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Ippodromo Merano, bagno di folla per la riapertura

23 luglio 2018 - 09:34

Un bagno di folla la cornice più bella del giorno di riapertura dell'ippodromo Maia di Merano domenica 22 luglio.

Scritto da Redazione

 


Gran bel colpo d'occhio quello che si è presentato allo sguardo del folto pubblico accorso all'ippodromo di Maia per la giornata d'apertura della riunione estivo/autunnale il 22 luglio; pur non rientrando nel novero delle giornate di grande afflusso, la domenica che ha riaperto il teatro delle corse ha accolto un gran numero di spettatori e questo segnale non può che essere considerato un'iniezione di fiducia ed uno sprone a perseverare sulla strada del rilancio e della crescita costante.

Corse non numerose, Tris a parte, ma molto combattute ed avvincenti, tra le quali la prova sullo steeple rivestiva nei preventivi le prerogative di una di quelle corse propedeutiche ad indicare alcuni saltatori in crescita o in fase di rilancio. Ebbene questa è stata la certezza dopo l'epilogo e la vittoria di Ole Caballero, un saltatore acquistato dalla Scuderia Aichner dalla maison Macaire e titolare di buoni traguardi in carriera, il quale veniva da prestazioni inconcludenti. Avviato alla specialità del cross country nel tardo autunno il bel baio si è era perduto incapace di destreggiarsi nei percorsi di campagna. Ma la qualità paga, quasi, sempre ed Ole Caballero, ritornato sui più lineari percorsi dello steeple, si imponeva con bel piglio complice l'ottima monta di Josef Vana che con rapida conversione all'ingresso in retta d'arrivo puntava un grintoso Sbarazzino per piegarlo in fondo. Detto della caparbia prova di un Sbarazzino in crescita esponenziale, da segnalare l'ennesima buona prova di Company of Ring impiegato oggi coi paraocchi per il quale però la vittoria per un motivo o per l'altro sfugge sempre. Per Ole Caballero ora l'accesso ai quartieri nobili della specialità non sembra più una chimera.


La giubba a colori a bande giallo/nere di Aichner aveva già avuto modo di distinguersi per merito del grigio Martello, invero molto atteso, ma per lunghi tratti estraneo alla contesa per precisa scelta tattica di Josef Vana (doppio anche per lui). Defilato in coda, in una corsa nella quale il glorioso Sol Incictus si dava da fare per quell'innata attitudine dell'anziano campione di Paolo Favero, Martello interveniva a grandi folate solo dopo il salto dell'ultima siepe e, complice un comprensivo calo di Sol, il suo rush appariva e si concretizzava imparabile. Terzo un regolare Rio Apache su Bukhari. Anche per Martello si potrebbero schiudere vie verso obiettivi più importanti, per Sol Invictus un passo avanti significativo e tutto quello che verrà sarà il benvenuto.

Nella prova per quattro anni sulle siepi atteso risalto di Lord E, nelle sicure mani di Jo Bartos e autoritario da cima a fondo sul compagno Spin a Disc ed un Mesa Arch non completamente convincente.
In apertura una stupenda Right from Wrong, a nove anni suonati, dopo essersi distinta su tutte le distanze in carriera, trovava tutta la grinta del mondo per rientrare agli avversari e vincere una corsa sulla breve distanza dei 1500 metri con Carrassi del Villar a tutto merito del trainer vecchia scuola Giorgio Romano. Seconda la cronometrica On the Trail su Anassarete.
Nella prova sul miglio altro sigillo per Riccardo Belluco, abile ad attendere e contrarre con l'allievo di Federica Tommasini il gran finale di Aperfectdaytofly, oggi giocoforza impostato all'attesa ma comunque in forma esplicita.


Se Lorenzo Chieregati si doveva accontentare in questa prova del posto d'onore, per il gentleman arrivava in chiusura di pomeriggio la grande soddisfazione ( la terza in carriera in pochi mesi e tutte a Merano) di siglare la prova tris/quartè /quintè in sella al suo Miron, presentatosi in condizione stellare al tondino di presentazione a tutto merito del trainer Gianluca Bastianelli . Subito ben posizionato, Miron metteva in campo altro passo nella fase finale per controllare agevolmente Oak Bluffs e l'atteso Madron un filo ostacolato al momento di produrre il massimo sforzo. Quarta la pure attesa Cavalla Selvaggia su Vankook calato proprio in fondo.

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