skin

Ippodromo San Siro, allori per Pazzesco e Wait Forever

25 marzo 2019 - 08:38

Weekend all'insegna delle corse all'ippodromo Snai San Siro di Milano, successi per Pazzesco, Wait Forever e Presley.

Scritto da Redazione

 All’ippodromo Snai San Siro un fine settimana di corse che coincide con le Giornate di Primavera del Fondo Ambiente Italiano che anche quest’anno ha inserito nella lista dei 1100 luoghi più belli d’Italia lo storico ippodromo del galoppo di Milano. Tanti visitatori che hanno potuto godere dello spettacolo in pista con un programma diviso tra piano ed ostacoli. vittorie per Pazzesco nel Premio Spegasso e rientri eccellenti di Wait Forever e Presley. Ultimo saluto al trainer Mil Borromeo, prematuramente scomparso.

 

Ad aprire il pomeriggio il Premio Spegasso, una condizionata sui 3600 metri del percorso in steeple per cavalli di 4 anni: Pazzesco ha superato a pieni voti il primo esame tra gli ostacoli alti affrontando con autorevolezza il tracciato e finendo ancora in bella spinta, respingendo nel finale il favorito Leonardo Da Vinci (anche lui al debutto in steeple). Perfetto Alessio Pollioni in sella al portacolori della signora Lydia Olisova, che ha dunque confermato la sua predilezione per i salti. Al terzo posto Starman, battistrada dal via sino all’ingresso in dirittura, quando ha lasciato la ribalta ai due rivali.

 

Primo successo italiano per Brunch Royal nel Premio Aurora, la vendere sui 3000 metri del tracciato in siepi: al rientro da maggio, il cavallo di Josef Vana jr con Jiri Kousek in sella ha piegato nel tratto finale Option Be, che era passato all’ingresso in dirittura sul battistrada Amaranthus. Option Be ha salvato il secondo posto dal compagno di training Konig Samur, al debutto in Italia, impiegato all’estrema attesa e finito in bella spinta, mentre è caduto sull’ultimo ostacolo Blue Skimmer quando era ancora in lotta per un buon risultato.
 
Pronto bis per la scuderia Aichner nel Premio Bogliasco, la vendere sui 3600 metri del percorso in steeple per cavalli di 5 anni e oltre, e bis anche per la connection Josef Vana jr-Jiri Kousek. La classe non è acqua e il detto calza a pennello per la vittoria di Broughton: nonostante fosse al rientro da maggio 2018, il vincitore del Grande Steeple Chase di Milano del 2017 da fresco ha fatto valere uno spessore migliore rispetto ai rivali di giornata. Star Maker, a lungo battistrada, è tornato in retta vincendo la volata per il secondo posto.
Il programma in piano si è aperto con il Premio Poia, handicap sui 1000 metri in dirittura per cavalli anziani. Malgrado fosse al rientro dal giorno di Santo Stefano, Stealth Mode ha subito centrato il bersaglio: il cavallo di Cristiano Fais con Claudio Colombi in sella ha tenuto nel mirino il battistrada Solarolo, poi ai 300 finali ha cambiato marcia e si è staccato dai rivali. La regolarissima Stardestelle non è riuscita a seguire il rivale nell’allungo ma ha difeso il secondo posto da Chill Gioffry, finito in crescendo alla distanza su Munfarrid, rimasto invece un po’ sul passo nell’ultimo furlong pagando probabilmente peso e rientro. Solarolo ha detto basta ai 300 finali, Tekedici non è mai stato della partita perdendo presto contatto.
 
 
Nel Premio Oggiono, handicap di minima sui 1500 metri in pista circolare, è arrivata la nona vittoria in carriera (su 52 uscite) per la sempre brillante Ipazia, cavalla che a questi livelli raramente delude. Ben presentata per questo rientro dal suo preparatore Ridha Haboubi, la portacolori del signor Diego Grassetto ha trovato schema di corsa ideale, con Third Strike, Dream Spirit e Sambuca che hanno assicurato un’andatura sostenuta e con i primi due che hanno ancora sparato le ultime cartucce all’ingresso in dirittura: Ipazia si è avvicinata a centro pista e ai 200 finali ha piazzato la sua proverbiale zampata prevalendo su Comsi Comsa e Grand Moff Tarkin che erano passati sugli animatori ai 300 finali e sono terminati nell’ordine alle spalle della vincitrice. Al quarto posto Mujas, non troppo incisivo all’epilogo.
 
