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Gran Premio d’Europa: duello tra Timone Ek e l’italo-francese Traders

20 maggio 2016 - 14:58

Si corre domenica 22 maggio all’ippodromo La Maura a Milano, è una “classica” per i trottatori di quattro anni.  

Scritto da Redazione
Gran Premio d’Europa: duello tra Timone Ek e l’italo-francese Traders

 

Domenica 22 maggio l’ippodromo del trotto La Maura di Milano ospita la 89ma edizione del Gran Premio d’Europa, classica prova di primavera per i cavalli europei di quattro anni, e il Gran Premio d’Europa Filly, per sole femmine europee di quattro anni.

E’ uno degli appuntamenti più tradizionali per il trotto italiano: per la prima volta, il Gran Premio d’Europa è intitolato alla memoria di Edoardo 'Edy' Gubellini, tra i più grandi driver e allenatori della nostra ippica, scomparso lo scorso anno. Tutte le corse di domenica, tranne il Gran Premio d’Europa e il Filly, sono abbinate al nome di uno dei migliori cavalli guidati da Edy; inoltre, figlio Pietro sarà in pista sia nel Gp Europa, alla guida di Tesoro Degli Dei, sia nel Gp Europa Filly, con Tentations Ans. Sarà una giornata di altissimo valore tecnico, perché oltre ai due Gran Premi sono in programma altre sette corse di cui almeno tre, i Premi Eskipazar, Our Dream of Mite e Narissò, vantano campi partenti di prestigio assoluto.

Il Gran Premio d’Europa è classificato come corsa di Gruppo 1, ha un montepremi di 209mila euro e si corre sulla distanza di 2.250 metri: è una prova impegnativa che richiede ai trottatori la piena maturità tecnico-agonistica, e che può essere considerato il terzo test generazionale milanese nella carriera di un cavallo, dopo il Gran Criterium, che si disputa a due anni d’età, e il Gran Premio Orsi Mangelli, riservato ai tre anni.

Nel pomeriggio sarà disputato anche il Gran Premio d’Europa Filly, per sole femmine europee di quattro anni: è una corsa di Gruppo 2 con 55mila euro di montepremi, sulla distanza di 1.600 metri; ha un importante valore nell’ottica delle future genealogie. Con le migliori femmine di una generazione in pista, allevatori e proprietari possono valutare quali possono essere le “mamme” più adatte per garantire all’ippica un futuro di sempre maggiore qualità.

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