. È stato un periodo bellissimo, mi sono messo in gioco e ho fatto sì che la mia passione diventasse il mio lavoro. I miei primi locali dove mi sono esibito sono stati 'Fellini' e 'Talent Scout' di Roma, lì, appunto ho mosso i miei primi passi”.
Come erano la televisione e i programmi di intrattenimento negli anni '90? Può raccontarci qualche aneddoto? “Gli anni '90 sono stati la piena maturazione televisiva, programmi che hanno visto alternarsi la Tv di Stato e quella commerciale. Ricordo quattro grandi conduttori che hanno segnato la televisione: Corrado, Mike Bongiorno, Raimondo Vianello e Pippo Baudo. Io personalmente ho grandissimi ricordi legati ai programmi di Pippo Baudo. La mia prima trasmissione è stata 'Lion Network', un programma d'intrattenimento fortemente innovativo. Non posso sicuramente dimenticare il fenomeno televisivo 'Maurizio Costanzo Show', alla fine degli anni '90: ho avuto la fortuna di calcare quel palco rinomato che ha avuto grandi ospiti e che ancora oggi entra nelle case degli italiani”.
Se potesse dare un consiglio a un giovane che volesse intraprendere la sua stessa carriera, cosa consiglierebbe? “Più che dare un consiglio ai giovani, io stesso chiederei loro un consiglio perché essi stanno dimostrando che con i nuovi mezzi di comunicazione possono amplificare e farsi conoscere da tutto il mondo. Quindi io credo nei giovani e ho massimo rispetto per loro. Per quanto riguarda il mio lavoro, come in ogni campo bisogna sempre credere in quello che si fa. Davanti ad un pubblico più o meno numeroso potete testare le vostre battute. Il lavoro del comico per me però difficilmente si può apprendere e insegnare, bisogna possederlo dentro di sè”.
Secondo lei come è cambiato il mondo dello spettacolo? “Io personalmente ho nostalgia dello spettacolo passato. Ultimamente la Tv è molto cambiata, si sta dando troppo spazio solo a cucina, talent e reality”.
Lei si esibirà il 23 ottobre a Catania nella cornice di Sisal WinCity, che tipo di esperienza porterà al pubblico? “Ho già avuto il piacere di esibirmi nella cornice Sisal Wincity e mi sono molto divertito perché il pubblico è variegato e ci si può confrontare con varie persone. Proporrò i miei cavalli di battaglia e spero di far passare agli spettatori delle serate piacevoli”.
Le è mai capitato di divertirsi con il gioco nei casinò o nelle sale bingo o scommesse? “Sì, mi è capitato anche se non con molta fortuna”.
Quali sono i suoi progetti futuri? Può svelare qualcosa a Gioco News? “Sto preparando uno spettacolo teatrale che spero sia stimolante per me e il mio pubblico. Per quanto riguarda la televisione dovrebbe ripartire Colorado, spero di far parte del cast”.