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Champions League tutta da scommettere con le quote Sisal su Juve, Milan e Napoli

30 settembre 2013 - 10:09

Una gara, in casa, relativamente semplice e due trasferte a dir poco insidiose. Si presenta così lo scenario delle tre compagini italiane impegnate in Champions League. Juventus da favoritissima, Milan che sembra potersela giocare e Napoli ad inseguire. Questi i dati secondo gli esperti Sisal Matchpoint per le gare di martedì e mercoledì.

Scritto da Gt
Champions League tutta da scommettere con le quote Sisal su Juve, Milan e Napoli

Dopo aver steccato la gara d’esordio, i bianconeri sono chiamati ad un pronto riscatto contro il Galatasaray che potrebbe avere in panchina nientemeno che Roberto Mancini. Il Mancio però avrebbe bisogno di tempo per risollevare la compagine turca ed infatti la vittoria di Tevez e compagni è data a 1,25 rispetto all’11,00 con la quale è quotata la banda di Drogba e Sneijder. Decisamente alta anche la quota per la divisione della posta data a 5,50.

 

Impegno delicato per il Milan che fa vola all’Amsterdam Arena contro un Ajax desideroso di rifarsi dopo il tracollo del Camp Nou. I rossoneri vivono un momento delicato in campionato ma spesso l’Europa è stata per loro fonte di gioia. Così contro i Lancieri gli uomini di Allegri partono con i favori del pronostico seppur di poco: 2,30 la vittoria dei rossoneri contro il 3,00 dei padroni di casa. Il pareggio, assolutamente da non disdegnare in chiave qualificazione, è bancato a 3,30.

 

La sfida più bella, ed affascinante, andrà in scena all’Emirates Stadium dove si troveranno di fronte Arsenal e Napoli. La compagine di Wenger sembra esser tornata la macchina infernale di qualche anno fa e sta dominando la Premier. La vittoria per i Gunners, sulla lavagna Matchpoint, è bancata a 2,00. I partenopei però vogliono dar seguito al trionfo contro il Dortmund e si giocheranno tutte le loro carte: sbancare lo stadio londinese non sarà semplice tanto che una loro vittoria è data a 3,50. Stessa quota anche per la divisione della posta, risultato che non è nelle corde né di Wenger né di Rafa Benitez.

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