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La mimosa, la 'Fornarina' e il gioco del Lotto

05 marzo 2016 - 10:34

Il Lotto e la rassegna il gioco dell'Arte a pochi giorni dalla giornata internazionale della donna.

Scritto da Redazione
La mimosa, la 'Fornarina' e il gioco del Lotto

Mancano pochi giorni alla  “Giornata Internazionale della donna” per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922, dove si svolge ancora oggi.

Secondo fonti che si sono però dimostrate false l'8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911, l'incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini, in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica). Altre versioni citavano la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857, mentre altre ancora riferivano di scioperi o incidenti avvenuti a Chicago, a Boston o a New York. Sta di fatto che ancora oggi le donne sono vittime di soprusi e violenze in molte parti del mondo. Molte di queste donne hanno dato vita a movimenti, associazioni, hanno ancora una volta dimostrato di essere forti e di non lasciarsi scoraggiare. La violenza alle donne è alla radice dei rapporti tra femminile e maschile. E’ un humus divenuto vestito intimo e mantello che attraversa e avvolge politiche, saperi, istituzioni, economie.. Nel 1946, l’U.D.I. (Unione Donne Italiane) cercava un fiore che potesse celebrare la prima Festa della donna del dopoguerra. La scelta fu quasi obbligata: la mimosa è una delle poche piante a essere già fiorita all’inizio di marzo. Ma per ricordare questa splendida Giornata Internazionale della Donna, per questo 8 marzo 2016 oltre al fiore che la festeggia, vogliamo rifarci all’arte e all’immagine dipinta da Raphael Urbinas, Raffaello da Urbino, della Fornarina, Margherita Luti, figlia di Francesco, fornaio, ecco il perché del nome Fornarina, che viveva nel quartiere romano di Trastevere, a via di Santa Dorotea 19. Dalla finestra di casa si sarebbe affacciata ed avrebbe incontrato lo sguardo di un giovanissimo Raffaello, costui l’amò fin dal primo incontro seppur così fugace… Il quadro, acquistato dai Barberini, fu trasferito negli anni Settanta alla Galleria Borghese, per poi fare ritorno nelle sale di Palazzo Barberini. Qui si può ammirare ancora oggi, gioiello nel gioiello della Roma barocca. Il palazzo, che ospita la Galleria Nazionale di Arte antica, è tornato al suo splendore grazie ai restauri finanziati dal gioco del Lotto. Nell’ambito del restauro realizzato con i fondi del Lotto sono state recuperate sei sale per primo piano, il piano terra, quindici sale del piano nobile, dieci sale del secondo piano, le facciate laterali e posteriori. Sempre a Palazzo Barberini si svolge Il gioco serio dell’arte, la rassegna di arte, cinema e letteratura.

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