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Ippodromo Arcoveggio: giovedì la carica dei 99

17 dicembre 2013 - 09:28

Giovedì Tris all’Arcoveggio, con la sfida abbinata al terno ippico nazionale ma anche a quartè e quintè, giunta alla sua ultima chiamata del 2013 in terra emiliana, oggi in versione tre e quattro anni, con quindici binomi impegnati sulla selettiva distanza del miglio.

Scritto da Mc
Ippodromo Arcoveggio: giovedì la carica dei 99

Nomi illustri, new entry stagionali e solidi specialisti dello schema affollano la contesa, dando vita ad una sfida dalle molteplici scelte in chiave pronostico, con la rosa a spaziare dal “classico” Perkins Grif, in pista a due anni dal suo successo nel Gran Criterium milanese, al panzer Pecchiaiolo Jet, cadetto dalla inconfondibile griffe Toniatti che trova in Andreghetti un affidabile partner, senza dimenticare le recenti performance vittoriose di Prua As e Ribot Zs, pedine dalle rilevanti chance per i top driver Gubellini e Bellei. Si rimane nel gotha delle redini lunghe con Ribelle Op, un ospite dell’Ippocampus affidato alle magiche mani di Vecchione, e rimanendo nei pressi, obiettivo  podio anche per Pisa Spin, giumenta di Battista Congiu dal collaudato feeling con Francesco Virzì; risalendo, riflettori su Panama Trio e Radiosa Tab, velociste dalla forma in divenire con l’eccellente collocazione in prima fila a candidarne i nomi tra i papabili inquilini del marcatore.

 

Si apre alle 15.10 con i primi dodici partecipanti ad una giornata contraddistinta da corse affollate ed incerte dalle quali son sortiti ben 99 partenti, numero inusuale per la stagione, con il frangente affidato ai due anni capeggiati in sede di antepost da Sonar Gas, un toscano dal solido curriculum cui manca proprio una vittoria per sancire uno scorcio di carriera all’insegna della regolarità, preferito ai debuttanti Serenissima e Settenote Club. Dai giovanissimi si passa ai vecchi pirati delle piste pronti ad ospitare l’entusiasmo di undici gentleman con l’ormai scudettato Lorenzo Alessi chiamato ad improvvisare l’ospite milanese Ostoher Baba, cinque anni di scuola Gubellini reduce da un brillante primo piano in quel di Torino, poi, in sequenza, Pinko Ur e Renè Legati alla terza ed alla quarta progetti di fuga per il veloce Oregon Baby, carta del team Bondo guidata da Federico Esposito. Quindici esponenti della leva 2010 incrociano le fruste alla quinta, due i giri di pista ed una difficile scelta in chiave pronostico, con Rapido Jet a far valere la pole position e Ruper Slide Sm in grado di inseguire al vittoria dopo piazzamenti ad ottima media, senza peraltro trascurare la regolarista Rosa Pallida ed il dotato Refosco Lag, poco aiutato dal numero dodici sul sellino ma preceduto dal voci improntate all’ottimismo giunte dalla laguna veneta, ed alla sesta, ricca e ben frequentata prova per due anni, Gubellini e Silverado Lux  labili scelte su Sogno di Venere e Bellei ma con Suerte’S Cage eVecchione pronti a dire la loro e So Chic So Font a ribadire che la partecipazione al Gran Criterium Filly fu dettata da solide ambizioni e non da utopici sogni d’elite, chiudendo con la settima, un handicap rompicapo che ha in Novella Ovi la migliore tra gli inquilini del primo nastro e l’ospite teutonico Otto Von Habsburg una curiosa novità che da quota meno venti metri può rivelare le sue indubbie qualità di fondista.

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