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Ippodromo San Siro, vittorie per Way To Epsom e The Conqueror

17 giugno 2019 - 07:29

Way To Epsom nel Premio Tramuschio e The Conqueror nel Premio Bersaglio: sono loro i vincitori delle prove principali del weekend all'ippodromo Snai San Siro di Milano.

Scritto da Redazione

 

Doppio appuntamento con le corse all'ippodromo Snai San Siro di Milano il 15 e 16 giugno.

Se sabato a spiccare è stata la vittoria di Way To Epsom nel Premio Tramuschio, domenica gli applausi sono stati tutti per The Conqueror, che ha dominato il Premio Bersaglio.

 

IL SUCCESSO DI WAY TO EPSOM - All’ippodromo Snai San Siro sabato di belle corse con a reggere il cartellone due condizionate sui 1400 metri in pista media per cavalli di 2 anni, divisi per sesso, molti dei quali alla prima esperienza con la curva (e si è visto). A scendere per primi in pista i maschi e castroni nel Premio Tramuschio dove, segnando un netto progresso rispetto alla prova di esordio, Way To Epsom ha messo tutti nel sacco. Forse un po’ sottovalutato dai rivali, il portacolori della scuderia Fert in testa ha potuto gestire il ritmo nella fase intermedia, Nicola Pinna è stato bravo ad approfittare della situazione e quando gli ha richiesto l’allungo, il cavallo di Gianluca Verricelli ha risposto all’attacco del deb Coccoloba e poi a quello interno di Aurelius In Love mantenendosi in vantaggio sino in fondo. Forza Abruzzo ha scortato il leader dal via calando a metà dirittura, Air Comfort in curva sul rallentamento è parso in difficoltà , si è riorganizzato ma non è riuscito a recuperare sui primi, come anche Folki.

 

FEMMINE, 3 E 4 ANNI - Dopo i maschi, ecco le femmine in azione nel Premio Boffalora, con la terza vittoria su quattro uscite per l’ospite Triana: l’allieva di Vincenzo Fazio in retta è avanzata progressivamente a centro pista e ai 100 finali, sotto la spinta di Silvano Mulas, ha piazzato un notevole cambio di marcia travolgendo Frequent Flyer che ai 250 finali aveva superato Elysees Mumtaza e la battistrada Kilmokea. La deb Dorotea, non brillante al via, non è riuscita a farsi avanti in retta.
In chiusura due handicap di pari dotazione sui 1000 metri in pista dritta. Nel Premio Secchia, per cavalli di 4 anni e oltre, Yakima trovava un meritato primo piano dopo una lunga serie di ottime prestazioni, non sempre premiate con il giusto merito: in una gara scandita da Stealth Mode e Giocoforza che davano vita ad una brillante frazione iniziale, la portacolori della Lupayaro allenata da Diego Dettori prendeva posizione a centro pista e nei 200 finali piazzava la stoccata vincente, con un perfetto Antonio Fresu in sella. Magdalene Fox non riuscita a parare l’affondo della vincitrice e doveva adeguarsi al secondo posto, Cracking Art finiva in crescendo al terzo su Stealth Mode e Giocoforza.
Il Premio Seveso è stato invece riservato ai purosangue di tre anni: con Gabriele Cannarella in sella, Twilight Eclipse si è mantenuto a ridosso delle prime posizioni trovando il varco ai 250 finali e piazzando scatto imparabile con cui ha travolto Sopran Willow, che era passato ai 400 finali sul calo di Barbegazi: il cavallo di Bruno Grizzetti ha comunque difeso il secondo posto da Artair. Axcelerator ha subito un leggero intralcio al via ed è stato costretto ad inseguire finendo bene ma senza spazio.
Il team Vitabile era già andato a segno nel pomeriggio siglando la prova di apertura, la Coppa della Sire riservata ai i cavalieri e alle amazzoni: tutto facile per il favorito Voice of Love, che si è visto spianare la strada dal duello prolungato tra Meyandi e Red Painter: terzo dal via, il portacolori di Giusy Guida allenato da Luciano Vitabile e montato da Simone Vitabile si è avvicinato in retta per passare ancora in mano ai 450 finali e allungare sicuro, mai minacciato dai rivali. Re Manfredi ha provato a seguirne le mosse ma si è dovuto accontentare di piegare per il secondo posto il generoso Meyandi.
Nel Premio Scuderia Belforte, l’ultima maiden della stagione per i tre anni prima della pausa estiva, Star Fruit e Dario Vargiu hanno relegato all’ennesima piazza d’onore (la quarta consecutiva) il favorito Thunderstorm: sui 1800 metri della pista circolare, la portacolori della scuderia Effevi si è posizionata ai lati del battistrada Willy Il Coyote, ai 250 finali è passata in leggero vantaggio e poi ha risposto colpo su colpo agli attacchi del rivale allenato da Cristiano Fais. Buon terzo posto con finale incisivo per King Umbert, venuto a regolare Sir Maxalot e Willy Il Coyote.
 
