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Ippodromo San Siro, vittorie per Trip To Rhodos e Morning Star

30 ottobre 2017 - 08:55

Nel weekend del 28 e 29 ottobre doppia tornata di corse all'ippodromo Snai San Siro, vincono Trip To Rhodos e Morning Star.

Scritto da Redazione

C'è stato l'imbarazzo della scelta per gli appassionati di cavalli accorsi all'ippodromo Snai San Siro di Milano nel fine settimana appena trascorso. Molte le corse interessanti, con le vittorie di Trip To Rhodos il 28 ottobre e di Morning Star il 29.


TUTTO SECONDO PRONOSTICO - Nel convegno del sabato pomeriggio occhi puntati sul St Leger Italiano programmato alla sesta corsa. Con maggiore fatica di quanto la quota da chiaro favorito poteva far pensare, Trip To Rhodos ha comunque rispettato il pronostico nella prova di Gruppo 3 sui 2800 metri della pista grande. Già vincitore sulla pista della Coppa d'Oro di Milano, il cavallo di Pavel Tuma montato da Vaclav Janacek ha patito un po’ la mancanza di andatura, ma alla fine sulla lunga dirittura di San Siro i valori sono usciti fuori, come dimostra il secondo posto del tedesco Be Famous che era la naturale alternativa. Intisari ci ha provato, per un attimo in retta è sembrato aver preso in velocità i due più titolati rivali, ha lottato sino in fondo calando soltanto negli ultimi 100 metri. Gli altri sono spariti di scena quando il gioco si è fatto duro.

 


IL RISCATTO DI DULCIBOY - Reduce dal tentativo infruttuoso nel Premio del Piazzale Gr. 3, Dulciboy ha ritrovato la via della vittoria nel Premio Quadronno, l’HL sui 1600 metri in pista media che ha aperto il convegno a San Siro. con Carletto Fiocchi in sella, il portacolori della scuderia Blueberry è stato protagonista di uno spettacolare testa a testa con il favorito Dream Up negli ultimi 300 metri, con il tre anni della Effevi che non si è mai arreso e ha venduto cara la pelle. Divertiti è emerso al terzo posto a qualche lunghezza dai primi due.Immediato bis per la scuderia Blueberry nella “maiden” sui 1600 metri in pista media riservata a femmine di 2 anni per il Premio Santa Maria alle Grazie. Pur senza possedere il fisico dei fratellastri Poeta Diletto e Mia Eccellenza, la debuttante Mia Kyllachy ha dimostrato di saper muovere bene le gambe: veloce nella fase iniziale, la cavalla allenata da Alduino Botti e montata da Carletto Fiocchi ha seguito la battistrada Crystal Tango, ha subito preso posizione in retta e pur senza un vero e proprio cambio di marcia ha mostrato una pedalata sempre più brillante mano a mano che i metri passavano. L’altra debuttante Determination, favorita della prova, ha provato ad avvicinare la rivale ma con azione un po’ dispersiva e non è mai stata seriamente una minaccia. Da segnalare il terzo posto dell’altra debuttante Assonville, giubba della Razza Dormello Olgiata, tornata bene in retta dopo aver regalato qualche lunghezza in avvio.

 


I SUCCESSI DI DARIO VARGIU - Nonostante la giubba prestigiosa della Incolinx, Villabate non figurava tra i soggetti più attesi nella maiden sui 1600 metri in pista media per maschi e castroni di due anni per il Premio Basilica San Lorenzo.
Presentato come puledro “nevrile” (e per questo vestito con cuffino e cheekpieces), il cavallo allenato da Nicolo’ Simondi invece in corsa si è dimostrato un bravo soldatino, merito anche di Dario Vargiu che gli ha dato un percorso semplice: subito ai fianchi del battistrada Capo San Martino, in retta Villabate ha aumentato i giri ed è passato già ai 400 finali, allungando in scioltezza e rendendosi intangibile ai rivali. Wibago ha dato seguito al buon esordio fiorentino emergendo alla miglior piazza dopo aver corso costantemente sui primi. Il favorito Notturno Ligure è filtrato lungo la corda ma non è andato al di là del terzo posto, contenendo il buon finale a centro pista di City Champ.
Edizione combattuta del Premio Castello Sforzesco, HP sui 1600 metri per cavalli di 2 anni: l’ha risolta il top weight Pettifogger per i colori della scuderia Effevi, il training di Alduino Botti e la monta energica di Dario Vargiu, dando seguito alla bella vittoria centrata in una maiden di inizio mese. Aube Boreale è andata come l’ultima volta al comando e ha scandito buon ritmo, ma Pettifogger l’ha pedinata da vicino, attaccandola in dirittura e debellandone la resistenza ai 200 finali: a quel punto però il portacolori della scuderia Effevi ha subito l’attacco della compagna di training Zadina, ma si è difeso con i denti sbandando leggermente verso l’esterno (la giuria ha azionato la sirena ma ha poi confermato l’ordine di arrivo) e conservando un minimo vantaggio sul palo. La “Dioscuri” ha confermato la forma in crescita, mentre a ridosso sono terminati Caterpillar e Daritai.
A dodici mesi di distanza, City of Stars ha concesso il bis dominando anche l’edizione 2017 del Premio Fiume – II Tris un HP, confermando che i 1400 metri della dirittura di San Siro sono il suo tracciato preferito (ci ha vinto anche il Premio Po HP, a giugno). Con in sella Luca Maniezzi (altro “specialista” di questa corsa), il portacolori della scuderia Concarena allenato da Marco Gasparini si è presto presentato ai lati del battistrada Sun Devil, piazzando l’allungo risolutore ai 200 finali e chiudendo in breve la partita. Accesissima la volata per il secondo posto che ha visto prevalere in foto Smigavaz, all’interno, su Sun Devil, con a centro pista Pensierieparole e il sorprendente Surbett in linea.
Chiusura di convegno all’ippodromo Snai San Siro con il Premio Montale, con solo quattro cavalli. L’HL sui 2000 metri per cavalli di tre anni, ben servito dal treno di corsa imposto da Menuhin, ha colto una netta affermazione Dirk, con in sella Dario Vargiu (al terzo successo del pomeriggio): il portacolori della Quafin ha piazzato cambio di marcia ai 400 finali al quale i rivali non hanno saputo replicare. Menuhin è andato un po’ in affanno negli ultimi 150 metri, così al secondo posto è emerso Flight To Dubai .
 
