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Ippodromo San Siro, debutto vincente per Maltasar e Al Siq

03 giugno 2020 - 08:37

Fra le corse di martedì 2 giugno all'ippodromo Snai San Siro di Milano si registrano i debutti vincenti dei due anni Maltasar e Al Siq.

Scritto da Redazione

All’ippodromo Snai San Siro di Milano l'appuntamento di martedì 2 giugno ha proposto, come note tecniche di maggiore interesse, le due prove per debuttanti di 2 anni, sui 1400 metri in pista media, primi esami della stagione per i giovanissimi con la curva.

I primi a scendere in pista sono stati i maschi e castroni nel Premio Enrico Baragiola: si sono rivelate preziose le impressioni raccolte al tondino da Max Bertolini, con l’atteso Get The Power apparso ancora un po’ indietro e al contrario Maltasar più “pronto” nel fisico.

Impressioni pienamente confermate dalla pista, dove l’allievo del team Marcialis (una garanzia di questi tempi, in Italia come in Francia) per la giubba della Akhal Teke Properties Srl ha gestito la corsa in avanti dal primo all’ultimo metro, eludendo con sicurezza il tentativo di rincorsa del rivale del team Biondi chiudendo con il tempo di 1.24.4.

Il vincitore è un figlio di Danon Ballade e Salar Villet: cavallo serio, in grado di venire avanti dopo questo debutto, queste almeno le sensazioni di Federico Bossa dalla sella. Il discorso vale però anche per lo sconfitto (da Harzand e Russiana), pedina di un team che è solito non spingere a fondo con i suoi soggetti alla prima uscita. Buono il finale di Capotempesta, venuto a regolare il grigio Ragout (onesto e nulla più) per il terzo posto. Filedo Xam e Sopran Brigida hanno detto basta in retta, Rissani aveva perso presto contatto. 
 

Interessante anche il Premio Mimma Werner, la prova gemella per le femmine: molto chiacchierata, Al Siq (da Acclamation e Altezza Reale) ha confermato di essere una puledra promettente: con Claudio Colombi in sella, la cavalla di Bruno Grizzetti dopo qualche intemperanza dietro le gabbie, al via è scattata come una molla dallo stallo esterno volando d’acchito al comando e poi, gestibile in avanti, ha allungato nei 300 finali controllando senza affanni Illiriha svettando al tempo di 1.26.2.
 
La vincitrice ha riportato in auge anche al galoppo i colori della scuderia Bivans, celebre in tempi recenti con i “cugini” del trotto (Vivid Wise As, Tony Gio e naturalmente Face Time Bourbon le stelle della formazione di ANtonio Somma) che l’ha acquistata alle aste SGA di Milano. Come già con Get The Power nella prova maschile, il team Biondi e Luigi Roveda si sono dovuti accontentare del secondo posto. L’appostata Zelga ha perso leggermente contatto dalle prime due nei 300 finali ma ha conservato il terzo posto su Liliana Gold; Swiftnord si è spenta nei 250 finali dopo un timido tentativo, le altre non si sono praticamente viste.

Il pomeriggio era caratterizzato dal triplo in veste di allenatore di Luciano Vitabile. Il primo centro arrivava nel Premio Caffaro, l’handicap sui 1200 metri in pista dritta per discreti velocisti anziani grazie a Stardestelle: in prima linea dal primo all’ultimo metro, la portacolori del signor Roberto Milani con Mario Sanna in sella era capace di superare Fera ai 400 finali, resistere al pressing di Stealth Mode e salvarsi ancora dall’affondo veemente di Chill Gioffry, finito fortissimo all’interno dopo percorso non troppo pulito. Stealth Mode ha lottato con la vincitrice e ha chiuso terzo a contatto, mentre Swallow Street ha provato a unirsi alla lotta ma non è riuscito nell’aggancio ai primi.
 
Replica immediata nel Premio Scuderia Belforte, la maiden sui 1800 metri in pista media per cavalli di 3 anni, per merito di Bogogno: terzo al debutto appena sei giorni fa, il portacolori di Fabrizio Bertoglio, anche oggi con Silvano Mulas in sella, usufruiva di percorso lineare, dalla terza posizione muoveva in retta per aggredire e prendere il sopravvento ai 250 finali su Goccia Bianca, sfilata al comando in curva. Soggetto caratteriale ma in possesso di discreti mezzi, Bogogno si rendeva intangibile sfuggendo a Fortunino, uscito bene alla distanza a regolare a sua volta Goccia Bianca, avvicinata anche da Losak. L’atteso Birthday Boy ne combinava di tutti i colori dietro le gabbie, poi fuggiva in libertà e veniva ritirato.
Per i colori di Christian Troger il trainer siciliano calava il tris nel Premio Briosco, l’handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli anziani: Claudio Colombi (al secondo successo del pomeriggio) in sella a Fa Niente teneva nel mirino il battistrada Capo San Marino, lo avvicinava a metà dirittura e passava di slancio sottraendosi a Benazzi, mentre Blumont chiudeva terzo su Ida Chicken.

I cavalli di 2 anni avevano a disposizione anche il Premio Federico Leitner, una reclamare sui 1200 metri in dirittura: a sorpresa emergeva Pulsing Heart, training e monta di Valeria Toccolini, sornione alle spalle dei primi lungo il percorso e già prevalente ai 300 finali. Trovato il varco e passato in vantaggio, il figlio di Dragon Pulse si manteneva in chiaro vantaggio sino in fondo resistendo ai tentativi di rimonta dei coetanei: tra questi concludeva alla miglior piazza Avocado Toast su Sopran Sharon e Desert Man, tutti nelle prime posizioni sin dal via.
Prime corse della stagione di San Siro per i cavalieri e le amazzoni. Si partiva con un handicap sui 2200 metri in pista grande intitolato a Scipione Martini: ancora maiden ma titolare di numerosi piazzamenti, al diciottesimo tentativo Van Winkle trovava finalmente la prima, meritata vittoria della carriera. Con in sella Fabrizio Perego, suo interprete abituale nelle prove per i puri, il portacolori del signor Daniele Leoni allenato da Cristiana Signorelli avvicinava gradualmente il battistrada King Umbert per sbarazzarsene ai 300 finali e allungare sicuro verso la meta. King Umbert in calo, era superato anche da Voluntary per il terzo posto: quarto Fra Drago, mai nel vivo gli altri.

Nel Premio Il Cavallo e L’Uomo, Alshalaal non tradiva le attese regalando il successo alla sua amazzone e proprietaria Danila Cherio. Tutto facile facile per il sauro allenato da Eugenio Goldin, che in retta muoveva in anticipo su Gran Pierino proiettandosi sul battistrada Enfant Prodige e si staccava autorevolmente nei 250 finali. Gran Pierino solo per un attimo dava l’idea di poter impensierire il vincitore, poi si doveva adeguare al secondo posto mentre a lunghezze Redinger precedeva gli altri due.

Solo in quattro rimanevano i protagonisti nel Premio Gabriasca, l’handicap di chiusura per cavalli di 3 anni programmato sui 2500 metri in pista media: match al betting e anche in pista tra Sky Whale e Winter Party, con l’allievo di Bruno Grizzetti montato da Silvano Mulas (secondo successo del pomeriggio per entrambi) che andava davanti e, pur allargando in retta, salvava una corta testa sul portacolori della Effevi, che sugli ondeggiamenti del rivale doveva cambiare traiettoria provando l’attacco all’interno mancando di pochissimo l’aggancio. La giuria dopo inchiesta confermava il responso della pista.

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