 
LA DOMENICA DI THE CONQUEROR - All’ippodromo Snai San Siro convegno domenicale altamente spettacolare con sei corse di alta qualità ma anche un numero elevato di partenti. Insomma, una vera manna per appassionati e scommettitori che hanno potuto assaporare al centro del pomeriggio una bellissima edizione del Premio Bersaglio, la Listed per velocisti sui 1200 metri in dirittura che quest’anno ha fatto registrare la presenza di ben quattordici concorrenti. “Impressionante” cosi’ possiamo definire la prestazione di The Conqueror: il portacolori della New Age aveva dominato la prova di preparazione e ha saputo ripetere il clichè di corsa e lo standard contro alcuni tra i migliori velocisti attualmente in circolazione: l’allievo di Alduino Botti è in possesso di frazioni micidiali, scatta come una molla all’apertura delle gabbie e sa chiudere in maniera altrettanto efficace, è insomma il prototipo del perfetto velocista: anche domenica con Dario Vargiu in sella ha conquistato in un amen comando e steccato, ha galoppato dando l’impressione di essere sempre in controllo e ai 250 finali, quando ha ingranato la quinta, si è capito subito che la corsa era chiusa almeno per il discorso vittoria. Dominio assoluto, dal primo all’ultimo metro, e terzo successo su quattro gare in questo brillantissimo 2019 per il figlio di Excelebration. Alle spalle del vincitore Endo Botti ha piazzato due suoi allievi: Trust You ha confermato la sua solidità a questi livelli rimontando per il secondo posto il compagno di allenamento Bloody Love, vera sorpresa della prova: il 3 anni della Razza Latina è stato sui primi sin da via, ha tenuto bene sull’allungo del vincitore conservando il terzo posto. Solo quarto Foot of King, che dopo aver agito in scia a Buonasera ha provato a muovere ai 400 finali però senza mai dare l’impressione di poter impensierire il vincitore. La cavalla di Giannotti ha invece pagato i chili ricevuti per la strepitosa vittoria nel Tudini calando ai 400 finali. Da appuntarsi per le prossime uscite il ritrovato Siculi, terminato quinto a ridosso senza troppo spazio nel finale.
 
