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Covid-19 e Fase 2: il futuro dell'Amusement è a rischio

12 maggio 2020 - 10:27

La vita dei locali di intrattenimento non sarà facile, nel periodo post-pandemia, come evidenzia la rivista di lifestyle canadese-americana Replay.  

Scritto da Vincenzo Giacometti

 

In un articolo pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista americana Replay, la giornalista Bettina Makalintal si pone la domanda che si stanno chiedendo un po' tutti all'interno del settore dell'intrattenimento. Ovvero: "Quando riapriranno i locali, le persone vorranno ancora giocare in pubblico?". Suggerendo che non tutti i locali sopravviveranno nell'era post-pandemia, mentre altri troveranno il modo di resistere. Nell'articolo viene illustrato l'esmepio della catena Barcade degli Stati Uniti: una serie di locali per adulti con somministrazione di alcolici unita a un'offerta di videogiochi e flipper, costretta a trasferire il 90 percento del personale e a ridurre le proprie attività agli ordini online, per offrire operazioni da asporto, alla ricerca di una forma di sopravvivenza durante il lockdown.
"Non sono molti affari", spiega Paul Kermizian di Barcade, "ma sta riportando al lavoro alcuni dei nostri dipendenti". Ed è già qualcosa. Kermizian ha però aggiunto che “I giochi sono in realtà una parte importante delle nostre entrate. Devo quindi vedere quale sarà il clima - se le persone vorranno entrare e interagire fisicamente con i videogiochi e i flipper". Questo, dunque, è il dilemma.

CIBO E GIOCHI DA ASPORTO - Button Mash, una sala giochi di Los Angeles, ha chiuso i battenti poco prima del blocco. Ora è aperta per fornire pasti da asporto. Il comproprietario Gabe Fowlkes affermato che, a meno che un'azienda non abbia già precedentemente previsto un modello di consegna a dimicilio, i numeri non possono girare. E il rischio è che tale modalità di lavoro rimarrà inalterata anche dopo, se le attività come la sua fossero mantenute al 25 o al 50 percento della capacità, come potrebbe accadere al termine del lockdown.

Un'altra attività curiosa degli Stati Uniti è quella di Quarter World, che affitta flipper e videogiochi a case private, è andata avanti grazie alla copertura della stampa che ha illustraro il suo modello di business modificato nella consegna a domicilio.
Patty Barber, direttore generale del Silverball Museum Arcade nel New Jersey, è positivo per il futuro dei locali di intrattenimento: "Penso – come tutti i proprietari - che in tempi di crisi economica e di persone spaventate e traumatizzate, tutti cercheranno intrattenimento e noi vorremmo ancora offrirlo a loro”. Di diverso avviso Logan Bowden di Quarter World: "Penso che ci saranno alcune sale e alcuni negozi là fuori che non potranno farcela. Ma voglio dire, ancora una volta, ci sono persone che aprono le spiagge per un solo giorno per un break di primavera. Forse sarà così anche per le sale da gioco - è difficile da dire".
 

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