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Ippodromo La Maura, Bijoux Ferm conquista la maiden Pascià Lest

05 ottobre 2019 - 08:33

Fra le corse di venerdì 4 ottobre all'ippodromo Snai La Maura di Milano spicca la vittoria di Bijoux Ferm nella maiden Pascià Lest.

Scritto da Redazione

 

All’ippodromo Snai La Maura di Milano venerdì 4 ottobre che ha fatto da antipasto alla spettacolare riunione di domenica che vedrà il Gran Premio delle Nazioni e la Coppa di Milano. Ha aperto il pomeriggio la corsa di maggiore dotazione, il Pascià Lest, una maiden sui 1650 metri per cavalli di 2 anni: dopo quattro piazze d’onore in altrettante gare, Bijoux Ferm un risalto pieno se lo meritava certamente, e il risalto è puntualmente arrivato. Seconda in scia ad Heracles du Mont, la cavalla allenata da Andrea
Guzzinati e guidata da Max Castaldo, ha avuto percorso ideale trovando la destra libera in retta sul calo
dell’attaccante Brand Roc e non ha dato scampo al battistrada, svettando a media di 1.16.9. Heracles du Mont ha concluso al secondo posto su Barone D’Esi, Brand Roc ha accusato in retta il percorso esterno.

 

Nel Premio Rania Lest, la condizionata sui 2250 metri per cavalli di 4 anni, si pensava che Zack Spritz
potesse centrare la quarta vittoria a seguire: e invece è arrivato il secondo successo consecutivo per Zia
Teresa, cavallina che Max Castaldo (al raddoppio nel pomeriggio come driver e alla prima da allenatore) sta
portando ad un brillante livello di rendimento: la figlia di Ganymede, che difende i colori del fratello Marco,
sa partire svelta ma ha anche discreta gamba, lo ha dimostrato reggendo bene sulla selettiva distanza il
pressing di Zack Spritz (primo km in 1.16.5) e poi allungando sicura in retta per chiudere all’ottima media di
1.14.8. Zack Spritz in retta è calato, l’appostato Zandroz ha trovato la destra libera ma la vincitrice se n’è
andata facilissima, spegnendo sul nascere ogni tentativo d’agguato.
 

Com’era nelle previsioni, il secondo nastro l’ha fatta da padrone nel Premio Superiors Sun, la prova a resa di metri sulla distanza breve aperta a cavalli di 3 anni: per la verità, il vero dominatore è stato Always Ek, lesto a riprendere la striscia vittoriosa dopo la battuta d’arresto nello sfollamento del Derby a Napoli. Lì i rivali erano di ben altra consistenza, oggi l’allievo di Alessandro Gocciadoro con Federico Esposito in cabina di
regia non ha avuto la minima difficoltà ad emergere nonostante una partenza prudente e un percorso interamente allo scoperto concluso in totale scioltezza a media di 1.14.8 sui 1670 metri. L’altro penalizzato
Angel Cash ha provato a tendere l’agguato in retta ma il vincitore non ha ceduto un metro. Artefice ha
provato la fuga in avanti ma gli avversari si sono dimostrati di altra categoria e si è dovuta accontentare
della terza piazza.
 

Bella conferma di Vinsanto nel Premio Crown Sweep, la maratonina per cavalli anziani: l’unico brivido è stato nella giravolta, quando ha accennato ad un piccolo errore, ma appena messo dritto l’allievo di Matteo
Restelli guidato da Cesare Ferranti si è trasformato in un soldatino e ha dato sfoggio di gran condizione,
replicando la bella vittoria di Torino con un percorso di testa ben cadenzato a media di 1.16 sui 2700 metri.
In errore Topkapi al via, è toccato a Tacadur provare a tastare il polso al favorito, ma l’allievo di Smorgon si
è gettato di galoppo ai 600 finali quando sembrava avere ancora da dire. L’appostato Ulisse Trebì è rimasto
così secondo, a intervallo dal vincitore e davanti a Verso Rifredi.
 
 
Nel Premio Superior Sweep, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. G, l’errore iniziale dei due soggetti
piu’ attesi, Vodka Lemon e Vangog dei Veltri, ha spianato la strada a Siva: veloce nel lancio, la cavalla di Marco Smorgon guidata da Edo Loccisano ha potuto imbrigliare tatticamente la corsa, fermando e
conservando energie sufficienti per resistere sino in fondo agli attacchi dei rivali, a media di 1.17.2. Urban
Legend ha provato l’attacco ai 600 finali, in retta non aveva molte energie ma è emerso al secondo posto su
Ussaro Gifont, senza spazio alle spalle della vincitrice. Da segnalare che Vodka Lemon si è esibita in un bel
percorso da squalificata dando l’idea che senza lo svarione avrebbe certamente lottato per la vittoria.
 

Nel corso del convegno erano in programma le due prove dell’incontro Italia-Spagna riservato ai
gentleman: la prima prova ha visto il dominio dei nostri alfieri: non si è lasciato sfuggire l’occasione Vittorio
Bosia in sediolo a Teddymar, che ha usufruito di percorso perfetto, coperta in seconda pariglia in scia a Real
Thing rimasto all’esterno di Une Di Nando: la portacolori della Nuova Mirabello allenato da Andrea Guzzinati
(doppio da allenatore) ha mosso decisa al chilometro attaccando la battistrada e facendo valere i migliori
argomenti in retta per svettare a media di 1.14.7: Une di Nando, con Alfedo Galeazzi, ha chiuso al secondo
posto sfuggendo a Ramses (Alessandro Fogliata) e Vida Loca Roc (Stefano Garofaro) terminati a ridosso.
 

Anche la seconda prova dell’incontro ha visto il successo dei nostri: Zeus Ek, con Marco Castaldo, ha tenuto fede al pronostico riscattando l’errore marcato la scorsa settimana: l’allievo di Max Castaldo (al bis anche da allenatore) non ha trovato ostacoli nella risalita esterna riuscendo presto a sistemarsi in scia alla battistrada Ziara dell’Est per sbarazzarsene sull’ultima curva e andare sicuro alla meta a media di 1.13.5 sui 1650 metri.
Zigulì Roc non ha potuto far altro che seguirne le mosse ed accontentarsi della seconda moneta, mentre
Zafira è tornata al terzo posto dopo aver subito il calo di un rivale sul penultimo rettilineo.

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