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Chubby Horse ‘Cavallo Paffuto’: “In cerca d’adozione grazie a Victoria e Martina”

13 febbraio 2015 - 11:31

Nato per passione delle sue fondatrici, con l’intento di trovare una sistemazione adeguata ai cavalli arrivati alla fine della carriera agonistica, il gruppo Facebook Chubby Horse ha avuto un successo quasi incredibile. In meno di un mese più di mille like sul social network.

Scritto da Redazione
Chubby Horse ‘Cavallo Paffuto’: “In cerca d’adozione grazie a Victoria e Martina”

Tutto grazie all’idea di Victoria Demuru e Martina De Vincentis, due amiche accomunate per la passione per i cavalli. “Di Victoria Demuru non c’è da dire molto, tutti la conoscono nell’ambiente dell’ippica torinese e non solo. Brava fotografa. Figlia di Pietro, sorella di Daniele e Alberto. Cresciuta come tutta la famiglia a pane e cavalli. È una delle Tre Gioie della Scuderia di famiglia. Studia veterinaria e qui ha conosciuto la seconda protagonista di questa storia. Martina De Vincentis, è di None (To), anche lei ha poco più di vent’anni e anche lei, soprattutto, ama i cavalli e gli animali in genere. Cosa fare di meglio che darsi da fare per trovare una sistemazione ai cavalli da corsa arrivati a fine carriera o non abili all’agonismo? Ed è subito un successo. Tantissimi Mi Piace, tantissimi contatti e tantissimi messaggi”, dicono dall’ippodromo di Vinovo. In poche settimane già sei cavalli da corsa diventeranno dei Chubby Horse in giro per il Piemonte, dei cavalli paffuti. Ed è proprio questo il vincolo per un’adozione. I cavalli devono andare dove staranno bene, questo deve essere garantito. Victoria e Martina monitoreranno a dovere, c’è da starne certi. Hanno già trovato sistemazione Orchidea del Rio, Idolo d’Asti, Tormalina, Brezza Mb, Rugiada Gal e Nirvana Dvm. Altri sono in rampa di lancio per una nuova vita. Così si descrivono Victoria e Martina sul loro gruppo Chubby Horse: “Siamo Victoria e Martina, due ragazze di Torino che grazie all'approvazione dell'ippodromo di Vinovo, cercano una nuova casa per cavalli da corsa a fine carriera o non adatti all'agonismo”.

 

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