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Milano, i videogiochi entrano nelle biblioteche

03 marzo 2016 - 17:26

Novità culturali e all'insegna del gioco a Milano: in biblioteca nasce la Gaming Zone.

Scritto da Redazione
Milano, i videogiochi entrano nelle biblioteche

Postazioni per videogame nelle biblioteche Valvassori Peroni e Cassina Anna, prestito di lettori di ebook alla Sormani, scaffali virtuali di libri digitali da scaricare nei mezzanini della metropolitana. Queste sono le novità presentate oggi dall'assessore alla Cultura Filippo Del Corno introdotte dal Sistema Bibliotecario Milanese.
Inoltre, sono state presentate le iniziative organizzate dal 10 al 13 marzo per festeggiare i 60 anni di permanenza della biblioteca Sormani presso Palazzo Dugnani.
“Nel nostro paese misuriamo in modo sempre più concreto i rischi sociali del 'digital divide' - ha affermato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno - . Anche per questo motivo le biblioteche milanesi sono impegnate ad vvicinare i cittadini al mondo tecnologico, favorendo e stimolando la lettura in modo libero e gratuito. Il Sistema Bibliotecario Milanese sta attivando nuovi servizi multimediali e interattivi per attrarre nuovi pubblici, giovani ma non solo, verso il mondo dei libri, anche sperimentando nuove strade, come per esempio quello dei videogame. Spesso dietro alla nascita di un videogioco c’è una storia, un libro che l’ha ispirato. Se un ragazzo si appassiona a un gioco può accadere che sorga in lui la curiosità di leggere la storia da cui è nato. Per questo motivo abbiamo ritenuto importante creare in due biblioteche, Valvassori Peroni e Cassina Anna, le Gaming Zone, dove non solo si potrà giocare e prendere in prestito videogame, ma dove sarà promosso tra i giovani il ‘conscius game’, il gioco consapevole. Inoltre, - ha spiegato l'assessore - un'altra novità è 'Milano da leggere": nei mezzanini della metropolitana saranno appesi scaffali virtuali per scaricare eBook, una selezioni di libri dedicati alla nostra città da leggere sullo smartphone mentre si viaggia".
“Far entrare i videogiochi nelle biblioteche è una scelta molto interessante ed importante – ha spiegato Emanuele Cabrini, direttore di GameSearch - perché le Gaming Zone sono un luogo di condivisione e confronto, attrezzate come un salotto di casa, con consolle Play Station e poltrone, in cui si creano occasioni di confronto tra i ragazzi per promuovere il ‘conscius game’, il gioco consapevole.
Inoltre, in occasione dell’inaugurazione della Gaming Zone in Valvassori Peroni sabato 5 marzo sarà allestita anche una mostra di opere di Game Art dedicato a Pac Man, realizzata da Game Arte Gallery, un altro modo per avvicinare i giovani all’arte e alla cultura.
Giocare ai videogiochi per in ragazzi è anche un modo per entrare in contatto con il loro sé interiore, per mettersi alla prova ed evolversi come essere umani. E poi, come si dice, “da cosa nasce cosa”: appassionarsi ad un videogioco può far nascere il desiderio di approfondire la storia o il tema a cui quel gioco si ispira”.
In un mondo in cui videogiocare è divenuto parte del nostro quotidiano, integrare i videogame tra le proprie collezioni e i propri servizi è per la biblioteca un segno di attenzione alle esigenze del pubblico e ai nuovi media. È anche un impegno a favore di una dimensione consapevole del gioco: il videogaming è proposto in un contesto protetto e controllato, in stretto collegamento con altri media e a partire da opere che uniscono l’intrattenimento a contenuti di qualità.

Il nuovo servizio, realizzato con la consulenza di GameSearch.it, si inaugura sabato 5 marzo, alle ore 15.30, nello spazio adolescenti della Biblioteca Valvassori Peroni e mercoledì 9 aprile, alle ore 15, presso Cassina Anna. Due pomeriggi alla settimana sono riservati al gioco in sede, tutti i giorni sarà possibile prendere in prestito videogame, consultare libri, fumetti e riviste dedicati al genere. Ai nostalgici di tutte le età è dedicata un’area di retrogaming con i vecchi giochi per console e i grandi classici degli anni ‘70-’80-’90.

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