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Ippodromo San Siro, weekend da re per Met Spectrum e Torukk Maktum

09 aprile 2018 - 07:47

Le corse del weekend all'ippodromo Snai San Siro di Milano vedono i successi di Met Spectrum e Torukk Maktum.

Scritto da Redazione


Weekend all'insegna delle corse e del divertimento all'ippodromo Snai San Siro di Milano. Sabato 7 aprile a spuntarla nel Gardone è Met Spectrum mentre domenica 8 Torukk Maktum mette le ali nel Premio delle scuderie.


KEY MASTER NEL PREMIO SEREGNO - Sabato molto tecnico in pista e un clou al centro del pomeriggio con due Listed sul miglio per tre anni, divisi per sesso, in preparazione alle ghinee italiane, e con un contorno che ha offerto spunti tecnici notevoli e qualche “numero” davvero interessante.
Entriamo nel dettaglio. La prima Listed in ordine cronologico era il Premio Seregno, sui 1600 metri in pista grande per femmine di 3 anni con vista sul “Regina Elena”. Reduce dalla bella vittoria nel “Cesare degli Occhi”, Key Master si è confermata in grande crescita: la cavalla di Raffaele Biondi, con Pierantonio Convertino in sella, ha piazzato un bel cambio di marcia nell’ultimo furlong e non ha dato scampo alle rivali.


Temple Church, che ai 250 finali aveva superato all’interno la battistrada Lorenda, è stata
l’ultima ad arrendersi chiudendo al secondo posto. Terza Dancer Cross, che ha perso un filo di incisività negli ultimi 100 metri, mentre ha corso nettamente al di sotto della attese Lorenda, che era la netta favorita dopo l’autorevole affermazione romana ma qui dopo corsa di testa era battuta già ai 300 finali, insieme a Field of Roses.
 

IL GRANDE RIENTRO DI MET SPECTRUM - Dopo le femmine ecco i maschi impegnati nel Gardone: Met Spectrum era il più titolato del lotto e ha confermato, nonostante fosse al rientro, di essere migliore di questi rivali risolvendo una gara nata male – intemperanze al tondino, poi la  perdita di un ferro – e che ai 100 finali sembrava ormai compromessa.
Carletto Fiocchi aveva scelto di andare per varchi con il risultato di ritrovarsi chiuso dietro
Blu Navy Seal e Way Back, però quando si è finalmente aperto lo spiraglio, l’homebred della Blueberry ha cambiato marcia e ha fulminato Sir Vales, che era passato a centro pista ai 200 finali e probabilmente pensava di avere la corsa in tasca. Way Back ha pedinato dal via il battistrada Blu Navy Seal e dopo lotta ha preso la meglio per il terzo posto sul rivale.
Poco più di un lavoro svelto quello di Musa D’Oriente nel Premio Miss Gris, la prova di
apertura del pomeriggio: la splendida allieva di Marco Gonnelli, in sella Luca Maniezzi, è andata davanti, ha scandito bei parziali e in retta ha incrementato ulteriormente il vantaggio. Comedy  School ha risolto altrettanto chiaramente la lotta per il secondo posto su Poppet’s Lachy,  mentre la rientrante Cotton In Lawè calata alla distanza.
Nel tradizionale Premio Mario Locatelli (da quest’anno Handicap Limitato), sui 2400 metri in  pista grande, terzo successo consecutivo (il secondo dal rientro) per il lanciato Rossese: ben  montato da Mario Esposito, il cavallo di Sergio Dettori è andato al comando, ha imposto andatura a strappi, ha allungato nuovamente in curva e in retta si è mantenuto in largo vantaggio sino  in fondo, senza mai flettere di un metro.
Troublemaker, netto favorito dopo il ritiro dell’ospite romano Shamshad, ha probabilmente  patito lo schema di corsa, in dirittura non è riuscito a recuperare sul vincitore e neppure su  Universo Sprite, secondo dal via e capace di mantenere il piazzamento sino alla fine.
 

OAKVILLE NEL PREMIO LAMBRO - Periodo d’oro per il team Marcialis, che continua a raccogliere  successi, in Italia come in Francia: il rientro di Sestilio Jet è stato a dir poco sontuoso e il  numero realizzato nel Premio Dei Laghi, condizionata sui 1200 metri in dirittura per cavalli di  3 anni, è stata una delle note più interessanti del pomeriggio. Nonostante i tre chili di  sovraccarico, il portacolori della Akhal Teke Properties ha viaggiato facile sui primi, si è  presentato ancora in mano ai lati del battistrada Ipompieridiviggiu, il quale aveva assicurato  alla gara un buon treno di corsa, e quando Pierantonio Convertino lo ha richiesto nell’ultimo  furlong ha letteralmente lasciato sul posto il rivale, guadagnando in breve tre nette lunghezze  chiudendo con un ottimo riferimento cronometrico (1’10”8). Ipompieridiviggiu ha probabilmente  pagato il rientro, nel finale è stato avvicinato ma non battuto da Denaar, piaciuto in questo  debutto sulle piste italiane.
In netto progresso rispetto alla prova di rientro, Oakville ha dominato il Premio Lambro,
handicap sui 1400 metri in pista dritta per cavalli di 4 anni e oltre: la cavalla di Sergio
Dettori ha piazzato scatto imparabile ai 400 finali, sbarazzandosi facilmente della battistrada  Oui Meme Si e vincendo in maniera netta. Oui Meme Si ha provato la gara di testa ed è rimasta al  secondo posto, avvicinata da Madame Barker autrice del solito recupero conclusivo dopo corsa  all’estrema attesa.
A chiudere il pomeriggio il Premio Agogna, discendente sui 1200 metri in pista dritta per
cavalli di tre anni: al rientro da ottobre ma ben ripresentato da Luciano Vitabile, Intense
Glare è emerso al comando, ha risposto al tentativo di Gabriella e nei 100 metri finali
si è svincolato dalla rivale, sicuro nelle mani di Dario Vargiu. Al terzo posto Universo Chery.
 
