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Perle dell'opera, grande lirica protagonista al Casinò Campione

27 marzo 2017 - 11:37

Al Casinò Campione d'Italia il gran galà della lirica: protagoniste le grandi arie l'opera.

Scritto da Redazione

Gala della musica lirica, sabato 1° aprile, al Casinò Campione d’Italia dove il programma del recital “Perle dell’opera” spazia nel repertorio più ortodosso tramite le voci del soprano Anna Pirozzi e del tenore Ottavio Palmieri, che saranno accompagnati dal pianista Giovanni Brollo. Una consonanza ben nota al pubblico del Salone delle feste della casa da gioco campionese dove i concerti di musica lirica sono divenuti parte integrante della programmazione tra cultura e intrattenimento.

Per l’occasione Anna Pirozzi e Ottavio Palmieri si alterneranno (il soprano interpreterà di Giacomo Puccini “O mio babbino caro” da “Gianni Schicchi” del “Trittico” e “In quelle trine morbide” da “Manon Lescaut”, nonché “Io son l'umile ancella” da “Adriana Lecouvreur” di Francesco Cilea; al tenore sono riservati “L'alba separa dalla luce l’ombra” di Francesco Paolo Tosti, “Il lamento di Federico” da “L'Arlesiana" di Cilea, “Addio alla mamma” da “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, “Tu che m’hai preso il cuor” da “Il paese del sorriso” di Franz Lehár e “Nessun dorma da Turandot" di Puccini), mentre in duetto Pirozzi e Palmieri canteranno due motivi pucciniani, “Mario! Mario! Mario!…” (da “Tosca”) e “O soave fanciulla” (da “La bohème”), nonché il brindisi della ”Traviata” di Giuseppe Verdi. Un’offerta quanto mai coinvolgente per un pubblico che apprezzerà le qualità spiccate di soprano drammatico di Anna Pirozzi, che tra l’altro nel 20128 tornerà alla Scala, e ritroverà il temperamento di Ottavio Palmieri, direttore del Festival Ruggero Leoncavallo che da Brissago ora giunge in Giappone, in un gala - cena alle ore 20 - di piatti forti della lirica, espressione di un repertorio che gli interpreti padroneggiano in perfetta sintonia con il maestro Brollo. Al Casinò di Campione d’Italia si rinnova, in somma, un appuntamento che può ben dirsi classico. 
 

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