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Game Developers Conference: a San Francisco il futuro dei videogiochi e c'è anche l'Italia

05 maggio 2015 - 08:43

La Game Developers Conference di San Francisco è entrata nel vivo. La kermesse sul mondo dei videogiochi, in programma nella città americana dal 2 al 6 maggio, attira oltre 24.000 partecipanti, ed è il forum principale in cui programmatori, artisti, produttori, game designer, professionisti audio e altre professionalità del settore si incontrano e si confrontano sulle ultime novità nello sviluppo di giochi interattivi.

Scritto da Michela Carboni
Game Developers Conference: a San Francisco il futuro dei videogiochi e c'è anche l'Italia

Più di 400 conferenze, pannelli, tutorial e tavole rotonde sono offerti su una vasta gamma di argomenti relativi allo sviluppo dei videogame e vengono tenuti da esperti del settore. Inoltre, la manifestazione mette in mostra tutti i più importanti strumenti di sviluppo di gioco, piattaforme e servizi di assistenza per guidare il settore. La conferenza offre inoltre per il diciassettesimo anno l’Independent Games Festival, il più lungo e più grande festival in materia di giochi indipendenti in tutto il mondo, dove i giochi originali competono per avere l’attenzione della comunità degli editori. Inoltre si terrà la quindicesima edizione del Developers Choice Awards, i riconoscimenti più importanti nel settore dei giochi digitali.

DALL’ITALIA UN VIDEOGIOCO SULLE SOMMOSSE - Le lotte e gli scontri raccontati attraverso un videogame. È quanto si propone di fare il videogioco Riot, che uscirà dopo l’estate, pensato dall’italiano Leonard Menchiari. Si tratta di un simulatore basato su eventi reali di sommosse. E tra i quattro scenari pensati c’è anche il cantiere Tav in Valle di Susa con scontri, cariche e lacrimogeni. Riot è stato creato come un modo per esprimere e raccontare le storie di queste lotte. Il giocatore può scegliere di essere un poliziotto o un rivoltoso. Il gioco sarà rilasciato per Pc, Mac, Linux, iOS, Android e Ouya. I produttori sono interessati a portare il gioco sulla maggior parte delle piattaforme possibili. Riot è fatto di due generi di gioco. Se il giocatore sceglie di essere un contestatore si troverà di fronte a un gioco strategico, ma soprattutto di reazione alle situazioni che accadono intorno a lui, con un ritmo decisamente veloce. Ci sarà poco tempo per la pianificazione e sarà per lo più un gioco di risposta. Ciò non significa che la componente strategia è tagliata fuori, ma solo che il tempo di risposta sarà breve. Il secondo genere di gioco appartiene ai poliziotti. Il gioco diventa più simile a un gioco di strategia. È maggiormente organizzato, gli ordini vengono inviati attraverso un'interfaccia utente effettiva ‘button-y’ (invece dei gesti utilizzati per la rioter), e il gioco è più focalizzato sulla pianificazione anziché su risposte veloci.

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