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Ippodromo Snai La Maura: Zarenne Fas a sorpresa nel Gran Criterium

07 dicembre 2017 - 16:21

Sorprese nel Gran Criterium disputato il 7 dicembre all'ippodromo Snai La Maura di Milano.

Scritto da Redazione

All’Ippodromo Snai La Maura di Milano una festa di Sant’Ambrogio spettacolare e piena di emozioni. Su tutti l’attesa Finale del Gran Criterium programmata in chiusura di convegno il cui epilogo vede a sorpresa la vittoria di Zarenne Fas. Un Gruppo 1, che funge da primo esame classico per i giovani della leva 2015. Com’era preventivato i due favoriti della prova, Zazza’ del Pino e Zelante Ek, dopo una breve scaramuccia iniziale, si sono incolonnati nell’ordine con la cavalla allenata da Paolo Leoni che dopo aver distribuito i parziali (km in 1’16”2), ha allungato ai 400 finali e all’ingresso in retta sembrava aver chiuso la pratica a proprio favore lasciando Zelante Ek, non nella sua miglior giornata, ad arrancare ad un paio di lunghezze. Ed, invece, nei 100 metri conclusivi, la portacolori della scuderia Giovi si è inaspettatamente “sgonfiata” e ha prestato il fianco allo speed conclusivo di Zarenne Fas, scattato come una molla dalla terza posizione in corda: il portacolori della scuderia Sa.Fra., per il training di Mario Minopoli jr, ma con in sediolo il più giovane fratello Ferdinando (al primo gran premio della carriera) ha prodotto un bel rush finale e a media di 1’14”9 ha “giustiziato” in zona traguardo la rivale, che di certo per come sono andate le cose ha reso al di sotto delle attese.

Non ha convinto appieno neppure Zelante Ek, che in precedenti occasioni aveva mostrato ben altra incisività e che nel finale si è dovuto guardare dall’affondo di Zippy Freedom Lf, il quale ha reso ancora più dolce la trasferta del team Minopoli. Zuffle Wise As ha completato il marcatore.

Due corse prima, invece, è toccato al Gran Criterium Filly che ha visto Alessandro Gocciadoro confermarsi “Re Mida” del trotto nostrano aggiungendo al suo straordinario palmares del 2017 anche questa prova del Gruppo 2 per femmine di 2 anni. Grazie ad una Ziva Ek che al primo esame classico della stagione ha probabilmente dato l’esatta dimensione del potenziale di cui è in possesso.
La portacolori della scuderia Horses Our Passion si è portata con decisione su Zonda Cup, emersa al comando dopo lotta iniziale, è passata già al mezzo giro finale sulla rivale poco reattiva e ha allungato sicura per vincere a media di 1’15”.
La favorita Zarina Roc ha trovato l’opposizione al via delle rivali all’interno, si è adeguata al largo usufruendo poi della scia della vincitrice, ha provato a seguirne le mosse nel mezzo giro finale ma non è riuscita a tenerne il passo e in retta si è dovuta accontentare del secondo posto difendendosi dal ritorno di Zenobia Font, che aveva dato fuoco alle polveri al chilometro avanzando decisa in terza ruota. Zoe degli Dei è partita bene, ha seguito il treno esterno ed è emersa al quarto posto su Zanzara Fas e Zebrina Font, che si erano sistemate in corda alle spalle della battistrada.
Tornando all’ordine cronologico del convegno milanese durante la festa ambrosiana, avvio con il Premio Nad Al Sheba - Memorial Ennio Asdrubali, con una prova stringata per cavalli di due anni. Con Zaccaria Bar che ha reso al di sotto delle attese, in retta non ha saputo ribattere all’assalto di Zilath, training di El Mouloudi Taldaoui e guida precisa di Roberto Vecchione, che ai 350 finali ha mosso in terza ruota, pur non precisissimo di meccanica ha aggirato l’attaccante Zirconium (poi in errore al termine della piegata) ed è passato ai 100 finali per imporsi a media di 1’14”. Più indietro ha chiuso al terzo posto Zibibbo Mdm.
Per il Premio Guido Guareschi, prova per anziani di cat. B/C affidati ai gentlemen, ha provato la gara di testa Royal Roc, che sul pressing di Pacha dei Greppi, rimasto all’esterno, non ha potuto rifiatare completando un primo chilometro in 1’14”5. Ma dalla scia della battistrada ha spostato l’appostato Top Gun America, partito in modo più sollecito del solito, e il portacolori della scuderia Indal, oggi interpretato da Enrico Somma, ha fatto un sol boccone della rivale imponendosi a media di 1’13”6. Royal Roc ha difeso il secondo posto dal finale di Rouen Peste Tft, terza dal via, mentre la favorita Seattle Bi è apparsa abulica e non è mai entrata nel vivo.
Netta dimostrazione di superiorità di Voltaire Gifont nella prova sui 2250 metri per ottimi cavalli di tre anni Premio Vampire Dany. Lo stimato allievo di Cristian Rizzo, con Andrea Guzzinati in sediolo, dopo essere sfilato al comando in meno di 400 metri ha fatto tutto facile, con un primo chilometro comodo in 1’17”7 e la seconda tornata volata sul piede dell’1’12”5, media finale di 1’14”. Vircan ha mantenuto il secondo posto sino in fondo difendendosi da Vienvia Font, autrice di ottimo recupero dopo aver perso molti metri per errore iniziale. In errore sull’ultima curva Von Wise As.
Per la finale del Trofeo Five Mile – Premio Tony Gio, invito sul miglio per ottimi anziani, ecco la migliore performance della carriera da parte di Takemon: con Roberto Vecchione in cabina di regia, il portacolori della scuderia Nuova Alto Monferrato è riuscito a conquistare il comando solo dopo strappo violento di 300 metri, ha proseguito di buona lena completando il chilometro 1’12”6, ha allungato sul penultimo rettilineo quando Terribile Gso si è avvicinato minaccioso, e ha chiuso i conti in retta con un ulteriore allungo imponendosi al nuovo personale, 1’12”4. Terribile Gso ci ha provato nel mezzo giro conclusivo ma si è dovuto inchinare di fronte ad rivale in stato di grazia. Terzo posto per l’ottimo Top Gun Ross, autore di bella progressione a centro pista nei 400 conclusivi.
Nell’invito per cavalli di 4 anni valido come finale del Trofeo Five Mile – Premio Demonia Roma, 600 metri violentissimi in 41 (Umaga Jet e l’arrembante Uncle Nico i protagonisti della “diatriba”) hanno spianato la strada a Uberta’ dei Venti e regalato il terzo successo del pomeriggio a Roberto Vecchione. Al di là dello schema a favore, la cavalla allenata da Gennaro Casillo ha comunque confermato condizione al top risalendo in terza ruota nell’ultimo giro, passando di slancio già ai 500 finali e centrando a media d 1’13”6 il quinto successo consecutivo. Buon secondo posto per Ulena del Rio su Uozzi, che aveva partecipato da vicino al violento strappo iniziale. 

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