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Tutta l'evoluzione dei videogiochi (tutti giocabili) al Game On 2.0 di Roma

07 marzo 2017 - 08:54

Mostra, museo o esposizione? Game On 2.0 a Roma permette di giocare a tutti i videogiochi della storia di questo settore. 

Scritto da Cesare Antonini

Un museo o una sala giochi? Forse una mostra ma giocabile e funzionante al 100 per cento. E' Game On 2.0 ed è l'esposizione della storia dei videogiochi con una novità davvero rivoluzionaria rispetto alle precedenti esperienze: si può giocare davvero a tutto e non solo leggere informazioni e ammirare vecchi Commodore64 o Nintendo o Sega MegaDrive. In effetti, come segnalano da BadGames, "non si può capire nulla dei videogiochi, della loro storia, dei loro meriti, delle loro innovazioni e dei cambiamenti che hanno portato nel loro settore e nella società, se non li si gioca".
Game On 2.0, la mostra britannica realizzata dal Barbica Center è stata inaugurata a Roma (Spazio Tirso in via Tirso 14) il 3 marzo e proseguirà fino al 6 giugno, con la collaborazione del museo romano dei videogame Vigamus, e mette a disposizione di tutti i suoi avventori almeno 100 videogame da giocare nelle loro console originali ma soprattutto nei loro cabinati originali. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 22 e il consiglio è di andarci in orari poco convenzionali per poter provare tutto senza code, con calma e senza limiti. Perché è un’occasione unica che sarebbe molto ingenuo perdere.

 
Game On è infatti uno showcase di “sistemi di gioco” domestici e non. Si va da Pong (con i controlli a rotella originali!) fino a Nintendo Switch. Ma se le console domestiche sono ben note agli appassionati e costituiscono più che altro un dolce ricordo, sono i cabinati da sala giochi a costituire la vera scoperta. Tutti ne abbiamo giocati, nessuno li ha giocati tutti di tutte le fogge e tipologie. Ma al Game On è possibile recuperare. Scartando qualsiasi banalità Game On mette in mostra gli scatoloni di plastica più peculiari per ogni gioco, non quelli adattati o generici, ma quelli pensati proprio per quel gioco là. Dai classici con sei pulsanti per Street Fighter II a quelli con manubrio da astronave per il primo videogame di Guerre Stellari con grafica vettoriale, dai pulsantoni di Track & Field al volante di Daytona USA. Rotelle, asticelle, blocchi, volanti e poi ancora simulatori, Realtà Virtuale di ieri e oggi. Ogni innovazione, stranezza o prodotto originale c’è.

Di sicuro un tuffo nel passato per i videogamers più 'anziani', un viaggio indispensabile per capire l'evoluzione dei giochi per i giovanissimi abituati a mezzi pazzeschi e vicinissimi ormai alla realtà virtuale.
Come funzionava il videogame di Tron? Quanto erano giocabili i classici Space Invaders nel loro cabinato originale? Come funzionava Virtua Fighter 2 rispetto a Street Fighter II, quanto pesavano, come erano al tatto? A Roma tutte le curiosità e i misteri dell'evoluzione di questo ramo del gaming saranno svelati.

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