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Ippodromo San Siro, weekend di vittorie per Mission Boy e Mezajy

08 aprile 2019 - 08:14

Tra i vincitori delle corse del weekend all'ippodromo Snai San Siro di Milano ci sono Mission Boy nel Gardone e Mezajy nel Premio Celeste Citterio.

Scritto da Redazione

 

Quello appena concluso è stato un intenso weekend di corse per l'ippodromo Snai San Siro di Milano, con le vittorie di Mission Boy nel Gardone e Verde e Rosa nel Seregno (sabato 6 aprile) e di Mezajy nel Premio Celeste Citterio (il 7).

 

 

LO STILE DI MISSION BOY - All’ippodromo Snai San Siro di Milano sabato 6 aprile incentrato sui Premi Gardone e Seregno, oltre alle altre cinque prove in programma. Il rientro di Mission Boy era il leit-motiv di questa edizione del Gardone, la Listed sui 1600 metri in pista grande per maschi e castroni di tre anni. Ben presentato in questa prima uscita dalla vittoria nel Gran Criterium Gr. 2 del 21 ottobre, il portacolori della Blueberry ha superato brillantemente anche l’esame della pista centrando la quinta vittoria in altrettante uscite: dopo qualche piccola divagazione durante il percorso, in retta Mission Boy (che rendeva tre chili e mezzo ai rivali) si è presentato in maniera molto comoda su Zoman, che era passato in vantaggio ai 400 finali, e appena richiesto dal suo interprete Carlo Fiocchi è passato facilmente nell’ultimo furlong.
Il ruolo di capofila della generazione ne esce ulteriormente rafforzato, e adesso si può puntare con la massima fiducia al Parioli. Si è ben comportato anche Zoman, ultimo ad arrendersi alla superiorità del rivale, mentre Siculi dall’ultima posizione ha guadagnato lungo lo steccato risalendo al terzo posto, seppure a lunghezze dai primi.
 
 
 
LE FEMMINE NEL PREMIO SEREGNO - L’altra Listed è stata il Premio Seregno, sempre sui 1600 metri di pista grande, riservata alle femmine di 3 anni naturalmente con vista sul prossimo Regina Elena: la linea della maiden del 20 marzo si è confermata estremamente valida, ma i valori sono stati ribaltati e Verde e Rosa si è presa una netta rivincita su Stone Tornado: con Fabio Branca (al secondo centro del pomeriggio) in sella, la portacolori della scuderia Incolinx si è limitata a scortare la rivale fino ai 400 finali, poi quando si è accesa la bagarre ha fatto valere chiaramente le sue ragioni mostrando un sensibile progresso rispetto alla precedente uscita, a tutto merito del lavoro svolto dal suo preparatore Nicolo’ Simondi.
Stone Tornado ha agito in testa come già aveva fatto nel vittorioso debutto ma stavolta si è dovuta inchinare alla coetanea. Dietro alle due hanno agito sin al via Lampoflex e Lamaire che si sono disputate il terzo posto, andato alla portacolori della Dormello Olgiata che però non è riuscita ad inserirsi nel discorso vittoria.
 
Fresco della prima vittoria della carriera (ottenuta appena domenica scorsa a Capannelle), Land of Giant si è prontamente confermato nel Premio Dolzago, l’handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli di tre anni: terzo dal via, sempre in controllo della situazione, il portacolori della scuderia Dioscuri, oggi con Dario Vargiu in sella, non ha avuto difficoltà nell’ultimo furlong ad imporre la legge del più forte su Sopran Dante che aveva provato vanamente ad anticiparne le mosse portandosi ai lati del battistrada Like Nowhere Else a inizio dirittura: il cavallo del team Gonnelli ha difeso il piazzamento dal recupero a centro pista di Lodai, mentre Like Nowhere Else ha concluso al quarto.
Il Premio Germignaga, la condizionata per femmine di 4 anni e oltre, ha visto il ritorno al successo de La Base: con Fabio Branca in sella, la portacolori del signor Gaetano Ledda è stata autrice di una bella progressione a centro pista con cui ha regolato Key Master, che era passata ai 400 finali, e Great Aventura, che ha qualcosa da recriminare perchè la vincitrice una volta passata si è appoggiata verso l’interno e così facendo ne ha ostacolato l’azione, non certamente in ottica vittoria ma nella lotta per il secondo posto con Key Master. La giuria dopo inchiesta ha convalidato l’ordine di arrivo. La tedesca Lady Magic ha corso da leader ma è calata in retta, così come Trixibelle che l’aveva pedinata dal via.
A 7 anni suonati, Pensierieparole è ancora un fior di velocista e in particolare a San Siro sa regalare grandi emozioni, lo ha fatto per l’ennesima volta nel Premio Oleggio, la condizionata sui 1000 metri per cavalli anziani: toltasi un po’ di ruggine nella prova di rientro del 17 marzo, il cavallo allenato da Bruno Grizzetti con il fido Silvano Mulas in sella ha piazzato una stoccata micidiale nell’ultimo furlong con cui non ha lasciato scampo alla pur valida Buonasera, animatrice sin dalle fasi iniziali insieme a Zan O’Bowney, You Better Run e Intense Life, poi calati. Al terzo posto è emerso l’attendista Zapel, mentre è finito fortissimo al quarto posto Swallow Street, evidentemente su una distanza troppo breve per le sue caratteristiche.
Cavalieri e amazzoni protagonisti nel Premio Degli Amatori, sui 1400 metri in pista dritta: nonostante il percorso inedito, Cape Baba è riuscito a spuntarla su Dress Drive, che invece del tracciato è un comprovato specialista: forse proprio per questo Antonio Ferramosca in sella al vincitore ha preso come punto di riferimento il rivale montato da Samuel Longo, e i due hanno dato vita ad un vibrante testa a testa nei 300 finali risolto di misura dal toscano, mentre più indietro George Rooke ha battuto Gaval, leader iniziale, per il terzo posto.
Nel Premio delle Scuderie, handicap sui 1600 metri in pista media per cavalli di 3 anni, un tonico Royal Gunner, con Claudio Colombi in sella, ha saputo piegare di forza Stay Strong, che si era profilato in vantaggio ai 400 finali superando il battistrada Rock of Paloma. Prima vittoria in erba per il cavallo allenato da Michelino Bebbu, che in precedenza aveva firmato due successi sulla sabbia a Varese ma che non era affatto dispiaciuto nel Calvairate. Rock of Paloma ha conservato il terzo posto.
 
