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Venerdì di emozioni negli ippodromi Snai di Milano e Montecatini Terme

14 settembre 2019 - 07:49

Venerdì 13 settembre all'insegna delle emozioni negli ippodromi Snai: a La Maura di Milano Babirussa Jet la spunta nel Premio Louvre, al Sesana di Montecatini (Pt) tris di vittorie per Gennaro Casillo e Antonio Di Nardo.

Scritto da Redazione


Tante le corse di trotto in programma negli ippodromi Snai venerdì 13 settembre. Ecco i risultati per La Maura di Milano e il Sesana di Montecatini Terme (Pt).


A LA MAURA PROVA DI FORZA DI BABIRUSSA JET - All’ippodromo Snai La Maura di Milano il convegno di corse al trotto del venerdì ha visto la connection Tiberio Cecere-V.P. Dell’Annunziata continuare a dettar legge nelle prove riservate ai puledri di 2 anni. Uno strike-rate impressionante, che crediamo non abbia eguali in Europa e probabilmente nel mondo, a testimonianza del lavoro eccezionale svolto dal trainer aversano in collaborazione con il suo “braccio armato”. Nel Premio Louvre, Babirussa Jet ha confermato tutte le sue potenzialità, girando all’esterno per oltre un chilometro alla battistrada Barbarachiara Fi: spicca il penultimo quarto in 28.5 con il quale la figlia di Pine Chip ha messo alle corde la rivale per passare in retta a media di 1.15.8. Secondo successo su tre uscite per questa promettente portacolori della signora Paola Maria Monja Agnello, che sarebbe probabilmente imbattuta senza uno sfortunato agganciamento patito nella prova di debutto. Barbarachiara Fi si è dovuta inchinare ad una rivale al momento più forte, mentre a intervallo Blondie Jet ha concluso al terzo posto.Anouk Grad non ha avuto grosse difficoltà a rispettare il ruolo di favorito nel Premio Martin Prav, la “reclamare” sui 1650 metri per cavalli di 3 anni affidati ai gentlemen: con la consueta interpretazione“grintosa” di Monica Gradi, il figlio di Exploit Caf ha sfondato dopo 600 metri su Armoric e ha proseguitosicuro sino al traguardo, tagliato a media di 1.15.1. Armoric è calato in retta, così la volata per il secondoposto ha visto emergere Animo Tur su Allegra Dipa.Il Premio Vi Dor l’ha risolto da opportunista Ser Giti, sfruttando il “lavoro sporco” di Tuberosa: terzo dal via, il cavallo allenato e guidato da Francois Conigliaro si è liberato ai 500 finali prendendo la scia della rivale che intanto stava “cucinando” a fuoco lento il battistrada Vodka Lemon, e in retta ha piazzato scatto imparabile passando a media di 1.15.4. Tuberosa non ha avuto la forza di parare l’affondo del rivale ma ha conservato il secondo posto da Usiku, finito bene dopo essersi liberato tardi. Victor Leo non ne ha voluto sapere di