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Barnier: "Al via studio della commissione Ue su frode sportiva nei vari stati, si punta a migliorare la cooperazione"

10 febbraio 2012 - 11:56

La Commissione europea è consapevole del fatto che alcuni Stati membri hanno definito nelle rispettive legislazioni le partite truccate come reato e hanno stabilito sanzioni specifiche per questo crimine. Tuttavia, non esiste una legislazione a livello Ue che stabilisca norme minime relative alla definizione e all'applicazione di sanzioni contro le partite truccate. Questo quanto sottolinea il commissario al mercato Interno della Commissione Ue, Michel Barnier, rispondendo all'interrogazione dei deputati Dimitar Stoyanov (NI) e Slavi Binev (NI) sulla corruzione nello sport.

Scritto da Sm

"Prima di spostarci verso l'armonizzazione delle definizioni e delle sanzioni per le partite truccate come un reato penale, c'è necessità di ulteriori analisi sulla legislazione e sulle prassi esistenti a livello nazionale. A tal fine, la Commissione ha avviato uno studio su come la frode sportiva, e in particolare le partite truccate, è considerata dalle leggi nazionali degli Stati membri. I risultati di questo studio, che dovrebbero essere messi a disposizione nel primo trimestre del 2012, sosterranno ulteriori valutazioni della Commissione sulle possibili alternative per la politica e / o azioni legislative in questo campo. Uno degli obiettivi principali della consultazione sul Libro verde sul gioco d'azzardo online è stato quello di esaminare l'impatto dell'aumento della fornitura di servizi online di gioco d'azzardo sulla coesistenza di diversi modelli nazionali di regolamentazione. L'accertamento preliminare a questo riguardo è che ci siano prove minime dell'efficacia delle misure adottate unilateralmente dagli Stati membri di bloccare l'offerta non autorizzata. Dato il notevole volume di offerte illegali proveniente da paesi terzi, una forte cooperazione deve essere instillata tra gli Stati membri in quanto sono i consumatori europei che si trovano alla fine a essere 'perdenti'. L'obiettivo di fondo della politica immediata della Commissione dovrebbe essere quello di aiutare gli Stati membri a combattere le offerte illegali e proteggere meglio i consumatori. A tal fine, la Commissione intende proporre soluzioni adeguate per migliorare la cooperazione fra le autorità pubbliche, compresi gli organismi di controllo, nella lotta contro gli operatori illegali", conclude.

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