 
PREMIO CELESTE CITTERIO SOTTO I RIFLETTORI - All’ippodromo Snai San Siro domenica condizionata dalla pioggia ad intermittenza in un programma diviso tra piano e ostacoli. La prova di cartello è stata il Premio Celeste Citterio, condizionata per cavalli di 5 anni e oltre sui 3600 metri del percorso in siepi, tradizionale prova di preparazione alla Gran Corsa Siepi, nella quale si guardava a Morning Star e Live Your Life, pedine delle due scuderie “imperanti”, rispettivamente la scuderia Aichner e Christian Troger.
Invece a spuntarla è stato il terzo incomodo Mezajy, che veste la giubba altrettanto gloriosa di Paolo Favero e che alla fine si è imposto con pieno merito: con un perfetto Alessio Pollioni in sella, Mezajy ha seguito da vicino il battistrada Morning Star per sferrare l’attacco sulla piegata, insistere e infine piegare la resistenza del rivale nel tratto ultimo. Live Your Life sul cambio di ritmo è sembrato in leggera difficoltà ma è comunque rimasto a contatto e ha chiuso terzo a ridosso, mentre gli altri due si sono staccati progressivamente.
Anche l’apertura di riunione era dedicata ai saltatori, e ha regalato uno spettacolare arrivo a tre: sugli impegnativi 4000 metri del percorso cross country del Premio Cossato, la condizionata per fantini e amatori, ne sono stati protagonisti Lunatorio, leader per gran parte del percorso, insieme ad Hades e e Nando che lo hanno incalzato nel tratto finale; ed è stato proprio quest’ultimo, Josef Bartos in sella per il training di Josef Vana jr, a prendere la meglio sull’ospite presentato da Jana Novakova; Mentore è invece calato nel tratto finale, forse soffrendo la distanza.
 
L’ultima prova in ostacoli del pomeriggio è stata il Premio Madesimo, una vendere in siepi sui 3000 metri, che ha registrato la vittoria di Noisemaker: ben montato da Niklas Loven, il cavallo allenato da Davide Pacifici ha seguito da vicino Amaranthus e Spin A Disc, che hanno dettato il ritmo in coppia, per passare in vantaggio sulla diagonale breve, allungare in progressione e staccare nel tratto ultimo. Sulla caduta di American History sull’ultimo ostacolo e sul calo di Amaranthus, è emerso al secondo posto Option Be.
Il programma in piano si è aperto con un arrivo tutto al femminile: My Grey Hope e Varelsa si erano già incontrate sulla sabbia a Varese e in quella occasione la grigia di Valeria Toccolini aveva preso la meglio, ma sui 1200 metri in pista dritta del Premio Agogna, l’handicap per cavalli di 3 anni, la cavalla allenata da Bruno Grizzetti si è rifatta sulla rivale che pure ai 250 finali si era presentata col piglio della vincitrice passando anche in leggero vantaggio: sotto la spinta di Silvano Mulas, la portacolori della Immobiliare Casa Paola è però riuscita a rientrare con grinta. Più indietro l’altra femmina Rapture ha regolato Sopran Speedsol, battistrada iniziale, per il terzo posto.
Nonostante il top weight, Battle Commence ha imposto la sua legge nel Premio Cogliate, l’handicap sui 1700 metri in pista grande per cavalli di 4 anni e oltre: con Ivan Rossi in sella, il cavallo di Eugenio Goldin si è avvicinato progressivamente a centro pista e ha poi cambiato marcia ai 300 finali, agguantando e sorvolando nell’ultimo furlong Zampa di Velluto che era passata ai 250 finali sul battistrada Mister Maestro. Strettissimo l’arrivo per il terzo posto, con Ragstone Sand che filtrando tra i cavalli e nonostante un percorso poco pulito è riuscito a rimontare all’ultimo tuffo Stundaiu e Mister Maestro.
 
Bella conferma di Stardestelle nel Premio Nero, l’handicap sui 1200 metri per cavalli di 4 anni e oltre: con Silvano Mulas (al secondo centro del pomeriggio), la cavalla di Luciano Vitabile ha guadagnato il comando e con un allungo perentorio ai 300 finali si è resa intangibile per i rivali. Il secondo posto se lo sono conteso Abbey Road e Yakima, terminate vicine nell’ordine su Stealth Mode, che invece è leggermente calata nel finale.
Bis anche per Ivan Rossi nel Premio Cesate, la reclamare sui 1700 metri in pista media per cavalli di 3 anni, stavolta con la giubba della Dioscuri: Ravarino ha confermato il pronostico passando in vantaggio a traguardo lontano e tenendo in rispetto i rivali sino in fondo. Regina Baia e Red Desert si sono lanciati all’inseguimento del fuggitivo e si sono disputati il secondo posto, andato di misura alla femmina.

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