impegnarsi, è sembrato in crisi a traguardo lontano per poi riprendersi almeno in parte in retta tornando al quarto posto.Il Premio Oreste, la maratonina a resa di metri sui 2700 metri per cavalli di cat. D/E, ha premiato lospecialista Noble Nord Fro. In testa in meno di 700 metri, il cavallo di Andrea Sarzetto guidato da AndreaFarolfi ha potuto gestire a piacimento il ritmo, visto che solo nell’ultimo giro Uragano Steccaa ha mossoall’esterno: a quel punto però il battistrada ha cambiato registro e sull’ultima curva ha salutato i rivali perimporsi solitario a media di 1.15.7 sui 2700 metri. Uncle Nico, che gli aveva concesso strada, ha conservato ilsecondo posto a intervallo, mentre Tinto del Nord ha chiuso al terzo.Nel Premio Patrick, Zodiac Dany Grif al comando l’ha presa un po’ troppo allegra, volando i 600 iniziali in43.6 e il km in 1.13.6: Zia Teresa l’ha pedinato da vicino e ai 300 finali ha colto in difficoltà il rivale, passando chiaramente in retta a media di 1.13.9 con in cabina di regia il suo preparatore Max Castaldo. Zodiac Dany ha prestato il fianco all’agguato della rivale ma sul vantaggio acquisito sul resto del gruppo ha conservato il secondo posto: Zandroz dopo un arresto sull’ultima curva è tornato al terzo rimontando Zeus Ross. Sfortunato al debutto a Torino, dove però si era esibito in un bel recupero prima di tornare a sbagliare, alla seconda uscita Aldoc Dr non ha fallito il bersaglio nel Premio Defilé, la maiden per cavalli di 3 anni. Il figlio di S J’s Caviar ha dato sfoggio di un potenziale interessante per la categoria odierna: dopo aver seguito nella risalita esterna Alonso, il cavallo allenato e oggi interpretato da Fausto Barelli ai 600 finali ha messo la freccia a destra, ha liquidato il gruppo con un solo parziale e si è poi mantenuto in vantaggio sino in fondo tagliando il traguardo a media di 1.15.2. Aquila ha provato ad avvicinarsi al rivale ma in retta si è dovuta adeguare alla piazza d’onore guardandosi dal bel recupero di Amour dell’Olmo. Pochi argomenti per la battistrada Annette del Sauro al mezzo giro finale. Chiusura all’ippodromo Snai La Maura, con il Premio Ora D’Oblio, una prova sui 1650 metri per anziani di cat. G. Seppure al rientro, Vangog dei Veltri ha dimostrato di parlare un’altra lingua rispetto ai rivali di giornata: l’allievo di Matteo Restelli guidato da Cesare Ferranti è andato in testa dal 7, ha percorso metà gara in un comodo 1.02 e ha poi allungato in scioltezza per vincere a media di 1.16.1. Sauvage Roc ha corso all’esterno in scia a Volartyl, ai 400 finali ha provato ad avvicinare il battistrada ma in retta è un po’ calata e ha subito la rimonta di Tre Stelle, autrice di buon rientro.


