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Dai videogiochi al mobile, ecco i secondi trent’anni di Konami

23 maggio 2015 - 10:51

Konami punta sui dispositivi mobili. Lo ha annunciato il Ceo della software house Hideki Hayakawa, annunciando la svolta dopo trent’anni e passa di onorata storia, soprattutto specie ai due brand più celebri, Metal Gear e Pes.

Scritto da Gt
Dai videogiochi al mobile, ecco i secondi trent’anni di Konami

 

La produzione Konami è iniziata alla fine degli anni ’70, ma è solo all’inizio degli anni ’80 che la società si fa conoscere dal grande pubblico, lanciando nelle sale giochi titoli come Frogger, Scramble e Amidar, e poi con titoli come Mikie, Circus Charlie e Hyper Sports (1984), Gradius, Shao-Lin’s Road, Yie Ar Kung Fu e Rush’n Attack/Green Beret (1985)Salamander e Wec Le Mans (1986) e Contra nel 1987. Da allora Konami continua a presidiare le sale giochi con titoli popolari (si pensi ai clamorosi successi su licenza Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time e The Simpsons) e interessanti shooter e picchiaduro, anche se a ben vedere i ’90 sono meno memorabili del decennio precedente. Come per molte softco nipponiche il 1994, anno di uscita di Playstation e Saturn, segna un po’ il punto di non ritorno per le produzioni da sala, che in casa Konami proseguono per gli anni a venire con clonazioni di Beatmania.

Tra gli altri titoli di maggior successo, mentre la tecnologia avanzava, gli ottimi Super Castlevania IV, Legend of the Mystical Ninja, Super Castlevania IV, Batman Returns (una delle migliori licenza mai realizzate), Parodius Da!, Pop’n Twinbee e i titoli della serie Tiny Toons. Che ora Konami decida di passare al mobile e di abbandonare i videogiochi ‘classici’ è da molti considerata una grave perdita. E speriamo che sul campo non cadano altri nomi celebri.

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