 

DOMENICA, SEI CORSE E TANTI PARTENTI - All’ippodromo Snai San Siro,dopo un sabato di ottimo  livello, la domenica ha proposto un programma all’insegna della quantità, con sei corse ricche  di partenti come non si vedeva da tempo, e con la TQQ in chiusura di pomeriggio. Il “numero”  più bello del convegno lo ha realizzato Torukk Maktum nel Premio delle Scuderie, handicap sui  1600 metri della pista media per cavalli di 3 anni: il portacolori della signora Manila Cupido,  in allenamento a Vincenzo Fazio e con Mario Sanna in sella, ha corso all’estrema attesa mentre davanti il favorito Najmuddin tirava via di buona lena, e a metà dirittura ha prodotto un cambio di marcia impressionante con cui ha letteralmente volato via i rivali che lo precedevano
apparendo padrone della situazione già ai 100 finali. Najmuddin è rimasto al secondo posto davanti a Party Goer, venuto avanti bene in dirittura.
Seconda al debutto alle spalle di una coetanea probabilmente di buon valore, alla seconda  uscita della carriera l’interessante Sladina ha centrato il bersaglio siglando il Premio  Scuderia In Rosa, maiden sui 1700 metri della pista media per femmine di 3 anni. Netta favorita  al betting, la portacolori della scuderia Rencati si è complicata la vita con una partenza poco  brillante che l’ha costretta a muovere dalle retrovie già in curva: ai 400 finali, per la  verità, la figlia di Nathaniel sembrava anche avere esaurito lo spunto quando Deserving, che ne  aveva seguito le mosse uscendo dalla pancia del gruppo, l’ha sopravanzata, ma da cavalla che sicuramente può fare un ulteriore salto di qualità con più metri (come confermato dal suo  interprete Nicola Pinna nel dopocorsa) è uscita benissimo alla distanza e ha riacciuffato la  rivale proprio in zona traguardo. Al terzo posto l’altra Dioscuri Unconditionally (alleata di  Deserving), che era passata in vantaggio ai 400 finali.
 
 

CATERPILLAR DI NOME E DI FATTO - Ancora tre anni impegnati nel Premio Maslogarth, un handicap  sui 2000 metri della pista circolare.
Caterpillar ha corso sui primi, ai 400 finali è sembrato rimanere un po' su passo quando Mati Megabyte ha piazzato l’allungo superandolo e passando in vantaggio ai 300 finali, ma come  Sladina nella corsa di apertura, il portacolori di Francesca Turri (Marco Gasparini al training e Dario Di Tocco in sella in sostituzione dell’infortunato Gavino Sanna) è emerso alla distanza e ha rimontato il rivale sopravanzandolo chiaramente nelle ultime battute. Rocket Ball ha  concluso al terzo posto su Soffio del Vento, in bel recupero in retta.
Al ventitreesimo tentativo, Kazimier Fan sièfinalmente tolto l’etichetta di maiden siglando il  Premio Cogliate, handicap di minima per cavalli anziani sui 1800 metri della pista circolare.  La corsa è venuta a pennello all’allievo di Ridha Haboubi affidato a Federico Bossa: sui primi  sin dal via, il portacolori del signor Diego Grassetto in retta ha seguito le mosse di Royal  West, che ai 250 finali si era sbarazzato del battistrada Apple Scruffs, e lo ha sopravanzato  facilmente nell’ultimo furlong. Royal West ha provato a giocarsela di fino temporeggiando ai  lati del battistrada ma alla fine ha dovuto subire anche il gran finale di James Daggers, finito fortissimo al secondo posto.
Tolta la “ruggine” con la prova di rientro del 21 marzo, il “vecchio” Ilnassa è tornato a
piazzare la zampata nel Premio Nero, handicap per anziani sulla distanza minima: con in sella  Sergio Urru, il cavallo di Marinella Arienti ha preso come punto di riferimento la veloce  Spring Eternal e poi ha piazzato lo scatto risolutore negli ultimi 200 metri. L’altro vecchione  Diagon Drive lo ha seguito al traguardo mentre Spring Eternal ha salvato il terzo posto dal  finale di Munfarrid.
Ha chiuso la giornata all’ippodromo Snai San Siro il Premio Madonnino, handicap sui 2400 metri  della pista circolare valido come Tris/Quarte’/Quinte’ del pomeriggio, ha visto il netto primo  piano di Paris Magic: in ottimo momento di forma come un po’ tutti gli effettivi di Raffaele  Biondi, il portacolori di Camilla Rondani con il bravo Rosario Mangione in sella ha  piazzato allungo superiore in retta lasciando a intervallo Grey Anita che lo aveva preceduto  nella precedente uscita. Per il terzo posto Amelin lungo lo steccato ha rimontato Turandot, calata in retta dopo generosa corsa in avanti ma ancora capace di difendersi da Monforte.

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