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Pistoia, gioco protagonista al festival 'Dialoghi sull’uomo'

27 maggio 2016 - 09:06

Dal 27 al 29 maggio a Pistoia va in scena il festival 'Dialoghi sull’uomo', con un'edizione dedicata alle molteplici sfaccettature del gioco.

Scritto da Redazione
Pistoia, gioco protagonista al festival 'Dialoghi sull’uomo'


E' il gioco, in tutti i suoi volti, il protagonista di 'Dialoghi sull’uomo', festival di antropologia del contemporaneo in calendario a Pistoia da venerdì 27 a domenica 29 maggio con 25 appuntamenti fra incontri, spettacoli, letture, proiezioni di film, giochi culturali.

 

'L’umanità in gioco. Società, culture e giochi' è il tema della settima edizione dei Dialoghi, nella quale antropologi, filosofi, scrittori, sociologi, scienziati, psicanalisti e sportivi riflettono su regole e disciplina, piacere e felicità, logica, azzardo, avventura e rischio, simulazione e strategia, apprendimento ed evoluzione.

 

GLI INCONTRI - Apre il festival la lezione 'Mettersi in gioco' del filosofo Pier Aldo Rovatti, che ha dedicato un costante interesse e studio a questo tema. Il gioco non è solo competizione, benché oggi si viva in una società dominata dalla competitività, anzi, dovrebbe essere un’esperienza di attenuazione dell’egoismo individualistico e della pretesa di possedere la verità, poiché non c’è vero gioco che non comporti la capacità di mettere in discussione la propria soggettività. Come è cambiato il modo di giocare in TV negli ultimi sessant’anni e cosa è cambiato nel coinvolgimento dei telespettatori? Un pezzo di storia della televisione, dal telequiz al game-show, con l’autore televisivo e paroliere Davide Tortorella, che ha ideato rompicapi e quiz per Mike Bongiorno, Paolo Bonolis, Gerry Scotti e molti altri. Lo scrittore Alessandro Piperno si confronta con la produzione letteraria di Vladimir Nabokov, nella quale il legame tra gioco e illusione è talmente stretto da essere proverbiale. L’antropologo francese Christian Bromberger, studioso del calcio e delle competizioni sportive, legge il gioco del pallone come metafora che incarna i valori che plasmano la nostra epoca: per giungere al successo, sul campo come nella vita, occorre infatti conciliare meriti individuali, solidarietà collettiva, fortuna, un minimo di furfanteria e il favore della giustizia, quella dell’arbitro.Perché si dice 'giocare in borsa'? L’antropologo Marco Aime riflette sulle sorprendenti analogie tra il mondo della finanza, il gioco e le credenze sulla stregoneria. Il gioco, considerato da Umberto Eco uno dei cinque bisogni fondamentali dell’uomo, è ormai penetrato nei nostri strumenti di lavoro e uso quotidiano, come computer e smartphone. La psicologa Anna Oliverio Ferraris spiega quanto sia importante il gioco durante l’infanzia: stimola il metabolismo e la crescita della corteccia cerebrale, permette di acquisire abilità fisiche e sociali come gestire la paura ed esercitare l’autocontrollo, rappresenta una forma di terapia naturale per non perdere la fiducia in se stessi di fronte alle normali difficoltà della vita. Arte e gioco sono in dialogo da sempre. La storica dell’arte Antonella Sbrilli propone un percorso fra passato e presente che prende avvio dalla serie di opere 'Medici Slot-machine' dell’artista statunitense Joseph Cornell: piccole scatole azionabili che accostano due mondi, la Firenze medicea e le macchinette delle sale da gioco americane.
 
VIDEOGIOCHI E SPORT - 'Il gioco nell’infosfera: il dominio dei videogiochi' è il titolo dell’incontro con l’esperto di innovazione Luca De Biase, il quale sottolinea le caratteristiche più interessanti dei videogiochi: le regole sono spesso ciò che va scoperto per proseguire e vincere nel gioco; la commistione tra autorialità delle storie e il protagonismo dell’utente; il confine mobile tra il gioco 'volontario' e la realtà 'obbligatoria'. L’antropologo Adriano Favole approfondisce il rapporto fra gioco, libertà e creatività culturale: attraverso i giochi l’essere umano sperimenta situazioni inedite e mette alla prova i legami sociali. Ma cosa succede quando i giochi viaggiano? Oggi infatti giochi e sport hanno una vocazione globale e subiscono trasformazioni e cambiamenti quando sono fatti propri da società diverse e lontane tra loro. Gli sport, e in particolare il calcio, rappresentano una straordinaria occasione di educazione, fratellanza e conoscenza. L’ex calciatore e campione del mondo Marco Tardelli dialoga con l’antropologo dello sport Bruno Barba e la figlia Sara Tardelli, autrice televisiva, su come lo sport possa essere palestra di umiltà e di bellezza, esercizio di umanità e di crescita culturale, anche se talvolta una misteriosa volontà di autodistruzione ce ne mostra la parte peggiore: la violenza, il razzismo, il business.

GLI SPETTACOLI - L’attore, autore e regista Gioele Dix legge la 'Novella degli scacchi' di Stefan Zweig, capolavoro che ruota su una decisiva e mortale partita a scacchi, dove la scacchiera diventa il campo di battaglia in cui le storie individuali si intrecciano alla storia collettiva (venerdì 27, teatro Manzoni).
Uno o centomila? L’artista Arturo Brachetti, il più veloce trasformista del mondo secondo il Guinness Book of Records, si racconta in una serata spettacolare, fatta di illusioni e viaggi fantastici: un dialogo a tu per tu con il pubblico in cui emerge la sua capacità di trasformarsi in molteplici personaggi indossandone non solo il vestito, ma soprattutto l’anima (sabato 28, teatro Manzoni). Tre i film in programma, a cura del critico Ranieri Polese, al teatro Bolognini: 'Il grande peccatore', del 1949, diretto da Robert Siodmak, che analizza magistralmente i meccanismi del vizio del gioco d’azzardo (venerdì 27); 'La decima vittima', diretto nel 1965 da Elio Petri, che ha anticipato la visione del gioco come tema di emancipazione sociale propria dei film di fantascienza e dei reality show (sabato 28); 'Lo spaccone', del 1961, regia di Robert Rossen, un capolavoro della storia del cinema americano, in cui Paul Newman interpreta il giocatore di biliardo 'Eddie lo svelto' (domenica 29).
 
LA MOSTRA E I GIOCHI - Il festival Pistoia – Dialoghi sull’uomo omaggia il grande maestro della fotografia Ferdinando Scianna con la mostra fotografica personale 'In gioco', ispirata al tema della manifestazione: dal 27 maggio al 3 luglio nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale di Pistoia (ingresso libero). Domenica 29 maggio, alle 10.30, partenza da Palazzo Pretorio, in Piazza Duomo, per 'Il gioco di Pistoia. Caccia ai tesori nascosti nella città': una vera e propria caccia al tesoro, ideata per il festival, che permette ai concorrenti di esplorare cinque luoghi del centro storico di Pistoia, alla ricerca delle risposte necessarie per vincere (Durata: 90 minuti max – dai 16 anni in su – a cura di Artemisia Associazione Culturale). Sempre domenica, alle 16.30, in Piazza della Sapienza, è la volta del cruciverba ideato per i Dialoghi da Stefano Bartezzaghi, che sfida Davide Tortorella a risolverlo insieme al pubblico: un cruciverba che parla di giochi.

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