BACCANI FA LA VOCE GROSSA A SESANA -  All’ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme le corse tornano con la programmazione del pomeriggio a pochi giorni dalla chiusura della stagione. È stato un venerdì nel segno di Gennaro Casillo e Antonio Di Nardo. La coppia campana ha calato un bel tris di vittorie, centrando anche la prova più interessante del convegno, il Premio Toscana Auto Collection, grazie all’interessante Baccani, alla seconda vittoria su quattro corse disputate. Il portacolori del signor Franco D’Uva ha risolto in retta il duello annunciato con Baciodidama Font: quest’ultimo aveva conquistato il comando provando a graduare il più possibile (metà gara in 1.01.5), poi nel mezzo giro finale ha aumentato il ritmo nel tentativo di togliere lo spunto al rivale, che sulla penultima curva ne aveva guadagnato la scia sul calo di Be Love Op: in retta Antonio Di Nardo ha lanciato il suo allievo in open stretch e Baccani ha piegato chiaramente il rivale, a media di 1.15.5. A intervallo Begonia Jet è emersa al terzo posto, con gli altri sparsi per la pista.
Il secondo successo della connection campana è arrivato nel Premio Memorial Marcello Giorgetti, l’handicap ad invito sul doppio km per cavalli anziani. Dopo una serie di belle performance, Venere Lux ha ritrovato la via della vittoria e lo ha fatto col piglio della cavalla superiore, dimostrando di essere tornata sui suoi migliori standard: la portacolori dell’Allevamento Folli ha rifatto in breve la penalità avvicinando gradualmente Urbe del Ronco (sfilata al comando dopo 700 metri), l’ha attaccata duramente sul penultimo rettilineo per passare comoda ai 200 finali e svettare a media di 1.15.7 sui 2060 metri. L’appostato Plutonio Om ha spostato in retta sulla battistrada in calo ed è emerso al secondo posto su Oddone Mp, progredito all’interno. Infine, nel Premio Federazione Italiana Fuoristrada, è arrivata la quarta vittoria nelle ultime cinque uscite per Zelia Cc Sm: il portacolori di Andrea Bonacci da mesi è in una condizione strepitosa, oggi ha recuperato l’handicap e si è impegnato all’esterno di Zola Budd liquidandolo già sul penultimo rettilineo e proseguendo sicuro per concludere a media di 1.14.1 sui 2060 metri. Neppure un rivale in forma come Zeno del Ronco è riuscito a impensierirlo, mentre Zola Budd ha concluso al terzo posto. Lorenzo Baldi ha risposto con un doppio, siglando la prova di apertura e quella di chiusura. Per la verità, in quella ottenuta con Antartide Dvs nel Premio A.S. Sport e Motori-Prato, una grossa mano gliel’ha data la sorte, con gli ultimi 400 metri che hanno riservato colpi di scena a raffica. La corsa ha visto Alpago Wf, leader dopo 300 metri, e Anna Grif nella veste di attaccante staccarsi in dibattito aperto nell’ultimo giro, con la femmina di Roberto Vecchione poi sbottata in errore ai 400 finali: Alpago Wf è rimasto così solitario al comando ma sull’ultima curva si è improvvisamente gettato di galoppo, e così pure ha fatto la più immediata inseguitrice Ava Gardner Treb che si era ritrovata in testa sull’errore del rivale. Vittoria allora servita su un piatto d’argento per la cavalla di proprietà di Gennaro Riccio, oggi alla prima uscita per l’allenatore bolognese e al primo successo della carriera, a media di 1.15.5: seconda Aurora Boreale su Alessandra Lux.  Non sarà ancora quello dei giorni migliori, ma dopo i due r.p. marcati dal rientro per Uno Italia era importante dare un segnale: il figlio di Conway Hall lo ha fatto nel Premio Autosalone Dream Car - Pieve a Nievole, una prova sui 1640 per cavalli di “E”, una categoria che sta certamente stretta al vincitore. Stavolta Uno Italia ha trottato sino alla fine, si è industriato al largo del tenace battistrada Verduzzo Mdm e in retta è infine passato, a media di 1.13. Verduzzo Mdm ha avuto il merito di provarci, andando in testa senza risparmiarsi nel tentativo di far pesare la risalita al rivale: la missione non è riuscita ma l’allievo di Andrea Bertolin ha comunque concluso al secondo posto, mentre per il terzo Procella Marina ha battuto a fil di palo Turbine Lp. Gentlemen protagonisti nel Premio Topolino Club Firenze, una “reclamare” a resa di metri sul doppio km per cavalli di 4 anni con Zolà dei Greppi che ha rifatto in breve la penalità e dopo 400 metri era già in vantaggio: Stefano Baldi ha potuto amministrare il ritmo a piacimento nella prima parte di gara controllando Zio Salvio che si era presto portato ai suoi fianchi, ai 350 finali ha allungato e ha vinto comodo chiudendo a media di 1.18.1 sui 2060 metri. Il generoso Zio Salvio in retta è stato sopravanzato per il secondo posto da Zilli, penalizzato da un avvio infelice. Una sfida “in famiglia”, quella tra Arianna dei Colli e Atropina (entrambe allieve di Holger Ehlert) nel Premio Conte Carella Mario - Ricambi D’Epoca, la prova per femmine di 3 anni sui 1640 metri: l’ha risolta dopo bel percorso esterno e 600 finali in terza ruota la portacolori della scuderia Tatu’, Davide Nuti in sediolo, a media di 1.16.3 piegando la compagna di box sulla quale Roberto Vecchione dopo aver conquistato il comando ha provato a risparmiare il massimo possibile lungo il percorso: in retta però la battistrada si è dovuta inchinare alla compagna di box, mentre Armida Fb ha concluso al terzo posto.

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