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Leonardo Horse Project: Snaitech con l'arte rende omaggio al Cavallo di Leonardo

14 febbraio 2019 - 14:55

Leonardo Horse Project: una selezione di artisti internazionali rende omaggio al Cavallo di Leonardo protagonista della Milano Design Week 2019.

Scritto da Gt

In occasione dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, la maestosa statua bronzea del Cavallo di Leonardo custodita all’Ippodromo Snai San Siro è protagonista di un importante progetto di valorizzazione. Snaitech, società proprietaria dell’Ippodromo, celebra la ricorrenza con la realizzazione di riproduzioni in scala dell’opera, coinvolgendo importanti artisti italiani e internazionali a immaginare e a creare i Cavalli d’Artista che saranno prima accolti all’Ippodromo e successivamente esposti in luoghi della città di Milano legati al genio toscano.
Leonardo Horse Project, che prenderà il via il 10 aprile e si concluderà nel mese di novembre, è uno dei progetti scelti ed inseriti all’interno del palinsesto del Comune di Milano per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo.
“Questo progetto – spiega Fabio Schiavolin, Amministratore Delegato di Snaitech ha una duplice e importante valenza: da un lato valorizzare lo straordinario monumento equestre che abbiamo l’onore di custodire, portandone le copie in luoghi simbolo della città attraverso i Cavalli d’Artista, dall’altro a partire dalla settimana del design aprire l’area dell’Ippodromo ai milanesi proponendola come nuova location per l’intrattenimento e come centro di aggregazione per tutta la cittadinanza. Il Leonardo Horse Project non è un’iniziativa isolata, ma un importante passo del percorso avviato tre anni fa, quando abbiamo iniziato a lavorare al rilancio dell’Ippodromo Snai San Siro, dichiarato Monumento di interesse Nazionale. Da allora abbiamo fatto molta strada: attraverso concerti, eventi e iniziative dedicate ai cittadini di ogni età siamo riusciti a portare all’ippodromo oltre 500.000 visitatori e oltre 2.000 bambini delle scuole. Quest’anno puntiamo a fare ancora meglio, portando per la prima volta una
delle bellezze del nostro Ippodromo in città grazie all’invasione pacifica dei Cavalli
d’Artista”.

Leonardo da Vinci fu inventore scienziato, artista dotato di inesauribile curiosità, attratto da tutte le discipline artistiche e osservatore dei fenomeni naturali. L’inesauribile sete di ricerca e indagine nell’affrontare le sfide presentate dalla tecnologia e dai limiti dell’epoca avvicina la figura di Leonardo a quella del designer contemporaneo. È proprio questo particolare talento del genio di Vinci che Snaitech ha voluto omaggiare, celebrando Leonardo come primo designer della storia. A lui si devono infatti non solo opere pittoriche, scultoree e meccaniche, ma anche oggetti d’uso, innovativi e funzionali, in grado di essere motori di cambiamento nella società.
Proprio questa sperimentazione e versatilità hanno guidato le scelte curatoriali di Cristina Morozzi che ha selezionato talenti e artisti provenienti dal mondo del design, dell’arte, della moda e della tecnologia. I contenuti scientifici su Leonardo portano la firma del fisico Massimo Temporelli. A vent’anni dalla sua collocazione a Milano, il Cavallo di Leonardo diventa così fonte di ispirazione per gli artisti chiamati a immaginare e reinterpretare le riproduzioni del Cavallo all’interno di un progetto condiviso.
La curatrice Cristina Morozzi presenta così gli artisti al lavoro per rendere omaggio al genio di Leonardo: “Markus Benesch, noto per le sue installazioni policrome e per i suoi decori invasivi di tipo psichedelico; Marcelo Burlon, viandante culturale, commerciante di molti mestieri; Matteo Cibic, progettista eclettico, dalla inesauribile fantasia; Serena Confalonieri, creativa, abile nelle contaminazioni materiche e nell'utilizzare il design con suggestioni prese dal mondo della moda; Simone Crestani, artista del vetro, che soffia personalmente nel suo laboratorio in forme, prese al mondo vegetale e animale; Roberto Fragata, stilista che unisce l'eleganza di forme semplici ad accenni più audaci; Andrea Mancuso, dotato di un approccio narrativo, nutrito da riferimenti storici e di memoria; Vito Nesta, designer e progettista d’interni, abile illustratore di mondi onirici; Daniele Papuli, artifice di manufatti artistici in carta, che modella in forme complesse e spettacolari; Elena Salmistraro, che si distingue per un linguaggio figurativo elaborato e fiabesco; Mario Trimarchi, narratore epico in punta di matita; Marcel Wanders, promotore di una tendenza narrativa, venata da suggestioni di matrice gotica”.
Dall’inaugurazione del progetto - in data 10 aprile - per tutta la Milano Design Week i Cavalli d’Artista saranno esposti all’Ippodromo Snai San Siro nell’area che ospita la statua originale del Cavallo di Leonardo.
In occasione del Grand Opening l’Ippodromo verrà animato fino a tarda notte da un dj set di fama internazionale. Lo stesso giorno, negli spazi dell’ex selleria verrà inaugurata una mostra multimediale realizzata in collaborazione con il Museo della Battaglia di Anghiari sotto la curatela di Gabriele Mazzi, direttore dello spazio museale toscano. Gli studi anatomici sul cavallo, gli schizzi, i disegni e i cartoni preparatori della pittura murale mai realizzata da Leonardo della battaglia di Anghiari saranno il principio di un racconto che toccherà alcuni aspetti della personalità dell’artista e della sua formazione.
ll progetto prevede anche lo sviluppo di un’App con contenuti di realtà aumentata che permetterà al pubblico di inquadrare il Cavallo di Leonardo e i Cavalli collocati in città, attivando contenuti interattivi esclusivi su Leonardo e sugli artisti che hanno personalizzato le riproduzioni in scala dell’opera.

IL CAVALLO DI LEONARDO - Posizionato all’ingresso della Tribuna Secondaria dell’Ippodromo Snai San Siro, con oltre 7 metri di altezza e 10 tonnellate di peso, il Cavallo di Leonardo è una delle più grandi sculture equestri mai realizzate.
La maestosa opera - forgiata interamente in bronzo dall’artista statunitense Nina
Akamu nel 1999 - si ispira a un monumento equestre dedicato alla memoria di Francesco Sforza progettato da Leonardo da Vinci tra il 1482 e il 1493. Gli studi e l’interesse nei confronti dell’anatomia del nobile animale, portati avanti da Leonardo già in precedenza, divengono la base su cui sviluppare un’impresa monumentale: realizzare un cavallo quattro volte più grande del naturale in posizione retta, sostenuto solo dalle zampe posteriori. Sfortunatamente Leonardo non riuscì a completare l’opera perché, quando il calco in gesso era finalmente
pronto, i francesi invasero la città ed il bronzo destinato alla realizzazione del Cavallo
fu utilizzato per costruire cannoni per la difesa di Milano.
Nel 1977 Charles Dent, un pilota civile statunitense affascinato dalla storia del Cavallo mai compiuto, diede vita alla Leonardo da Vinci’s Horse Foundation che, cinque secoli dopo il progetto originale del maestro, attraverso una raccolta fondi, riuscì a portare l’opera a compimento. Il cavallo così realizzato da Nina Akamu venne donato alla città di Milano ed esposto presso l’Ippodromo Snai San Siro.
Diviso in sette parti, il Cavallo è arrivato nel capoluogo lombardo nell’autunno del 1999 e da allora accoglie i visitatori davanti alla scenografica cornice delle tribune di inizio secolo scorso.
 

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