 
Bis per la connection Cristiano Fais-Claudio Colombi nel Premio Baitone, l’handicap di minima sui 2400 metri in pista circolare grazie al top weight Fil Fede Xam: in testa dal via, il portacolori della scuderia Emme International ha subito il pressing costante di Documentario ma è stato capace di mantenersi in vantaggio sino in fondo. Al secondo posto è emersa Amelin regolando Universo Sprite, mentre Documentario ha accusato la fatica nel finale chiudendo al quarto posto.
 
 
Ormai è assodato, quella di Milano è la pista d’elezione per Macho Wind: il cavallo del team Peraino si è imposto nel Premio Adda, l’handicap sui 1000 metri in pista dritta per cavalli di 4 anni, centrando la terza vittoria a San Siro. Con Fabio Branca in sella, il portacolori del signor Massimo Buccini nei 250 finali si è staccato in lotta con Sopran Willow prendendo sul rivale un leggero margine che ha poi conservato sino in fondo. Sopran Willow non aveva corso male domenica scorsa pagando uno schema contrario, è stato ripresentato ad appena sei giorni e il risultato ha dato ragione al suo team. A intervallo ha concluso al terzo posto Smartcastle, battistrada dal via.
 
 
Il “vecchio” Carolwood Drive ha messo il suo sigillo sul Premio Nova Milanese, l’handicap di minima sui 2000 metri in pista circolare che ha chiuso il convegno del sabato all’ippodromo Snai San Siro. Appostato a centro gruppo in una gara condotta a buon ritmo da Worst Enemy sotto il pungolo di Turandot, il grigio di Marco Gasparini ha trovato un comodo varco in retta e lo ha sfruttato a dovere passando poco prima dei 200 finali per mantenersi in vantaggio sino in fondo. All’allievo Giuseppe Cultraro, alla prima vittoria della carriera, il merito di aver portato al traguardo un soggetto non semplice, che ha spesso “fatto le carte” a esperti professionisti. Kazimier Fan, terzo dal via, ha provato ad anticipare il gruppo ma non è riuscito a parare la fiondata del vincitore chiudendo comunque secondo su Giufeum, finito bene a centro pista su Sutton, in buon recupero.
 
 
 
DOMENICA NEL SEGNO DI WAIT FOREVER E PRESLEY - In pista un convegno alla “romana” visto che nel programma erano inclusi il Premio Circo Massimo e il Natale di Roma, le due Listed ereditate da Capannelle. A reggere il cartellone Alduino Botti e Dario Vargiu che hanno monopolizzato la scena con un poker di successi a testa, tre dei quali ottenuti in coppia.
Partiamo dal Premio Natale di Roma, la Listed sui 1600 metri in pista grande, nella quale Checkmark, apripista per il vincitore del Parioli 2018, ha imposto una bella andatura dopo aver scavalcato Greg Pass: il primo a muovere a inizio dirittura è stato Poeta Diletto, prontamente pedinato da Wait Forever, mentre non ha saputo rispondere Villabate, l’altro atteso protagonista della vigilia: a metà dirittura il battistrada ha esaurito il suo compito, Poeta Diletto lo ha liquidato ma Wait Forever era subito lì a ridosso, carico come una molla, e infatti appena sollecitato da Dario Vargiu il figlio di Camelot è passato netto allungando con autorità .
Piccolo di mole ma generosissimo e tremendamente efficace nell’azione, Wait Forever ha fornito eccellente rientro centrando la quinta vittoria in undici uscite. Poeta Diletto si è dovuto adeguare al secondo posto dietro il compagno di training, Greg Pass ha chiuso terzo davanti all’alleato Villabate, nettamente al di sotto della attese.
Decisamente più “tattico” è stato lo svolgimento del Premio Circo Massimo, la Listed sui 2000 metri in pista grande: com’era prevedibile, Presley (training di Alduino Botti) è andato in breve in avanti e ha potuto impostare il suo ritmo, ben gestito da Carlo Fiocchi non ha ceduto di un metro in retta e ha centrato il bersaglio dimostrando di essere già su uno standard apprezzabile. Alla quarta uscita, Azzurro Cobalto ha perso l’imbattibilità ma con attenuanti e soprattutto dimostrando di essere all’altezza di due quotati rivali. Anche Time To Choose ha pagato lo svolgimento tattico, comunque è lì, terzo a ridosso, e sicuramente la corsa gli servirà per affinare la condizione per i prossimi ingaggi, mentre Sir Vales si è eclissato a inizio dirittura quando il ritmo si è impennato.
 
