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Chemin de fer, il re dei giochi d’azzardo

14 settembre 2013 - 06:13

In questa lezione di gioco ci avvicineremo al gioco che è considerato certamente il più prestigioso nel mondo dei Casinò, ci riferiamo allo Chemin de fer.

Scritto da Marco Fiore
Chemin de fer, il re dei giochi d’azzardo

 LA STORIA - Lo Chemin de fer nasce come variante del Baccara (ndr insieme al Baccara à deux tableaux e al Punto Banco), le cui origini, lo ricordiamo, risalgono al XV secolo.

Tra le varianti del Baccara, lo Chemin de fer è sicuramente quello che ha raggiunto maggiore popolarità e diffusione, soprattutto in Europa. In Italia ha rappresentato, da sempre, il punto di arrivo nella carriera di un giocatore per l’eleganza che contraddistingue la gestione della partita, per il prestigio degli avversari da affrontare e, ovviamente, per il livello del gioco che lo ha sempre caratterizzato.

Al Casinò di Saint-Vincent non ha mai osservato orario di chiusura, ma solo di apertura, sono infatti i giocatori presenti al tavolo a decidere quando è giunta al fine della partita. In tempi passati, non era impossibile fare il cosiddetto giro dell’orologio, quindi giocare per 24 ore di seguito. Per i Casinò ha rappresentato sempre il fiore all’occhiello dell’offerta di gioco anche dal punto di vista della professionalità del personale dedicato, oltre che un gioco assolutamente redditizio. Occorre infatti precisare, proprio a titolo di premessa, che la Casa da gioco si limita a gestire la partita, mettendo a disposizione croupier, fiches e carte da gioco, prelevando, in cambio dei suddetti servizi, una percentuale del 5% (cagnotte) sulle sole vincite conseguite dal Banco, quindi dal giocatore che svolge il ruolo di banchiere. La partita vede pertanto opposti i giocatori tra loro, banchiere e punta, qualche volta anche in società tra loro. Altra particolarità del gioco risiede nel fatto che non esiste un massimo per le puntate, almeno non in Italia dove il gioco si è sempre svolto con ritmi e atmosfere certamente uniche rispetto ad ogni altra sede di gioco in Europa.

COME SI GIOCA - Per lo svolgimento della partita, come abbiamo già accennato, servono il tradizionale sabot (ndr contenitore al cui interno vengono sistemati i mazzi di carte in gioco), 6 mazzi di 52 carte, una paletta (ndr utilizzata dal croupier per passare le carte ai giocatori, raccogliere le puntate e distribuire le vincite), un secchiello, altrimenti detta ‘sibilla’ al cui interno vengono depositate la carte giocate. Il croupier è assistito al tavolo da un collega, lo changeur, che dispone di una dotazione di cassa per i vari cambi delle fiches (ndr dai tagli grandi ai più piccoli e/o viceversa). Il gioco è regolato da un centinaio di regole che sono contenute in un apposito opuscolo sempre a disposizione per la consultazione da parte del giocatore.

I PASSAGGI FONDAMENTALI - È molto difficile descrivere tutte le situazioni che si possono presentare durante lo svolgimento della partita, noi ci limiteremo a chiarirne i passaggi fondamentali per permettervi di osservare il comportamento dei giocatori al tavolo, con una competenza di base, comunque sufficiente a rendervi partecipi delle grandi emozioni che si vivono al tavolo. Per vostra informazione ci preme precisarvi che sarà sempre possibile per voi sedervi al tavolo, anche da neofiti. L’unica avvertenza sarà quella di annunciare al croupier che desiderate giocare ‘alla regola’ sarà lui ad accompagnarvi in tutti i passaggi che dovrete affrontare per prendere parte al gioco.

Non ci dilunghiamo oltre e concludiamo segnalandovi che il numero massimo di giocatori che possono prendere parte al gioco al tavolo, è nove, dieci per i cosiddetti grandi tavoli che saltuariamente, in occasione delle Gare, i Casinò mettono a disposizione della clientela. È sempre possibile giocare da ‘fuori’, ma torneremo sull’argomento.

L’AUTORE – Marco Fiore è il direttore commerciale del Casinò di Saint Vincent

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