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Rubina Rovini, da MasterChef a chef di professione : 'L'altra metà del gusto'

14 agosto 2020 - 08:30

Rubina Rovini, ex concorrente di MasterChef Italia e ora chef di professione racconta a Gioco News 'L'altra metà del gusto'. 

Scritto da Cesare Antonini

Lasciare tutto e sconvolgere la propria vita, e quindi anche se stessi, per diventare uno chef. Il sogno di molti, che in questi ultimi anni è diventato realtà per tanti aspiranti cuochi che hanno partecipato, con alterne fortune, a importanti talent show gastronomici.

Fra quelli che "ce l'hanno fatta" c'è Rubina Rovini, concorrente della quinta edizione di MasterChef Italia e finalista di MasterChef All Stars nel 2019, che si racconta a Gioco News.

Come ha scoperto e coltivato la passione per la cucina? "Credo di aver scoperto questo interesse quando ero veramente piccola. Sono cresciuta in una famiglia dove due culture gastronomiche molto forti si fondono (toscana e pugliese), la cucina per noi è sempre stata condivisione, convivialità, comunicazione, vita. Coltivata da autodidatta in giovane età, perché in famiglia sono stata indirizzata verso un altro percorso di studi. A circa trent'anni, da responsabile ufficio titoli di un gruppo bancario, ho mollato tutto per ricominciare a studiare, questa volta cucina".

Quali sono gli chef che più la hanno 'formata' e ispirata, o che continuano a farlo? "Antonino Cannavacciuolo è stato lo chef al quale devo moltissimo. Mi ha dato fiducia accogliendomi nella sua cucina, a Villa Crespi. Lì mi sono fatta le ossa dure, lavorando per la mia prima volta in un ristorante due stelle Michelin". 

Quali sono i piatti che più ama mangiare e cucinare?  "Adoro mangiare e cucinare risotti. Sono una grande appassionata di riso, in cucina ritengo che rappresenti una tela bianca sulla quale si possono colorare delle vere e proprie opere d’arte edibili. 

Definisco la mia cucina 'Smart' perché è molto legata ai dogmi della grande e infinita tradizione italiana, ma con grande attenzione alle esigenze del vivere quotidiano. I miei piatti quindi hanno sapori, materie prime e profumi del ricordo, ma rielaborati e reinterpretati con leggerezza nel trattamento delle materie prime e piccole contaminazioni di altri Paesi".

Che ricordi ha dell'esperienza fatta a MasterChef? E ora, come prosegue questa sua avventura e cosa ha in mente per il prossimo futuro? "Partecipare a MasterChef per due volte è stato bellissimo, anche se in modo molto diverso l’una dall’altra. La prima volta ero intimorita e molto insicura, non avevo mai lavorato in un ristorante né avuto esperienze televisive, è stato tutto travolgente. Nell’edizione All Stars invece sono riuscita a godermi ogni singolo momento dei mesi di registrazione, ogni esperienza con gli chef che ci hanno condotto nel nostro percorso. 

Oggi sono chef e consulente per la ristorazione, sia classica che retail, in Italia e all’estero. Il futuro mi piace immaginarlo 'pulito' non amo pre-fissare degli obiettivi che oggi potrebbero sembrarmi ideali e magari non essere più in linea domani. Navigare a vista a molti crea ansia, a me dà grandi stimoli". 

Nel 2017 ha pubblicato il suo primo libro, ha altri progetti di questo tipo in cantiere? E in Tv, tornerebbe? "Ho un nuovo progetto, 'FaaT', del quale parlo sulle mia pagine social e sul quale ho in programma di pubblicare un nuovo libro. È nato da una grande ossessione che con studi di molti anni si è trasformata in un reale progetto di semiotica del gusto.  Potete vedermi sugli schermi in un programma su Alice Tv -  'La Versione di Rubi' - e sono nel cast di 'La prova del cuoco', da inizio stagione".

La ricetta della Chef

Bolinho de bachalau (polpette di baccalà mantecato con una salsa agropiccante ed erbe da ciantella funesta)

Ingredienti per 4 persone

Per il piatto: 500 g baccalà cotto, 1 kg patate, 1 cipolla bianca, 1 spicchio d’aglio, prezzemolo fresco, 2 tuorli, 1 albume, pepe nero, sale

Per la salsa agropiccante: 3 peperoncini rossi freschi, piccanti, 4 spicchi d’aglio, 60 ml aceto bianco,  

10 g zucchero, 180 ml acqua, 1 cucchiaino raso di sale, 1 cucchiaio di amido di mais, olio di riso, erba cipollina, coriandolo fresco

Procedimento 
Cuocere il baccalà ammollato in acqua bollente, per 10/15 minuti. Scolare e lasciar raffreddare. 
Filtrare l’acqua di cottura del baccalà e utilizzarla per cuocere le patate con la buccia. 
Pelare e passare le patate. In una padella scaldare cipolla e aglio tritati con olio di riso. In una boule mescolare soffritto, baccalà, patate e prezzemolo, unire 2 tuorli e solo se necessario l’albume. Regolare di sale e pepe e aggiungere, solo se necessario, poco pangrattato. Frullare peperoncini, zucchero, aglio, 150 ml di acqua, aceto e sale in un mixer. Mettere sul fuoco e cuocere per 5 minuti. A parte stemperare 30 ml di acqua con la maizena e aggiungere al composto. 
Lasciar raffreddare in un vasetto e conservare in frigo. 
Formare una quenelle oppure delle polpette e friggere in abbondante olio di semi. 
Servire con la salsa agropiccante, erba cipollina e coriandolo. 

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