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Ippica, scuderia Blueberry pigliatutto a San Siro

03 luglio 2017 - 07:21

All’ippodromo Snai San Siro notte da incorniciare per la scuderia Blueberry che vince il Mantovani con Dancer Cross e il De Montel con Met Spectrum.

Scritto da Redazione

Sabato 1° luglio, all’ippodromo Snai San Siro di Milano ultimo atto della stagione prima della pausa estiva (si ritornerà in pista nel notturno di sabato 2 settembre) che si chiude alla grande con i Premi dell’Avvenire e il Criterium Ambrosiano. Ma l’evento è stato caratterizzato da un numeroso pubblico accorso anche per le attività collaterali all’interno dell’ippodromo con lo Spritz Night che ha accompagnato per tutta la serata la musica del DJ Set che ha fatto ballare tutti i presenti.

 

Una festa nella festa, insomma iniziata alle ore 20 alla grande con il Gran premio d’Italia, Listed sui 2400 metri della pista grande per cavalli maschi di due anni. Vincitori a tavolino del Botticelli a Roma, Aethos e Silvano Mulas hanno messo i rivali nel sacco con un perfetto percorso d'avanguardia: il portacolori della We Bloodstock ha condotto con un paio di lunghezze di vantaggio, ha ripreso fiato all'ingresso in retta, poi ai 400 finali è ripartito e si è difeso sino in fondo dal finalone di Mushibest, autore di bella progressione dalle retrovie che lo ha portato a chiudere ad una testa dal trionfo. Dirk è stato il primo ad avvicinare il battistrada in retta, ma nei 100 finali il portacolori della Quafin ha perso mordente e sul palo ha subìto l'affondo di Chasedown che lo ha beffato per il terzo posto. A ridosso è terminato quarto Menuhin con un finalone, mentre il favorito Ground Rules è stato fermato all'inizio della retta finale.
 
 
DANCER CROSS NEL PREMIO MANTOVANI - Emozioni che non hanno fine nella soirèe di San Siro. Subito dopo il Gp d’Italia il Premio Luciano Mantovani con le femmine di due anni impegnate nella Listed sui 1500 metri in pista grande. Bella conferma di Dancer Cross, che aveva destato buone sensazioni al debutto e si è imposta con merito, anche se la naturale inesperienza, palesata con un allargamento in retta mentre era in piena bagarre con Briateke, ha rischiato di costarle caro. I giudici non hanno modificato l'ordine di arrivo, e così, con in sella Carletto Fiocchi, la portacolori della scuderia Blueberry allenata da Alduino Botti ha preceduto la sorprendente rivale, autrice di bel finale a centro pista, e la tedesca Marinka. Zinia dei Grif ha corso al comando e ha lottato come una leonessa chiudendo al quarto posto su Zengia, che si è spenta alla distanza. Nell'imminenza della partenza era stata ritirata Isole Canarie, che non ne ha voluto sapere di entrare nelle gabbie.
 
 
MET SPECTRUM NEL DE MONTEL - La linea romana in evidenza in questa edizione del Criterium Ambrosiano, condizionata per i giovanissimi sui 1200 metri in pista dritta grazie a Wake Gold: bella nel fisico e per lo splendido mantello sauro, la cavalla di Francesco Santella montata da Mario Esposito è stata la più lenta al via ma ai 200 finali, appena ha trovato il varco, ha saputo produrre un cambio di marcia imparabile per i rivali. Dopo un prove non esaltanti, Timelast è tornato sui livelli delle prime uscite e ha conquistato un bel secondo posto su You Get Me Crazy. La scuderia Blueberry piazza un altro colpo e si aggiudica, dopo il Mantovani, anche la prova gemella riservata ai maschi e castroni di 2 anni, il Premio Giuseppe De Montel Listed: fatto curioso, Dancer Cross e Met Spectrum avevano debuttato lo stesso giorno, il 2 giugno, sempre con Carletto Fiocchi in sella, ed entrambi non hanno fallito l'appuntamento con il primo esame importante. Il maschio (da Helmet e Mara Spectrum) nel finale ha avuto ragione dell'altro soggetto più atteso della vigilia, il compagno di training (Alduino Botti, naturalmente) Fa Ul Sciur. Terzo posto per Infinity Dream, progredito per linee interne. Un’altra bella corsa è il Premio Santiago Soto Sprint in cui la forma, si sa, nelle prove di velocità è un elemento basilare, e in questo caso Intellectual Boy è un soggetto che sprizza salute da tutti i pori. L'ennesimo successo di una stagione strepitosa è arrivato nel Premio Santiago Soto Sprint: con Claudio Colombi in sella al posto di Nicola Pinna, il cavallo allenato da Emilio Premoli ha seguito in pancia al gruppo, ai 200 finali ha trovato il varco e si è lanciato all'inseguimento di Waylay che intanto era passato prepotentemente al comando tentando l'allungo decisivo. La stoccata del portacolori del signor Massimo Soldati è stata imparabile per il rivale, che si è dovuto accontentare della piazza d'onore. A ridosso dei due ha concluso al terzo posto Diagon Drive, mentre Fritz sul palo ha battuto Falest, che era stato l'animatore nelle fasi iniziali insieme ad Half Way.
 
 
LA VITTORIA DI DARIO VARGIU - Nella riunione di chiusura della stagione non poteva mancare l'acuto di Dario Vargiu nel Premio Giussano. Che la vittoria del jockey sardo sia arrivata in sella ad un cavallo offerto a 20/1, è certamente una anomalia, ma anche la testimonianza che l'handicap era davvero intricatissimo. Dario ha condotto da par suo Private Dancer in un energico percorso d'avanguardia, e l'allievo di Vittorio Oeriani ha risposto colpo su colpo all'assalto finale di Zollikon. Al terzo posto il favorito Mirto su Pretending e Bianco E Nero. L'ultima corsa della stagione milanese di galoppo era il Premio delle Patronesse, una reclamare riservata ai cavalieri e alle amazzoni. Vittoria a grossa quota di Fleming Fire (42,46 al Totalizzatore) che con Davide Terzuolo in sella è riuscito a superare Just Believe (il primo a presentarsi e a scavalcare lo sfortunato Vignale che aveva condotto a gran ritmo nella prima parte di gara con il suo interprete staffato) e a difendersi dal recupero del favorito Raimondi. A corollario della bellissima serata milanese il Primo Concorso Nazionale Carrozze – di Attacchi e di Tradizione. Si aggiudica la categoria Carrozze Tiro a 4 Cavalli Costanzo Tameni – carrozza gran Break Cesare Sala; nei Pony Stefano Paschera con la carrozza Military; per le Pariglie Edgardo Goldoni, noto a livello internazionale, che vince con cavalli Faeton e due Spagnoli. Per i singoli cavalli Albert Sporradli, dalla Svizzera, con – American Buggy del 1800. La più bella carrozza del Concorso Nazionale è di Ugo Cei.

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