skin

Ippica, nel primo week end di marzo tanti eventi tra trotto e galoppo

03 marzo 2018 - 09:06

Tante le corse ippiche in programma nelle strutture italiane: ecco gli appuntamenti da non perdere.

Scritto da Redazione

La pioggia non ferma, almeno si spera, il ricco programma agonistico in programma negli ippodromi italiani. Ecco in dettaglio il ricco menu del primo fine settimana del mese.

LE CORSE A SAN ROSSORE – All'ippodromo di San Rossore inizia il “Marzo, mese dell’ippica pisana” con le corse più importanti della stagione e la città di Pisa coinvolta anche quest’anno attraverso l’allestimento delle vetrine di molti esercizi commerciali del centro con oggettistica ippica fornita dall’Alfea.
La prima domenica del mese (inizio alle 14.45) è quella all’insegna delle “Poules”, le prove di preparazione per il Premio Pisa di fine mese, entrambe sui 1.600 metri.
Il premio Andreina è riservato alle femmine nel quale rientra dal deludente quarto posto nel ‘Repubbliche Marinare’, Brutal Force. La portacolori della scuderia New Age dovrà vedersela con La Base e Fading Blu, già vincitrici sulla pista. Non improbabile sorpresa, la progredita Improved Talk.
I maschi, invece, si affrontano nel premio Thomas Rook. Villabate ha perso con un po’ di sfortuna il Criterium di Pisa sponsored by Meydan e trova per la prima volta Fabio Branca,nuova prima monta della scuderia Incolinx. Allimac fu quarto nel Criterium e punta in alto. The Conqueror ha vinto l’unica corsa disputata in carriera, proprio qui a Pisa ed è uno dei due allievi di Alduino e Stefano Botti, l’altro è Frutireu che rientra dal quarto posto nel ‘Berardelli’ (Gruppo 3).
In questo fine settimana Pisa è stata la sede dell’Assemblea Generale Annuale della Fegentri, la federazione dei club dei cavalieri e della amazzoni di tutto il mondo.
Il premio Fengentri Gentlemen Riders – Trofeo Longines è, invece, la prima prova dell’anno del Campionato del Mondo per i Gr. In questo handicap sui 1.500 metri sono sei i cavalieri che si sfidano. L’italiano Alberto Berton gioca le sue carte con Giacas,
Il premio Fegentri Ladies Riders – Trofeo Longines è la seconda tappa dell’anno del Campionato del Mondo delle amazzoni (la prima è stata a Doha, in Qatar). Cinque sono le amazzoni invitate dalla Fegenrti che si affrontano in questo handicap sui 2.000 metri. La svizzera Naomi Heller, a segno in Qatar, ha un’ottima chance con Big Bradon, tornato a vincere di recente sulla pista.

