Scommesse sospette in aumento, con 292 alert sulle partite di tennis, con una crescita del 18 percento rispetto al 2015, anno in cui i casi sotto osservazione sono stati 246. Questo il cuore del report pubblicato dalla Tennis Integrity Unit, organizzazione che vigila sull'integrità del tennis professionale.
Secondo quanto evidenziato dal rapporto, la stragrande maggioranza delle scommesse sospette interessa i tornei minori, con soli 8 casi riguardanti le partite del Grande slam o dei circuiti Awp e Wta.
La Tennis Integrity Unit, istituita nel 2008, è finita sotto i riflettori 12 mesi fa dopo un'indagine della Bbc e di Buzzfeed che hanno accusato l'organismo di non aver tenuto conto delle segnalazioni di partite truccate diffuse nello sport.
Nel 2016, nove giocatori e funzionari sono stati condannati e sanzionati come risultato di indagini Tiu, con cinque casi di divieto a vita dallo sport, mentre nel 2015 i procedimenti penali sono stati solo sei.
"Durante l'anno, le informazioni ricevute dai partner nel settore delle scommesse hanno confermato un crescente numero di partite ai livelli più bassi del gioco professionale oggetto di modelli di scommesse anomale o sospette. Anche se questo non prova definitivamente la corruzione, è un'indice che in ogni caso deve essere esaminato dal Tiu", afferma il presidente del Consiglio della Tennis Integrity, Philip Brook.
Dopo le accuse mosse nel 2016, è stato istituito un gruppo indipendente di revisione indipendente per valutare il livello di corruzione nel tennis e l'efficacia dell'approccio della Tiu per debellarlo. Per questa primavera è prevista una relazione intermedia con l'impegno della Tiu ad attuare e finanziare tutte le raccomandazioni contenute nella relazione finale.
Al'ordine del giorno, probabilmente, ci saranno anche i finanziamenti dell'ente, dato il bilancio del Tiu 2016 era pari a soli 2,4 milioni di dollari, dopo che lo stanziamento di inizio anno ne prevedeva 1.9 milioni. Questo numero è destinato a salire a 3.23 milioni di dollari nel 2017, ma appare ancora basso rispetto alle cifre disponibili per combattere lo stesso fenomeno in altri sport. Considerando, ad esempio, che i due vincitori del prossimo Australian Open, che comincia il 16 gennaio, guadagneranno 3,7 milioni ciascuno.
Come se non bastasse, la somma di 200mila dollari che l'anno scorso è stata prevista per la formazione anti-corruzione è pari al premio che riceverà ogni giocatore che si classificherà per gli ottavi di finale del torneo.