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Uk, divampa la guerra su Sport the Ball: partita da 123 milioni di euro

06 giugno 2016 - 15:05

Il fisco di Sua Maestà non molla la presa e si rifiuta di restituire all'operatore Sportech 123 milioni di euro di Iva.

Scritto da Anna Maria Rengo
Uk, divampa la guerra su Sport the Ball: partita da 123 milioni di euro

È guerra a suon di ricorsi, in Gran Bretagna, tra l'operatore di gioco Sportech e l'agenzia del fisco di Sua Maestà, l'Her Majesty’s Revenue and Customs (Hmrc), che si rifiuta di rimborsare quei 123 milioni di euro di Iva pagati in eccesso dal bookmaker tra il 1970 e il 1996. Al punto che l'Hmrc si è rivolta addirittura alla Corte Suprema contro il giudizio unanime della corte di appello che le aveva dato torto, sancendo dunque che deve pagare l'ingente somma. Sportech ha finora vinto i due precendenti gradi di giudizio, l'ultimo il 4 maggio, e ora ha tempo fino al 13 giugno per opporsi alla presentazione del ricorso. Nel mirino legale, lo storico concorso Spot the Ball gestito da Sporttech, consistente in una foto tratta da una partita di calcio dal quale è stato rimosso il protagonista, ossia il pallone. I gocatori devono indicare dov'è la sua esatta posizione. Nel periodo di massimo splendore, risalente al periodo oggetto di querelle sull'Iva, aveva oltre 3 milioni di giocatori, mentre ora è stato soppiantato dalla National Lottery ed è un gioco abbastanza residuale.

UNA STORIA A SUON DI CARTE BOLLATE – Lo scorso 24 maggio è stato annunciato che la Corte d'appello aveva rifiutato il permesso di Her Majesty's Revenue & Customs di fare appello alla Corte Suprema contro la decisione unanime della corte d'appello a favore di Sportech.
La richiesta, che è stata presentata la prima volta nel 2009, è stata sentita dal First-tier Tribunal's Tax Chamber (Ftt) a ottobre 2012. A marzo 2013 è stato annunciato che l'Ftt si era pronunciata a favore di Sportech. Dopo il rifiuto di Ftt di una ulteriore richiesta di Hmrc di fare appello al tribunale superiore (Tax e Chancery Chamber ( Ut), Hmrc ha quindi fatto richiesta direttamente all'Ut che ha concesso tale autorizzazione. La richiesta è stata sentita dalla Ut in aprile e maggio del 2014 ed è stato annunciato a settembre che l'Ut si era pronunciata a favore di Hmrc. A gennaio 2015 Sportech ha annunciato che gli era stato concesso il diritto di ricorrere alla Corte d'Appello. L'udienza ha avuto luogo l'8 aprile 2016, a seguito della quale il 4 maggio i giudici della corte d'appello si sono pronunciati all'unanimità a favore di Sportech. Il 13 maggio 2016 Hmrc ha chiesto il permesso alla Corte d'appello di rivolgersi alla Corte Suprema, che è stato rifiutato.

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