 
SPETTACOLO NEL PREMIO STRESA - Ad aprire il convegno sono state le femmine di 3 anni e oltre impegnate nel Premio Giovanni Miliani, handicap sui 2000 metri in pista media: alla quarta uscita sulle nostre piste, ha colpito duro Qool dando ragione a Paolo Aragoni (trainer e proprietario) per aver voluto affrontare la trasferta: con Federico Bossa in sella e con un peso invitante, la figlia di Soldier Hollow ha corso coperta il più a lungo possibile, poi ai 300 finali ha trovato il varco, si è ingambata sorvolando Lorenda e rispondendo bene all’attacco di Eugubina. Quest’ultima ci ha provato sino in fondo chiudendo seconda su Lorenda, passata ai 300 finali ma all’epilogo poco incisiva anche per via del peso. Quarta finendo in crescendo Avamac, in calo Sugar Beat dopo aver corso al comando, incapace di cambiare passo Boule de Noel che aveva scortato la battistrada, poco incisiva come spesso le capita Dollar Exchange.
Arrivo spettacolare nel Premio Stresa, l’ultima maiden della stagione per i 3 anni prima della pausa estiva, sui 1400 metri in pista media: Cà del Re ha provato a onorare il pronostico andando al comando, il cavallo di Bruno Grizzetti in retta ha dovuto allungare sotto il pungolo di Hidden Horizon, i due hanno dato vita ad un prolungato testa testa che nei 100 finali ha visto aggiungersi Spirit Noir: terzo dal via, il cavallo di Melania Cascione aveva mosso ai 400 finali, nell’ultimo furlong ha trovato la giusta azione piazzando il guizzo vincente proprio nelle ultime battute: in sella, con una “pennellata” delle sue, Fabio Branca. Ottimo e mai domo Hidden Horizon, che non tarderà a trovare la sua corsa e che alla fine ha vinto il suo duello con Cà del Re: quarto con finale promettente Al Berto Back.
 
 
CONFERME E SORPRESE - Da mago delle grandi periziate, Marco Gasparini dopo il San Siro Classic con Un Bluffeur si è messa in tasca anche la Finale del San Siro Mile grazie ad un Fit For Fun presentato all’appuntamento nelle migliori condizioni: quarto dal via, il portacolori del signor Matteo Coresi in retta si è lanciato sulle tracce del battistrada Dress Drive, che intanto si era scrollato di dosso Fine Dream, e nei 100 finali ha preso chiaramente la meglio: in sella Dario Di Tocco. Dress Drive ha salvato il secondo posto dal finale molto incisivo di Golden Vocalist, avanzata a larghe folate lungo lo steccato: quarta Grand Moff Tarkin, seconda all’interno e a lungo senza spazio ma poi non troppo incisiva quando ha trovato la luce. A ridosso ha concluso A Few Good Men su Dreaming of You e sulla favorita Oakville, autrice di finale efficace ma tardivo.
Nel Premio Gian Giacomo Trivulzio, Handicap Limitato sui 1800 metri in pista media, seconda vittoria nelle ultime tre uscite per Ser Geims, soggetto in netta ascesa e in grado di crescere ancora. Cavallo di carattere, l’allievo di Ridha Haboubi ha trovato un feeling perfetto con Ivan Rossi, che già lo aveva montato in occasione del precedente successo e che evidentemente sa ben interpretarne le asprezze caratteriali. Nelle posizioni di coda, il portacolori del signor Calderara è avanzato progressivamente in retta e nei metri finali ha agguantato e battuto il battistrada e favorito Sabatelli: anche il dormelliano ha mostrato qualche difesa caratteriale esponendosi alla rimonta del rivale. Molto stretto l’arrivo per il terzo posto con Say You Do, dopo percorso non troppo favorevole, che al largo ha preceduto di stretta misura No Pasaran e Lucky Loser.
Promettente a 3 anni, quando era terminato secondo nel Filiberto per poi tentare l’avventura nel Derby, Old Fox sembrava stentare a ritrovare la verve dei giorni migliori: domenica, su un terreno scorrevole che non è il suo preferito, il portacolori della Ste.Ma. è tornato a piazzare la zampata siglando una edizione spettacolare del Premio Trenno, l’Handicap Principale sui 1800 metri in pista grande valido come TQQ che ha chiuso la giornata a Milano. Con Fabio Branca (al bis nel pomeriggio), il cavallo allenato da Alduino Botti è avanzato tra i cavalli in retta, si è fatto spazio ai 400 finali lanciandosi all’inseguimento di Law Power che intanto era passato in vantaggio superando il battistrada Allimac: il cavallo di Riccardo Santini una volta al comando si è un po’ piantato, Old Fox così è passato di slancio nell’ultimo furlong tenendo in rispetto Bharuch, altro soggetto ritrovato. Terzo posto con bel finale per Sun Devil, mentre Allimac è tornato su Law Power battendolo per il quarto posto.

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