Fortunato è un pensionato, con moglie e due figli. La sua è una famiglia come tante in Italia ma lui, che ha sempre lavorato giorno e notte per garantire il necessario alla sua famiglia, ha anche sempre sperato in un miracolo. Il suo sogno era avere una casa che potesse ospitare la famiglia con spazi più grandi e con arredi più moderni. Non ha mai smesso di sognare un viaggio che non fosse solo il tragitto per raggiungere i parenti in occasione delle grandi feste. E, così, con pochi euro, solitamente solo 2, ha sempre giocato 3 volte alla settimana al SuperEnalotto. Quanto ai numeri, sono quasi sempre gli stessi. Li ha cambiati solo quando le occasioni belle della sua vita gli hanno suggerito di farlo: la data del matrimonio, della nascita dei figli e la sua, la data della morte della madre e del padre.
Pochi soldi ma sogni e speranze grandissime. E così, anche il 10 di settembre esce al mattino presto per fare le solite commissioni. Passa in ricevitoria, presso il punto vendita Sisal Tabacchi Salerno situato in via Trinacria 128 a Mineo (CT) e gioca 5 euro.
E, come d’abitudine, torna a casa, con la stessa timida speranza che ha un bimbo di trovare sotto l’albero di Natale il gioco desiderato da anni. Poi controlla al Televideo e crede di aver fatto 5. Ricontrolla per centinaia di volte i numeri su internet. Poi la conferma: la vincita è un 5 SuperStar da più di un milione di euro!
Legge attentamente le indicazioni per la riscossione della vincita e fa tesoro delle informazioni legate al titolo al portatore. Più di un milione di euro è una cifra difficile anche da pronunciare, figuriamoci quanto sia difficile credere che sia accreditata sul proprio conto corrente! Si è realizzato il sogno più grande della sua vita, quello che non ha prezzo: poter far felici i propri familiari.
Con i soldi sistemerà i figli e vivrà con serenità la sua pensione e, ancora, insieme ai figli, farà beneficienza, perché i soldi possano servire a far stare meglio chi ha bisogno.
Dice che continuerà a giocare, ma questa volta con numeri nuovi perché Fortunato, seppur affaticato dagli anni, si sente ora all’alba di una nuova vita.