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Ippodromo Maia: in tredici per il 77esimo Gran Premio Merano

21 settembre 2016 - 10:54

Ecco i tredici che domenica 25 settembre si contenderanno il 77° Gran Premio Merano Alto Adige all'ippodromo.  

Scritto da Redazione
Ippodromo Maia: in tredici per il 77esimo Gran Premio Merano

Sono tredici i pretendenti a caccia di gloria annunciati ai nastri di partenza del 77° Gran Premio Merano Alto Adige (domenica 25 settembre, settima corsa, ore 17; gruppo 1, 5.000 metri, euro 250.000). Le loro giubbe rappresentano cinque nazioni: Italia, Germania, Francia, Irlanda e repubblica Ceca.
Torna a Maia l’allenatore Willie Mullins e assieme a lui il jockey Ruby Walsh (oltre 2.000 vittorie in carriera), binomio irlandese appartenente all’élite dell’ostacolismo internazionale. La preparazione del loro Alelchi Inois, dopo la vittoria al festival di Galway a fine luglio, è stata orientata al grande appuntamento meranese. Con Macaire, top-trainer francese, sarà una sfida da scintille. Alla fine Macaire lascia a casa Le Costaud e concentra le sue ambizioni su Allen Voran (con il fido inglese James Reveley in sella), già visto a Maia nel 2012 quando cadde nel Merano dopo essere stato secondo del Grande Steeple d’Europa. Quella corsa la vinse Alpha Two che ora ritrova: ma nel frattempo l’allievo di Vana Sr (batte bandiera ceca ma con insegne dell’italiano Bottura) ha vinto due Gran Premi e insegue, con Vana Jr ai comandi, un tris storico riuscito nella storia solo a due leggende come Aegior e Or Jack. Grazie al team Vana, la repubblica Ceca sfodera una formazione a quattro punte: ad Alpha Two si affianca un’altra prima lama quale il pluridecorato Fafintadenient (Myska), e ancora Mazhilis (Kratochvil) e Alcydon Fan (anche qui “sangue” italiano per la giubba di Roberto Cova; Alessio Pollioni alle redini).
Allen Voran non sarà l’unico transalpino della compagnia: dalla Francia arriva anche Chiffre d’Affaires dell’allenatrice Louisa Carberry con il marito Philip alle redini. Per completare il capitolo stranieri, ecco il sodalizio battente bandiera tedesca fra il trainer Pavel Vovcenko e il fantino Cevin Chan: tutt’altro che volti qualunque, perché difenderanno con Falconettei il titolo conquistato l’anno scorso con Kazzio.

 

Infine le speranze italiane, riposte in cinque nomi i più quotati dei quali sono High Master e Dominato. Il primo, portacolori dei coniugi austriaci Ambruschitz per il training di Favero, ha suggellato i suoi progressi vincendo il Premio Assi e si presenta al top della forma supportata dalle mani sapienti di Bartos. Favero gli affianca, vestito dei suoi colori, il routinier Mighty Mambo affidato a Faltejsek. Dominato è la carta di Raffaele Romano per la giubba di Kurt Fekonja, altra storia di bel crescendo culminata con la trionfale cavalcata del Richard. Onorerà la corsa la giubba gloriosa della Dormello Olgiata che ha accettato la sfida e schiererà Nelly Darrier, unica femmina della compagnia, con Columbu. Colori locali in pista, infine, con Taber che per Pirone schiera Larsen Bay ingaggiando Pastuszka.

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