LE CORSE A CAPANNELLE – Il 3 marzo, all'ippodromo romano di Capennelle, la prova di apertura delle corse al trotto è alle 15.05 e vedrà in pista i gentleman con cavalli di 4 anni con la “Gocciadoro” Vivienne Effe affidata a Filippo Monti e logica favorita dopo i brillanti traguardi recenti, ma l'atmosfera si riscalderà molto alla seconda dove l'imbattuto Ze' Maria, anch'esso allievo del team Gocciadoro, sarà “misurato” da un lotto di coetanei di ottimo livello come i veloci Zermatt Key e Zacinto Dl ed il potente Zar Slm, questi già tre volte vincitore sulla pista romana.
Tre anni di scena anche alla quarta e qui c'è da vedere Zanita Luis, a segno in grande stile al debutto proprio a Capannelle, contro Zio Marco, che ha vinto subito con il nuovo training, e contro la debuttante Zed Wise As, che si è qualificata “in sordina” e suscita curiosità visto che si tratta della sorella di Vivid Wise As.
Alla quinta, poi, ci sarà la prova di cartello, un miglio per anziani di “B” nel quale sarà ancora protagonista il team Gocciadoro con Thetis Moon, al rientro da una buona trasferta francese e collocata al miglior numero, e Sonia, reduce da due secondi posti nei quali ha mostrato condizione al top e quindi matura per un risalto pieno.
Gli avversari? Tessa Ob Sonic, però sacrificata dal numero, il “sempreverde” Miguel Wf, Ticket To Ride, Uragano Stecca e Unamore Petit. Insomma, spettacolo garantito...
La domenica è invece dedicata al galoppo. È la stagione delle grandi classiche: a Roma il Derby, il Parioli e l’Elena e a Milano le Oaks. Il Turf vive il suo grande rito, la sua eccezionale selezione, i suoi momenti più alti. Ovviamente ci saranno anche i confronti intergenerazionali e le grandi prove per gli anziani come il Presidente della Repubblica e il d’Alessio.
Ogni domenica ma dovremmo dire ogni pomeriggio ci saranno buoni motivi per seguire le corse di Capannelle. Si parte subito a tutto gas perché la domenica che andremo a vivere è di quelle che contano anche in prospettiva futura. Si affilano subito le armi in vista del Parioli e dell’Elena. È cosi perché come ci hanno insegnato grandi maestri come Lorenzo Brogi, Luigi Camici e Armando Renzoni alle due classiche di fine aprile si può arrivare passando e senza altre prove per le due corse che sono in programma questo pomeriggio. Si tratta del premio Arconte e del premio Ceprano, antiche per tradizione e perchè ricche di nomi che contano come ad esempio Crisos il Monaco oppure Giovane Imperatore o ancora Golden Titus o Bugia. Tutti campioni che per vincere le due classiche sono appunto passati da queste due corse. Tutte e due, ovviamente per cavalli di tre anni e divise per sesso (maschi nell’Arconte, femmine nel Ceprano) sono previste sullo stesso tracciato e distanza delle due classiche ovvero il miglio in pista grande.
Avremo dunque subito la occasione di capire qualcosa di significativo in prospettiva di selezione. I maschi con retro pensiero Parioli saranno in sette e chissà appunto che non si nasconda tra loro il nome buono: Blow By, Domestic Hearth, Etabeta, Guzman, Ponthyeu, Sir Vales, Undisclosed Desire. Le femmine che pensano all’Elena saranno invece un po’ di meno (non si deve dimenticare la ondata di maltempo e di gelo che nei giorni scorsi ha colpito il nostro paese e che ha rallentato la preparazione atletica dei cavalli), cinque: Dolce Amira, Folk Tradition, Kainecamacho, Lorenda e Ormixa. La pista grande sarà un po’ la regina, come è giusto che sia, del pomeriggio. Infatti per ben cinque volte su sei sarà in azione la pista che garantisce la massima selezione, una corsa poi si disputerà in pista all weather. Quanto a distanza il pomeriggio si articolerà tra i 1600 metri e i 2000. Giornata dunque per i cosidetti intercediate.
Non solo Ceprano o Arconte. Il premio Ribero, fu ottimo figlio di Ribot, offre la occasione, sui 1700 metri ad alcuni anziani di saggiarsi in vista , chissà, di qualcosa anche di significativo. Il campo ridotto segnala comunque due anziani di spessore ovvero l’eterno Circus Couture e Aspettatemi che ha scalato davvero in autunno diverse posizioni.
Il dado è tratto, magari il clima forse ci potrrebbe fare pensare, per poco ancora, il contrario ma davvero la primavera del turf è iniziata.
 