 
LE SIEPI DI BULLONA A MORNING STAR - Domenica pomeriggio con prove miste, tra piano ed ostacoli. E proprio con questi ultimi si è aperta la giornata, con i cavalieri protagonisti in una prova in Cross sui 3000 metri per il Premio Solaroli di Briona. Grande specialista del tracciato, Vanessa del Cardo ha preso di petto l’impegno imponendo una buona andatura con cui ha subito scremato il gruppo: gli sono rimasti vicini i soli Dzacheron e Isaias, con il grigio che ha provato l’agguato in retta passando in vantaggio ma ha subito nei metri finali la rimonta della cavalla di Stella Giordano, con in sella un “irriducibile” Daniele Tonelli, mentre Isaias ha conservato un miracoloso terzo posto, considerato che il suo interprete ha perso le staffe nel tratto finale. Solo quarto Shame, rimasto subito indietro ma incapace di riportarsi sotto.
Il team Vana a segno nel Premio Bullona, condizionata in siepi sui 3600 metri con Morning Star: il portacolori della scuderia Aichner, con Josef Vana jr in sella, dopo aver pungolato il battistrada Vodka Wells, ha rotto gli indugi sulla diagonale breve prendendo vantaggio e in retta si è sottratto agevolmente al tentativo di rimonta di Finoras. Il rientrante Roman (altro soggetto targato Vana) ha provato a seguire la progressione dei primi due ma in retta è calato concludendo al terzo posto.
Per il Premio San Siro, senza storia con il dominio di Burggraf. L’handicap sui 3000 metri della pista grande per cavalli anziani è stato affrontato da fondista provetto dal cavallo di Klaudia Freitag e con in sella Luca Maniezzi che ha piazzato allungo perentorio ai 250 finali e ha salutato i rivali. Per il secondo posto l’outsider Aquileia ha “pizzicato” sul filo di lana la battistrada Kelvin Hall, che era rientrata a Fast Apollinaire, proteso sin dal via ai suoi lati.
 
 

ABBEY ROAD NEL PREMIO NAVIGLIO GRANDE - Si è risolto in volata il discendente in siepi sui 3600 metri per cavalli di 4 anni e oltre, ultima prova del pomeriggio riservata ai saltatori per il Premio Vera Spezia. Corsa strana, condotta a “strappi” da Accelerator: il cavallo dei Vana ha accelerato ancora sulla diagonale breve prendendo buon margine ed entrando in dirittura ancora in chiaro vantaggio, ma in vista dell’ultimo ostacolo si è praticamente “piantato”, e così sono passati di slancio Chappy Bros e Albina: quest’ultima ha piazzato le battute migliori coronando una notevole progressione (era ancora indietro all’ingresso sulla diagonale breve), con Jan Kratochvil in sella. Chappy Bros si è dovuto arrendere alla rivale, mentre Accelerator (da rivedere alla prossima) è rimasto terzo con tante recriminazioni.
Cavalieri e Amazzoni protagonisti nel Premio intitolato ad Alberto e Alfonso Litta Modignani: vittoria di Yankee Mail, per il training di Stella Giordano, che un bravissimo Mario Baratti ha mosso da centro gruppo usufruendo della scia di Brando’s Company per piazzare bel cambio di marcia ai 300 finali. Duchamp si è esibito in un gran recupero dalle retrovie e sul palo ha battuto Brando’s Company per il secondo posto.
Reduce dalla vittoria ottenuta al rientro a fine settembre, Abbey Road si è prontamente confermata nell’handicap sui 1200 metri in pista dritta riservato a cavalli di due anni per il Premio Naviglio Grande. La puledra di Sergio Dettori, montata da Claudio Colombi, ha preso come punto di riferimento L’Intoccabile e lo ha piegato di forza nei 100 metri finali. L’Intoccabile (alla prima uscita per il training di Giorgia Lamberti) ha viaggiato comodo ai lati del battistrada Zar dei Grif, è passato al primo traguardo tentando l’allungo ma si è dovuto arrendere alla rivale: Zar dei Grif ha conservato il terzo posto su Magica Wanda e Sopran Wilma, senza spazio in corda.
Unica tre anni al via, Lady Cleo ha messo il suo sigillo sulla prova di chiusura del pomeriggio, Premio Oglio, un handicap sulla distanza minima per cavalli di tre anni e oltre: con Gabriele Cannarella in sella, la cavalla di Raffaele Biondi è passata in vantaggio già ai 400 finali scavalcando il veloce Pharaoh e nel finale, pur con qualche patema, si è sottratta al ritorno lungo lo steccato di Munfarrid, oggi disponibile all’impegno più che nelle recenti uscite. Per il terzo posto Fireion ha preceduto Falest.

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