 
Ad aprire il convegno il Premio Nure, un handicap sui 1400 metri in pista dritta per femmine di 4 anni e oltre: Dario Vargiu ha subito piazzato la zampata con Eufemia, ma la portacolori della scuderia Quafin allenata da Alduino Botti ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per venire a capo di una coriacea Kha Zix, che ha opposto una fiera resistenza nei 400 finali. Terza a ridosso Abbey Road, finita forte al largo di tutti dopo corsa d’attesa; Wake Gold è un po’ calata nell’ultimo furlong, poco incisiva Gabriella.
 
Nel Premio Missaglia, handicap per cavalli di 3 anni sui 1500 metri in pista media, è arrivata la prima vittoria della carriera per Universal Secret: la portacolori Dioscuri ha scortato dal via Sharkattack aumentando il pressing in retta per passare ai 300 finali e tenere in rispetto I Believe In You, regalando a Dario Vargiu e Alduino Botti il bis immediato. I Believe In You ha provato la rincorsa comportandosi comunque bene. Houskhel è stato lì a giocarsela con il rivale di Goldin fino all’ultimo furlong calando nei 100 metri finali, rimontato all’interno da Natam (un po’ preso in velocità ai 400 finali) e da Its A Good Deal all’esterno.
 
Bloody Love non aveva mai corso sui 1200 metri, più in generale non aveva mai provato la pista dritta, ma il portacolori della Razza Latina si è dimostrato adattissimo al tracciato risolvendo di forza il Premio Cloridano, HP per cavalli di 3 anni, altra tradizionale prova romana: con Pierantonio Convertino in sella per il training di Endo Botti, il figlio di Rip Van Winkle ha allungato ai 300 finali in coppia con Jeeg Robot e nell’ultimo furlong ha preso chiaramente la meglio sul rivale finendo ancora in bella spinta. Terzo posto per Fair Excel, unico a tenere il passo dei primi due, mentre l’atteso Boccioni non ha saputo cambiare marcia ai 300 finali chiudendo al quarto posto.
 
Ben rientrato otto giorni fa nel Premio Apertura, Belkhab ha risolto in maniera perentoria il Premio Terdoppio, l’handicap sui 1400 metri in dirittura per cavalli di 4 anni e oltre: in seconda linea in scia a Lost Angel, il cavallo di Natalino Urracci non appena ha trovato il varco ha piazzato allungo imparabile staccandosi netto dai rivali, regalando a Dario Vargiu in versione “cannibale” il quarto successo del pomeriggio. Un ottimo Ragstone Sand è emerso al secondo posto su Brillante Blu, a sua volta finito bene tra i cavalli.
 
 
Secondo successo su tre uscite per Passion Return, un erede da Casamento che, da quanto fatto vedere nel Premio Macherio che ha chiuso la domenica milanese, potrebbe avere margini ulteriori di miglioramento. Poco considerato nonostante il bel successo varesino su cui restava, l’allievo di Gianluca Verricelli montato da Pasquale Emmanuele ha trovato un treno di corsa molto sostenuto e in retta ha piazzato una bella progressione passando di slancio ai 200 finali. Lodai non è riuscito a parare l’avanzata del vincitore ma è emerso al secondo posto su Address Dream, unico degli animatori della prima parte a reggere sino in fondo. Van Winkle è avanzato in curva ma ai 400 finali non è riuscito a venire ulteriormente avanti.
 
 
Anche l’ippodromo Snai San Siro ha voluto omaggiare la figura di Mil Borromeo osservando un minuto di silenzio al tondino della terza corsa in onore del grande trainer milanese prematuramente scomparso: in segno di lutto, in tutte le corse i fantini hanno indossato un cap nero.

Articoli correlati