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La Maura, Aster Prav ancora vincente

08 gennaio 2019 - 16:47

Il resoconto delle corse di trotto disputate l'8 gennaio all'ippodromo Snai La Maura di Milano.

Scritto da Redazione

 

All’Ippodromo Snai La Maura di Milano è andato in scena il secondo convegno di corse al trotto del nuovo anno. Un martedì programmato su sette corse e con i riflettori puntati sui neo tre anni protagonisti del Premio Garland Lobell, sui 1650 metri. Bella conferma di Aster Prav: l’allievo di Carlo Belladonna, anche oggi affidato ad Andrea Guzzinati, ha prontamente replicato la vittoria ottenuta il 21 dicembre rendendosi intangibile al termine di un percorso di testa a media di 1.15. Falloso al debutto a Bologna, poi capace di rimediare la vittoria nonostante un avvio incerto nella precedente sortita milanese, oggi il figlio di Royalty For Life ha fatto tutto con estrema autorevolezza dando l’idea di essere un prospetto molto interessante. Ha corso bene anche Avasinis Jet, che al mezzo giro finale ha mosso sulle tracce del rivale superando diversi rivali e poi adeguandosi al secondo posto sull’outsider Abelinda, che ha fatto tesoro della posizione in corda.

Con una partenza perfetta, Solcio Zl e Michela Racca hanno subito messo una seria ipoteca sul Premio Emile Angus, la prova di apertura sui 1650 metri riservata a cavalli di cat.F: respinta la puntata iniziale di Sveva del Ronco, il cavallo allenato da Mauro Baroncini ha potuto giostrare il ritmo, quindi ha allungato in progressione quando si è profilata l’ombra di Tocquelville Fi e in retta ha staccato per vincere a media di 1.13.6. Uptown Kronos, superata nel lancio dal rivale, non è riuscita a minacciare il vincitore in retta, Vhat Love è finito in spinta in retta a far suo il terzo posto, mentre Tocqueville Fi ha sbagliato in retta quando però era in calo e probabilmente avrebbe perso in ogni caso il terzo posto.
 
Nel Premio Amour Angus, si è interrotta a cinque successi la striscia vincente di Zanella: seguitissima al betting, la cavalla di Santo Mollo è arrivata in leggero ritardo dietro l’autostart e nel tentativo di prendere partenza lanciata si è gettata di galoppo. Via libera allora per Zelante Op: il cavallo di Alex Gocciadoro guidato da Federico Esposito è filato facile al comando e dopo 600 metri tranquilli ha “sparato” un chilometro finale sul piede dell’1.12 con cui non ha lasciato scampo ai rivali, chiudendo a media di 1.13.8. Zagor Roc si è impegnato coraggiosamente all’esterno scendendo secondo ai 400 finali ma in retta il portacolori della scuderia Sant’Eusebio ha peggiorato l’andatura e si è gettato di galoppo lasciando così alle piazze Zeta Pritz e Zenalda, giudiziose alla corda.
Ritorno al successo per Vae Victis Club nel Premio Angus Hall: in una gara caratterizzata dalla lotta per il comando tra Urora e Unicum Bigi (quest’ultimo alla fine prevalente, ma dopo 400 metri in 27.9) e dall’errore della favorita Ultimaluna Grif sul brusco anticipo di Solista D’Esi dopo 600 metri, il cavallo di Manuele Matteini si è industriato al largo e nel finale è passato chiaramente, a media di 1.13.1, sul rivale di Manuel Galeazzi, che comunque ha corso con il massimo onore considerata la spesa iniziale. Rick del Duomo dalla terza pariglia ha mosso ai 500 finali e si avvicinato ai primi chiudendo al terzo posto.
 
 
Epilogo a sorpresa nel Premio Aligero, la “maratonina” a resa di metri per anziani di cat. F/G affidati ai gentlemen, con l’errore di Titanio Baldini a 50 metri dal palo quando era ormai avviato alla vittoria: il cavallo guidato da Carlo Ballotta si era sbarazzato sull’ultima curva di uno Stradivari Cub poco reattivo nonostante avesse giostrato a piacimento il ritmo. A beneficiare della vittoria è stato Ramon di Mira, con Dante Bosia in cabina di regia, che ha avuto qualche difficoltà a liberarsi dalle maglie del gruppo e ha poi inscenato bel finale vedendosi consegnata su un piatto d’argento la vittoria quando sembrava ormai doversi accontentare del secondo posto. Media di 1.17.8 sui 2720 metri per il cavallo allenato da Luciano Pasolini, prevalente su Stradivari Cub e su Ramses degli Dei.
 
 
Tre anni di scena nel Premio Magna Force con il primo successo in carriera per Anatra Jet: la portacolori della scuderia Sant’Eusebio, con Filippo Rocca in sediolo, ha mosso al mezzo giro finale per raggiungere A Modo Mio Bi, che aveva dettato il ritmo dal via, e sopravanzarlo facilmente in retta chiudendo a media di 1.16.9. A Modo Mio Bi non è apparso brillante all’epilogo considerato il percorso tutt’altro che impossibile ma ha mantenuto il secondo posto su Alex Piacqua Col, che si era industriato per buona parte del percorso all’esterno.
 
 
Corsa piuttosto caotica e arrivo spettacolare nel Premio Kenwood Scamper, una “reclamare” sui 1650 metri per cavalli di 4 anni che Zarina York ha risolto all’ultimo tuffo: terza in corda, la cavalla di Tiberio Cecere guidata da Flavio Martinelli si è liberata a metà retta e ha fornito finale ad effetto, strozzando l’urlo in gola a Zurro Zl che era appena passato su Zino Nof, che a sua volta all’ingresso in retta aveva superato Zigulì Roc.
 

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