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Venerdì all'ippodromo La Maura, Blackflash Bar imbattibile!

28 settembre 2019 - 07:24

Nel convegno di trotto all'ippodromo Snai La Maura di Milano del 27 settembre Blackflash Bar fa tris nel Premio Rotary Ok.

Scritto da Redazione

All’ippodromo Snai La Maura di Milano convegno del trotto del venerdì, e secondo della settimana nell’impianto milanese, che ha visto i cavalli di 2 anni protagonisti nella prova di cartello, il Premio Rotary Ok, sui 1650 metri.
Alla terza uscita, ha mantenuto l’imbattibilità Blackflash Bar: nel campo ridotto, la cavalla di Fausto Barelli guidata da Filippo Rocca (per entrambi due vittorie del pomeriggio) si è limitata allo stretto indispensabile, mettendo una seria ipoteca sul discorso vittoria già in 100 metri: conquistato d’acchito il comando, la portacolori della 4 A.B. si è permessa metà gara in 1.00.2, poi sull’avanzata di Brillant Ferm ha progressivamente accelerato ed è arrivata serenamente alla meta, a media di 1.15, senza che il suo interprete avesse bisogno di girare il frustino ma nonostante ciò con 800 finali in 58 e pochi spiccioli. Buffon Zs ha corso solo la retta finendo molto bene al secondo posto confermando i progressi già mostrati a Torino: Bengurion Jet in scia alla vincitrice non ha mai trovato lo spazio per correre e ha perso così anche il secondo posto, mentre Brillant Ferm dopo aver provato a smuovere le acque è calato in retta.


Se Blackflash Bar ha fatto tre su tre, Ateeco degli Dei è arrivato addirittura alla sesta vittoria in altrettante uscite. Nel Premio Miss Possessed, la prova a resa di metri sulla breve per cavalli di 3 anni, il portacolori della scuderia Freedom, guidato da Federico Esposito per il training di Alessandro Gocciadoro, hamantenuto l’imbattibilità e soprattutto ha confermato di avere limiti ancora da definire: ieri si è “sciroppato” un percorso esterno che la battistrada Anguria Jet ha provato a rendere durissimo andando via a gran ritmo (600 in 43.4, km in 1.12.6 con partenza da fermo): il figlio di Mago D’Amore però ha proseguito la sua risalita costante senza batter ciglio, agganciando la battistrada sull’ultima curva per passare in retta e imporsi a media di 1.13.5 sui 1670 metri, davvero un bell’andare anche se l’arrivo è stato comprensibilmente più lento. Ad Anguria Jet l’onore delle armi per averci provato: l’allieva di Max Castaldo ha conservato il secondo posto davanti ad Australia Ferm, risalita in scia al vincitore ma un filo meno brillante nel finale.

 

Filippo Rocca e Fausto Barelli erano già andati a segno nel pomeriggio con Zagor Roc nel Premio Lookout Victory, l’invito sui 2250 metri per cavalli di 4 anni. Stavolta il portacolori della Sant’Eusebio ha fatto il giudizioso, seguendo lungo il percorso Zero di Pippo che ha potuto fare melina completando un primo chilometro in 1.20.4: ai 600 finali dalla terza posizione ha mosso Zamora Font, Zagor Roc non l’ha anticipata e così sembrava essersi complicato la vita perchè sull’ultima curva Filippo Rocca ha dovuto rallentare per fare accodare la rivale e trovare la destra libera, ma all’allievo di Fausto Barelli sono comunque stati sufficienti 250 metri per mettersi sulle gambe e travolgere Zero di Pippo, a media di 1.15.6. Difficile stabilire il confine tra i meriti del vincitore e i demeriti dello sconfitto: ce la caviamo diplomaticamente constatando che Zagor Roc in retta ha letteralmente “volato”, mentre Zero di Pippo ha probabilmente pagato il rientro perdendo una corsa in maniera “drammatica”.
 
 
Anche Zar dei Baba ha fatto “soffrire” i suoi sostenitori nel Premio Roger Prav, la “reclamare” per cavalli di 4 anni con i gentleman in sediolo: soggetto caratteriale, il portacolori della scuderia B & B è obbligato a correre sotto col rischio di fare la fine del topo in trappola, come spiegato dal suo interprete Michele Bechis: dopo aver concesso strada a Zingara Three, ai 400 finali il rischio di restare chiuso sembrava tangibile, ma in retta ecco materializzarsi un varco all’interno della calante battistrada, varco che il gentleman piemontese ha prontamente sfruttato: pur costretto a ripartire quasi da fermo, l’allievo di Paolo Mirabello è riuscito a rimontare Zurro Zl, che intanto aveva preso il sopravvento a centro pista, ed è emerso a media di 1.15.8.
Zurro Zl sembrava poter sfruttare le evenienze ma si è dovuto accontentare del secondo posto, Zingara Three è calata chiudendo al terzo.
 

I gentlemen (non vincitori di 40 corse in carriera o impegnati con cavalli di proprietà) erano stati protagonisti della prova di apertura della riunione, il Premio Oyster Kronos, una “G” sui 1650 metri: Ramses, con Alessandro Fogliata, è scattato in terza ruota ai 600 finali, ha raggiunto il battistrada Vodka Lemon superando l’opposizione di Taipan del Rio e in retta ha proposto le battute migliori imponendosi a media di 1.16.2. Taipan del Rio ha concluso al secondo posto, mentre il labile Vodka Lemon ha perso anche il terzo posto ad opera di Ungheria Blonde: falloso in retta Verzellino Jet mentre provava a proporsi a centro pista, mentre al via aveva sbagliato Vallesina Jet, che era stata oggetto di grosse attenzioni al betting.
Preciso coast to coast per Unoicsdue Gnafà nel Premio Magic Tonight, la maratonina a resa di metri sui 2700 metri: sull’errore del compagno di nastro Topkapi, il cavallo di Cristian Rizzo affidato a Pippo Gubellini è rimasto davanti percorrendo il primo chilometro in 1.17.7, ha allungato sul penultimo rettilineo prendendo vantaggio visto che Tosca Joy è andata in difficoltà, ma nonostante una chiusa molto veloce nel finale ha dovuto stringere i denti per sottrarsi al ritorno di Veltro del Sauro, che si è lanciato all’inseguimento del fuggitivo e ha recuperato tanto finendogli a ridosso. Terzo a intervallo Uncle Nico.
 
 

Nel Premio Testimonial Ok, la prova di chiusura della riunione riservata a femmine di 3 anni, è arrivata la prima vittoria in carriera per Armoric. Edo Loccisano, chiamato ad interpretare l’allieva di Max Castaldo, ha azzeccato la mossa vincente muovendo al passaggio e sfilando al comando dopo 500 metri: dopo un chilometro tranquillo in 1.17.5, nei 400 finali la portacolori della signora Giuseppina Tilotta ha allungato sottraendosi abbastanza comodamente alle rivali, a media di 1.16.1. Ad Astra Roc si è impegnata in terza ruota nel mezzo giro finale ed è emersa al secondo posto, mentre Angus An (compagna di allenamento
della vincitrice) avanzando per linee interne ha rimontato l’appostata Artefice per il terzo posto.

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