L'IPPODROMO DI ARCOVEGGIO - Domenica dall’elevato tenore tecnico all’ippodromo bolognese di Arcoveggio, con il trotter felsineo reduce da una settimana di acerrima lotta contro il Generale Inverno e pronto ad offrire al suo appassionato pubblico un clou di pregio riservato agli anziani e collocato come sesta corsa, ricche chance a soggetti di tre anni  e quattro anni, nel prologo ed alla terza, per chiudere in grande stile con un handicap sulla media distanza abbinato alla seconda Tris nazionale.
Due giri di pista attendono i dieci protagonisti della prova dedicata allo stoico allievo di Renzo Veneziani, Mefio Mo, partitore provetto che tanti centrali si ascrisse a cavallo tra gli anni '80 ed il decennio successivo, con l’ospite toscano Tale Inno ed il suo valido interprete Davide Nuti pronti ad impostare tattica d’avanguardia non avendo all’interno soggetti in grado di contenerne gli ardori e cercare la fuga dai probabili attacchi del sempre temibile Satchmo As, in versione Vp Dell'Annunziata e di Unno del Duomo, vincitore classico alla ricerca dei motivi migliori, ben guidato dalla “ sicurezza” Antonio Greppi.
Apertura di stampo giovanile e grande curiosità per l’immediato ritorno in Emilia di Zimmy Cub, allievo di Paolo Romanelli guidato da Ferdinando Pisacane, in errore la scorsa domenica ed anche oggi favorito contro coetanei agguerriti del livello di Zodiac Roc, con Vp, oppure Zephyrus Gm, proposta dalle concrete chance di Lorenzo Baldi, senza trascurare l’inviato toscano Zeus Dipa, carta di peso per Davide Nuti.
Poi, miglio per anziani e tre nomi su tutti, Sally Brown per il numero, Ulrich Trio per la forma e Upupa Rl per la classe, spesso dimenticata, ma pronta a farne la prima scelta in ottica vittoria. L’asticella ritorna in alto con la terza corsa, cadetti in pista e pronostico in bilico tra l’amletico Vischio Holz, nel consueto abbinamento con Andrea Farolfi e Augusto Borghetti alla proprietà ed al training, la ritrovata Valencia Min, con il suo allenatore Lorenzo Baldi e l’ospite tosco-piemontese Vodka Bay, in sediolo alla quale il transfuga dal torinese Vinovo, Marino Lovera, sostituisce il promettente erede Luca, fermato da un appiedamento.
Alla quarta, gentleman e anziani di lungo corso pronti a dar vita ad una partenza al fulmicotone, protagonisti Sisco Gan ed il suo nuovo proprietario Pietro Vasta, la yankee di casa Orsini, Kandy Krisp, il vincitore classico Pacha Dei Greppi, con il fido Nicola del Rosso, nonché l’inedita coppia Usman Bi ed Otello Zorzetto, mentre Filippo Monti e Tyl Etoile unitamente a  Michele Canali e Tiffany Effe staranno alla finestra pronti a mettere in campo finish di pregio in ottica vittoria.
Ospiti in evidenza anche alla quinta corsa, altra sfida riservata alla leva 2014 e anch’essa programmata sulla breve distanza, dove il teutonico Tyrolean Guy e l’indigeno di scuola toscana Victory’s Club paiono i più seri candidati al successo, rispettivamente guidati da Pisacane e Manuele Matteini, mentre gli allievi di Maurizio Cheli e Nicola Bortolotti,  Vionemar e Vento del Brenta, si fanno preferire al dispersivo Vulcano Stecca, in trasferta da Ardea e affidato al top driver Vp Dell’Annunziata.
La domenica si chiude in bello stile con la seconda Tris nazionale: dodici soggetti divisi in tre nastri nel Premio Malaika, stacanovista classe 1987 che si fece onore tra Emilia e Veneto e nel cui nome si sfideranno il ben situato Shagy, con Vp, il suo compagno di nastro Tommy Vik, affidato a Piranej, mentre a quota meno venti metri si stagliano le eccellenti figure di Ticino e Pedro Almodovar e dai limiti estremi dello schieramento Urla del Vento trova schema propizio alle sue caratteristiche tecniche e partner di primordine nel grintoso Gianvito D’Ambruoso.
 

Articoli correlati